Ciao Cornelius Coot e grazie per il benvenuto.
tu hai ragione ma non volevo dilungarmi troppo altrimenti più che un post avrei scritto un romanzo. Indubbiamente, soprattutto tra la fine degli anni '60 e gli anni '70, le storie di Zio Paperone alternavano uno Zione estremamente onesto e rispettoso dei regolamenti (spesso spinto in questo dai nipotini e da Paperino) e un personaggio molto più "scafato" e più, diciamo così, affarista scaltro con gli unici obiettivi di non pagare le tasse, sfruttare il nipotame (evitando di dargli il giusto compenso) e rimpinguare le sue tasche. Mi rendo conto che i gusti sono cambiati ed anche, come dicevo, le sensibilità, tanto è vero che negli ultimi 10-15 anni sono aumentate le storie con la presenza di Paperoga che è diventato personaggio di prima fascia (personaggio che non ho mai amato fin da bambino dato che non ho mai gradito la comicità non sense). E' vero infatti che le storie minori, quelle che una volta si trovavano all'interno del giornalino e che facevano da corollario alle due storie principali (La prima e l'ultima), le saltavo a piè pari, ma questi sono gusti personali. Diciamo piuttosto che le vecchie storie principali dei paperi (quelle di Topolino avevano nella quasi totalità un finale già scritto poichè essendo dei gialli, Topolino doveva vincere sempre per non far vincere i malvagi) donavano un minimo si suspence poichè non tutte finivano con il conseguimento delle mire dello Zione o di Paperino ed anche Rockerduck otteneva delle avventure dove riusciva a sconfiggere Zio Paperone.
Secondo il mio punto di vista oggi le storie sono molto più banali e con finali già scritti in partenza. Oltretutto la scomparsa dei nipotini (dovuta alla già citata nuova sensibilità) ha cancellato un genere di storia familiare con ripicche e contro ripicche che dal mio punto di vista erano estremamente divertenti.
Per quanto riguarda la questione delle ristampe (erano 38 quelle che tu citi allegate all'opera omnia di Gottfredson) sono d'accordo con te che sarebbe meglio ristampare il giornalino in toto, magari partendo dal numero 39, ma evidentemente qualcosa è cambiato rispetto a 12-13 anni fa, probabilmente nel campo della privacy o più semplicemente certe storie, per quanto io ritenga che un fumetto non debba insegnare nulla ma sia semplicemente un momento di relax e possibilmente di buon umore (anche se amo diversi fumetti che non fanno ridere) e che serva principalmente a distogliere il nostro cervello dai problemi della giornata, non siano più allineate con il pensiero dominante odierno.
Detto questo spero comunque che qualcosa venga fatto dato che i costi dei Topolino originali dell'epoca superano di gran lunga le mie possibilità economiche ( e non credo solo le mie) per questo proponevo una ristampa delle sole storie. Accetterei anche che come rampa di lancio venissero usati i Grandi Classici, format ormai ben noto e ben apprezzato dai lettori.
Un saluto ed un buon fine settimana.
P.S. Io ho 56 anni ed ho notato che molti lettori Disney, così mi dice il mio edicolante di fiducia, sono persone di una certa età, bambini non tantissimi, ragazzini praticamente nulli.