Ieri è uscito al cinema e ieri pomeriggio io e la mia Minnie ci siamo fiondati a vederlo. E per non farci mancare niente, pure in 3D.
Che dire di questa prova di Tim Burton, regista che mi piace molto? Be’, è sicuramente un bel film, su questo non ci piove, e costellato da numerosi tocchi di stile e molti pregi, eppure alla fine non sono rimasto del tutto appagato.
I pregi sono senza dubbio i costumi molto curati, la colonna sonora decisamente azzeccata, i personaggi (su tutti, quasi pleonasticamente il Cappellaio Matto di Johnny Depp, la Regina Rossa e anche Alice stessa), l’animazione presente decisamente buona e convincente. In generale, direi tutta la prima parte del film.
E dopo? Nella seconda metà? Me lo chiesto per tutto ieri pomeriggio cos’è che non mi avesse convinto, e la risposta l’ho trovata oggi leggiucchiando recensioni nella Rete. Il problema IMHO è lo sviluppo della storia, in cui la trama segue il filone di un fantasy come un altro, con tanto di profezia da adempiere, viaggio “di crescita”, arrivo a destinazione con l’aiuto di vari comprimari fantastici, missione da compiere tra l’altro anch’essa di fondo non molto originale (uccidere un mostro con una spada particolare).
Che poi tutto sia ben orchestrato non c’è dubbio: l’atmosfera che il regista crea è comunque quella giusta, gotica e fiabesca, la battaglia finale su una scacchiera è d’effetto, la cattiveria della Regina Rossa è resa molto bene a mio parere dall’attrice (perfetta anche nel look). Segnalo poi come cose molto interessanti e che mi hanno colpito la Lepre Marzolina (divertentissima) e il Cappellaio, questi un po’ per l’interpretazione di Depp che lo caratterizza molto bene, un po’ per il doloros flashback che a un certo punto racconta ad Alice e che gli ha dato con poche pennellate una profondità che non mi aspettavo e che ho gradito molto, profondità ripresa verso la fine della pellicola per evidenziare il rapporto tra lui e Alice.
Degni di plauso sono anche gli assurdi animali fantastici, cose come il Ciciarampa e Grafobrancio sono irresistibili anche solo dal nome, e ben si accompagnano ai più familiari Brucaliffo, Bianconiglio ecc.
Inoltre è bello l’incipit del film, come accennavo sopra, in cui ci si sofferma sulle caratteristiche vecchie e ingessate dell’aristocrazia contrapponendole al carattere fuori dagli schemi e sempre sulle nuvole di Alice, che capiamo ha ereditato dal padre. E’ bello vedere mostrato con un latente disprezzo (filtrato dalla visione di Alice) questo conformismo nauseante, che si contrappone al mondo fantastico che Alice continua a sognare e sta per visitare, ma la cosa poi si perde, per poi essere ripresa solo alla fine, con un’ultima scena d’effetto ma un po’ distaccata dall’insieme.
Insomma, la cornice entro cui è iscritto il quadro è di qualità indiscutibile, di gotica, fantastica classe, ma la trama non mi offre davvero niente che non si possa vedere in un qualunque fantasy standard, cosa che vuoi per le particolarità del Paese delle Meraviglie, vuoi per Burton, mi ha lasciato un po’ deluso. Non un film da bocciare, ma decisamente lontano dall’essere un capolavoro o da essere considerato uno dei migliori del regista.
E' un assoluto spettacolo per gli occhi, visivamente è una meraviglia per ambienti e colori, quello sì. Ma non è bastato a soddisfarmi pienamente.
Nota finale: il 3D è a mio parere superfluo: lo pensavo già prima di andare a vedere la pellicola, e ho poi trovato la conferma: IMHO l’unica scena valorizzata dagli occhialini è quella della caduta nel tunnel, veramente ben realizzata e magnifica… per il resto bastava la visione classica.