Nonostante la sua carriera nel campo del fumetto e nell'animazione cominci nei primi anni Sessanta, il battesimo di Massimo Fecchi con i personaggi Disney risale al 1997, all'età di 50 anni. Lavorando fin da subito per l'editore danese Egmont, le sue storie vedono la luce in Italia principalmente sulla testata
MEGA e, sporadicamente, sul settimanale
TOPOLINO. La freschezza e la dinamicità del suo tratto mi hanno colpito dal primo momento, permettendomi di posizionarlo tra i miei artisti disneyani preferiti. La chiacchierata odierna è ricca di spunti e commenti sul suo lungo percorso lavorativo ed è corredata da aneddoti, impressioni e retroscena che danno modo di conoscere a fondo questo talentuoso disegnatore.
LINKELENCO DEI CONTENUTI:
00:00 Introduzione
00:39 La lunga e variegata carriera predisneyana
11:52 Dall'esordio disneyano a oggi (Egmont, DPG, Panini)
18:09 L'esperienza come lettore di
Topolino19:54 Lo stile Disney italiano (Giorgio Cavazzano e Massimo De Vita)
22:36 Luciano Gatto
23:52 L'esperienza come disegnatore di
Topolino26:20 Differenza tra le sceneggiature danesi/olandesi e quelle italiane
29:19 La collaborazione indiretta con Carl Barks (
Prova di forza sulla collina Ammazzamotori)
31:32 Lo stile barksiano
32:45 L'influenza di Romano Scarpa
35:25 Il Lupo Cattivo sul
Donald Duck olandese
40:03 L'etica lavorativa di Massimo Fecchi
42:13 Gli strumenti di lavoro
43:17 La tavola per
Mickey All Stars (edito da Glénat): aneddoto sulla prima versione rifiutata
46:41 Archimede e Pippo
47:35 L'esperienza a
Kriminal e il fumetto realistico
49:37 I collaboratori all'inchiostrazione
51:24 Tempi di realizzazione di una tavola
53:22 Le ambientazioni delle storie Egmont
55:31 Saluti finali