Avrei voluto esimermi, soprattutto in virtù del fatto che per le saghe ciascun titolo conta per se stesso e basta, ma non ci riesco.
Preso atto di ciò, e tenendo bene in mente che non devo considerare i film più belli per me, o più belli secondo la critica, elencherò i 10 film
più importanti per me, e lo farò in ordine abbastanza casuale.
Scusate se sarò logorroico, ma il cinema è una delle mie più grandi passioni ed è quella che mi ha fatto trovare lavoro. Inoltre qui si sta parlando del cinema più importante della nostra vita, quindi non posso parlarne meno di così. Se salterete il tutto a pie' pari, vi capirò.
Ritorno al futuroScelgo il primo dei tre, sicuramente quello che reputo più riuscito. E' impossibile per me non citare la saga di "Ritorno al futuro", questo è uno di quei film che mio papà aveva registrato dalla TV fin dalla prima messa in onda, e praticamente nei miei ricordi è sempre stato presente in casa mia. Ed è stato uno dei pochissimi film in live action che io abbia mai visto (e continuo a vedere). Sarò sincero, un po' se l'è giocata con episodio 3 (che reputo il più scarso della trilogia) perché quest'ultimo ebbi l'occasione di vederlo ben prima della messa in onda in TV, grazie ad una cassetta pirata di miei amici, e la soddisfazione di sapere prima di tanti altri come finisse fu per me fonte d'immensa gioia.
Ma rimango convinto della mia scelta, episodio uno. PS: io al cinema il 21 ottobre 2015 c'ero.
Indiana Jones e l'ultima crociataPiù o meno stesso discorso di sopra: quella di Indiana Jones è una trilogia che mi sono ritrovato in casa, registrata dalla TV, fin da quando ho memoria. Ma questa volta ho scelto il terzo episodio. Ricordo bene, intorno al '92, quando lo diedero in televisione e ne rimasi folgorato, mi piacque tanto quanto il primo. Ma il destino volle che per un qualche equivoco (e chi se lo ricorda più?) la vhs su cui venne registrato l'episodio venne sovrascritta con qualcos'altro, chissà cosa, e ci rimasi tanto ma tanto ma tanto di mer*a. Fallirono anche altri tentativi di registrazione dalla ritrasmissione televisiva. Finalmente fu intorno al 2002 che riuscii a ribeccarlo e riregistrarlo, anche questo lo ricordo bene perché fu il primo film che vidi con un nuovissimo televisore con suono dolby e mi fece un effetto stranissimo.
Per fortuna ora ho il cofanetto con l'intera trilogia!
Chi ha incastrato Roger RabbitDivertente come molti dei film che sto scegliendo siano legati non solo al valore intrinseco, ma in special modo alla fruizione che ho avuto di essi. In questo caso specifico sto parlando della prima vhs originale acquistata dai miei: la gioia di averla tra le mani, e di guardare il film tutti insieme quella prima volta, non me la scorderò mai! Non avevo mai sentito parlare del film, non avevo idea di cosa fosse. Ma trovavo buffo che in copertina ci fosse un coniglio molto disneyano e delle persone in carne ed ossa. Quello che avvenne durante la visione, solo chi l'ha vissuto in quegli anni può capirlo.
Lilli e il vagabondo/Le avventure di Bianca e BernieLo so, questa è strana, ma sono i primi due film in assoluto che vidi al cinema con mia madre e mia sorella. Solo con "La sirenetta" iniziò ad unirsi alla tradizione anche mio padre, ma questi avranno sicuramente un posto speciale nel mio cuore, nonostante non rientrino tra i miei classici Disney preferiti. PS: li ho messi tutti e due perché non ricordo con precisione quale fu il primo tra i due. Avevo tra i 3 e i 4 anni, e non si ricordano nemmeno mia madre e mia sorella!
Arrivato a questo punto, direi di proseguire con i film tra quelli dei miei registi preferiti.
Bianco Rosso e VerdoneFilm visto fin da piccolissimo, di un regista che amo alla follia e che ho iniziato ad amare proprio per merito (o per colpa?
) di questa pellicola. Caro Carlo Verdone, non ti perdonerò mai per avermi fatto ridere come un pazzo per tutto il film, salvo poi avermi buttato addosso quel finale là che anche ora che sto scrivendo mi si stanno inumidendo gli occhi. Ma nonostante questo ho continuato a vederlo e rivederlo, ad ogni passaggio in tv, un po' perché credo sia un piccolo gioiello di comicità italiana, un po ' perché fino a quando non divenni adolescente (e acquistai la vhs) non riuscii mai a beccare l'inizio del film, con Pasquale Ametrano che si prepara alla trasferta italiana per dover andare a votare.
PS: non sapevo nemmeno cosa significasse
andare a votare, ma il film si seguiva ugualmente bene, anche per un bambino.
2001: Odissea nello spazioE qui signore e signori siamo di fronte al mio film preferito. Un film che quando lo vidi la prima volta (sui 18 anni, credo) mi fece non dico addormentare, ma calare la palpebra sì! (e la durata e la quasi totale mancanza di dialoghi non aiutò)
Solo alla seconda visione, mi resi conto di ciò che avevo appena visto: non posso dire di averlo capito ancora oggi fino in fondo, ad ogni visione c'è sempre qualcosa di nuovo da cogliere, e non riuscirei nemmeno a descrivere adeguatamente ciò che suscita in me. Ma lo definisco un film
assoluto e totale, e se qualcuno dovesse chiedermi "Qual è il senso della vita?" io risponderei "Guardati '2001: Odissea nello spazio'" e prova a cercarlo lì. Fortuna volle che prima della riproposizione al cinema in 4K di quest'anno (a cui ovviamente non sono mancato) riuscissi a vederlo in proiezione gratuita, in un cinema vecchio stile della mia città, in occasione di un festival di cinema che ormai non c'è più ("Batik Film Festival"), da una vecchia pellicola originale degli anni '60. Sala gremita, tantissimi giovani come me (all'epoca), gente in piedi anche lungo i corridoi pur di assistervi. E il suono potente dei timpani di "Also sprach Zarathustra" che fece tremare tutte le poltroncine per la potenza delle onde sonore. Indimenticabile!
Tempi moderni Come dicevo in qualche altro topic, pochissimi giorni fa, se ho questo avatar nel forum non è un caso. Ricordo che era intorno al 2004, avevo sostenuto gli esami di maturità e ritornai dalla vacanza- la prima che feci da solo con gli amici- con una gamba ingessata (come ciò accadde, è un'altra storia :
). Ebbene, di tempo a disposizione per stare seduto a guardare la tv ne avevo parecchio. Avevo sentito tanto parlare di Chaplin e mi ero incuriosito, volevo assolutamente recuperare i suoi lavori, e caso vole che durante quell'estate, su La7, iniziarono una rassegna di tutti i film di Chaplin, accompagnati da mini documentari che ne descrivevano la lavorazione e le motivazioni ideologiche che c'erano dietro. Si chiamavano "Chaplin Today" e sono presenti nelle edizioni dvd doppio disco dei film. Ebbene, il primo che vidi fu "Monsieur Verdoux". Un po' ci rimasi male, perché fu il primo film di Chaplin in cui non appariva il personaggio del vagabondo, e tanto bene con quello ebbi il mio 'battesimo' chapliniano. Lo trovai comunque interessante. Proseguii poi con gli altri film (tra i primi ricordo "La febbre dell'oro", "Il circo", "Luci della città") e mi innamorai della poetica di Chaplin, fino a non staccarmene più fino ad oggi. Perché ho scelto tra i miei preferiti "Tempi moderni", che fin qui non ho mai nominato? Al di là del valore intrinseco della pellicola, ricordo che mia sorella aveva un biglietto del teatro per una proiezione speciale di questo film con accompagnamento orchestrale eseguito dal vivo. Lei fu impossibilitata ad andare, perciò lo cedette volentieri a me, che pur conoscendo perfettamente il film non me lo feci ripetere due volte. Ebbene, lo spettacolo dentro lo spettacolo: non solo il film è magnifico, non solo l'accompagnamento dal vivo dell'orchestra fu suggestivo, ma
soprattutto la sala era piena di famiglie, e di bambini piccolissimi, e tutti, dico TUTTI, dall'inizio alla fine del film, risero come pazzi. A sovrastare le risate dei grandi, c'erano quelle dei bambini. E nessuno di questi piccoli spettatori si annoiò, nessuno uscì in anticipo dal teatro. Mai vista una cosa così senza tempo come questa! PS: ok, ho barato, ma giuro che non mi sono ricordato subito di questo episodio: in realtà il primo film che vidi di Chaplin fu proprio "Tempi moderni", all'epoca della scuola media, in un'ora di buco. Quando una professoressa supplente ci disse che ci avrebbe fatto vedere "Tempi moderni" in videocassetta, il terrore pervase me e i miei compagni di classe, temendo che volesse propinarci una registrazione del talk show condotto in quegli anni da "Daria Bignardi" e che si intitolava appunto "Tempi moderni". A videocassetta avviata, il terrore fu ancora di più! Si trattava di un film in bianco e nero. Muto! Passivamente, iniziammo a guardarlo. E con somma sorpresa, pur non riuscendo a vederlo tutto, ci divertimmo pure! Chissà, forse qualcosa mi era rimasto da quella visione, e non me ne rendevo conto...
La leggenda del re pescatoreAltro grande film di quello che io reputo un altro grande regista: Terry Gilliam. La prima volta mi sorprese il suo modo di vedere le cose, e parlo proprio anche delle sue caratteristiche inquadrature 'sghembe', ma ciò che più mi colpì fu la sua capacità di mostrare cavalieri demoniaci in sella a cavalli sputa fuoco, senza ricorrere minimamente a nessun trucco di CGI. "Questo mi sta facendo vivere un sogno, anzi un incubo, e quasi non sta usando effetti speciali!", pensai. Anche qui, amore a prima vista (e film che continuo a ritenere il mio preferito di Gilliam).
Monty Python - Il senso della vitaUna volta che scopri Gilliam, gira che ti rigira ti capita di sentir nominare i Monty Python. Si tratta di un gruppo di comici britannici (l'unico americano è Gilliam , ma è stato naturalizzato inglese) formato da 6 persone laureate e perfettamente fuori di testa. Associare pazzia e
humor inglese sembra quasi un ossimoro, ma loro invece ci sono riusciti alla grande! Alla fine degli anni '60 diventarono famosi per uno show (protrattosi per 4 stagioni) intitolato "Monty Python's Flying Circus". Il successo fu clamoroso, alcuni loro
sketches entrarono di diritto nella storia della comicità mondiale (l'inquisizione spagnola, la barzelletta più divertente del mondo... ah, e vi siete mai chiesti da dove provenga la parola
spam?
). Questo portò alla realizzazione di 4 film, di cui l'ultimo, "Il senso della vita" appunto, si aggiudicò un premio speciale della giuria al Festival di Cannes. C'è poco altro da aggiungere, a me fa morire dal ridere ogni volta che lo vedo. Ma vi avverto: è solo per stomaci forti!!!
GodzillaOk, questo è il primo film che ho visto da solo al cinema con i miei amici. Non c'è altro da aggiungere.