Io, Lyla, Everett e Silvia l'abbiamo visto ieri. Attenzione agli SPOILER!
Bellissimo. Davvero bellissimo. MA...
Qualche "ma" c'è, come in ogni cosa.
Comincio premettendo che ho visto il film con un occhio e guardando metaforicamente con l'altro
Rapunzel. Impossibile, direi, evitare di fare paragoni fra le due opere, così somiglianti a partire dall'aspetto grafico, specialmente delle protagoniste.
Ed è forse questo che ha fatto risaltare maggiormente quei "ma", perché se Rapunzel è stato un film che a suo tempo mi aveva stregato completamente al primo sguardo, anzi, alla prima inquadratura della foresta (80% del merito a quell'angioletto che aveva per protagonista),
Frozen, pur avvicinandosi molto, secondo me resta un po' indietro.
Intanto, a mio parere, dura troppo poco. Certo, per un appassionato di classici Disney (e lo sono), qualsiasi film non dura probabilmente mai abbastanza, ma in questo caso credo che non sia solo un modo di dire. Ho trovato tutta la prima parte, cioè quella comprendente l'infanzia di Anna e Elsa, l'isolamento dell'ultima, l'incoronazione e l'incidente, troppo lunga. O almeno, forse è anche giusta, ed è il resto del film ad essere troppo corto. A mezz'ora dall'inizio ancora non era apparso Kristoff, e la cosa mi ha fatto dubitare. Con venti, trenta minuti in più, sarebbe stato gestito meglio il tutto.
Non ho apprezzato appieno nemmeno la gestione dei personaggi e delle loro relazioni, buona ma perfettibile. Ora, è vero che in Rapunzel questo aspetto era meglio reso, ma è anche vero che lì era molto più semplice gestire la cosa, con tre personaggi molto ben delineati (l'eroina, l'aiutante e l'antagonista); qui, fino al tradimento di Hans (per inciso, non me l'aspettavo, ma non so dire se la cosa mi sia piaciuta o meno, forse sì) ci sono in scena quattro protagonisti tutti possibili eroi o aiutanti, e nessun vero nemico. Avrei voluto un maggior approfondimento del rapporto fra Anna e Elsa, e un maggior utilizzo di Kristoff.
Ecco, Kristoff. Secondo me fa un po' una figura barbina. Entra in scena tardi, non da una legnata al cattivone e non salva nemmeno la principessa, o le principesse, che si salvano a vicenda. Bello, sì, e inaspettato, il "doppio salvataggio" Anna-Elsa, ma allora il montanaro che ci sta a fare, e per cosa si è attraversato tutto il fiordo ghiacciato?
Olaf non mi è piaciuto. Comicità sempre un po' fuoriluogo. Sven sì, tantissimo. La spalla "buffa" che aiuta con presenza discreta e mai invadente.
E poi le due protagoniste. Anna riuscita e con quell'aria ingenua si fa piacere, ma IMHO paga lo scotto di sembrare (esteticamente e caratterialmente) la sorellina minore di Rapunzel.
E poi Elsa. Vabbé, non ci sono parole. Metà del film lo tiene su lei. Una figura tormentata che riesce a toccarti, resa in modo tragico, aiutata da quell'aria gelida che le danno non solo proveniente dal suo dono/maledizione. Gioca perfettamente per tutto il film sul filo della vittima/mostro da uccidere, un po' come la Bestia, con una perfezione sublime. Esteticamente è forse ciò che di più bello sia mai uscito da un classico Disney, se la gioca con il suo "prototipo" del 50° anniversario, ma, a differenza di Rapunzel, che ti conquista con la dolcezza, lei ti conquista a tutto tondo: bellissima, fredda, addolorata, esiliata, ma con la forza di una montagna. Che Donna!
Il resto è tutto stupendo. Trama generale, musiche, atmosfere, animazioni. L'ambientazione è ciò che ho apprezzato di più (dopo Elsa
).
Una fiaba bellissima, perfetta in più nel periodo natalizio. Peccato l'aria primaverile alla fine.
PS: ecco, la canzone con Olaf sulla spiaggia sotto la calura mi ha ammazzato l'emozione per tre o quattro interminabili minuti. [smiley=sigh.gif]
Dopo sei visioni in venti giorni (mai una roba simile per nessun altro film, io) queste impressioni sono quasi tutte da buttare.