Su
Topolino #3108 sarò diretto... anche perché, pure volendo, troppi fronzoli non ce li si possono mettere.
Gli Anelli di Cagliostro è una delle storie più deboli del ciclo di
Fantomius: sarà che forse sta sovvenendo un po' di stanchezza in me verso il ciclo, sarà che l'impianto delle avventure architettate da
Marco Gervasio inizia ad essere un po' ripetitivo, ma di fatto oltre agli accenni di continuity interni alla serie stessa (Lady Senape) c'è ben poco di interessante nel furto di turno. Spero che la saga del ladro gentiluomo non proceda verso un eccessivo incartamenti nella propria mitologia a discapito di quanto raccontano i singoli episodi.
Topolino e i due sceriffi di Toprock Town è una storia in costume, come se ne sono viste tante, ambientata nel far west, come se ne sono viste troppe. Buona la caratterizzazione del trio Pippo-Orazio-Gancio (che sarebbe sensato mettere in scena più spesso, intendo in storie in cui loro sono loro e non alter ego del passato), ma per il resto c'è poco di memorabile nella sceneggiatura di
Sisto Nigro. Curati e interessanti i disegni di
Andrea Lucci, capace di "sporcare" il suo tratto in modo confacente all'ambientazione.
Paperi a impatto zero - Ecorisparmio domestico mette in scena un po' troppi stereotipi riguardo i personaggi coinvolti (Paperino, Paperina, Paperoga) e si risolve in modo assurdo e poco soddisfacente, almeno per quanto mi riguarda.
Marco Palazzi ai disegni, però, regala un Donald veramente ottimo, con pose plastiche ed espressivissimo.
Pippo e il tour casalingo è una trollata di 8 pagine simpatica, con un bel Pippo in scena e in cui i disegni di
Federico Bertolucci - che nella prima tavola mi sembrava quasi uggettiano - riescono a conferire la giusta atmosfera alle situazioni descritte da
Zemelo con un che di gottfredsoniano, ispirazione che si evince soprattutto da alcune pose del protagonista.
Zio Paperone ai confini dell'universo è una storia a tratti delirante, che fatico a capire come faccia a rimanere insieme. Paperino che si convince di aver cancellato dalla storia Zio Paperone solo per averlo fortissimamente desiderato, un asteroide d'oro che, se staccato dalla trama in cui è inserito, può provocare falle nello spazio-tempo, Paperone unica vittima random di ciò (!!!), paradossi temporali non spiegati, un ago gigante/magnetico/speciale per ricucire lo strappo nello spazio... aiuto!
Luciano Gatto da par suo fa un buon lavoro, addirittura con maggiore brio di quanto notato nella produzione recente dell'autore (la tavola in cui Paperino immagina le possibili destinazioni di Paperona una volta scomparso ha una costruzione insolita e lodevole).
Le tanto vituperate tavole su Jovanotti/Paperotti sono rapide e indolori... nel senso che sono delle gag-page poco ispirate ma di mero scopo promozionale.
Spicca l'intervista a
Zerocalcare, presenza che mi fa piacere trovare sul "
Topo" per moltissimi motivi