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COPERTINA

disegno: L. Pastrovicchio - colori: M. Andolfo

STORIE

Beato tra le papere, 30 pagine
testi: F. Brizzi e R. Secchi - disegni: L. Pastrovicchio

Paperino in Un papero in carriera, 28 pagine
testi: J. Cirillo - disegni: L. Gatto

Le 12 fatiche (e 1/2) di Pippercole - La cinghia di Nerimanto, 16 pagine
testi: F. Michelini - disegni: A. Ferraris

Paperi senza parole - Dog sitter, 5 pagine
testi: M. Bosco - disegni: G. Soldati

Andiamo al cinema? - Il melodramma, 10 pagine
testi: M. Bosco - disegni: L. Piras

Brigitta agenzia Asso di Cuori - Un fidanzamento scozzese, 25 pagine
testi: S. Nigro - disegni: G. Soldati

TOPO GULP

Commissariato e dintorni - Pausa caffè (M. Bosco/A. Martusciello)

Commissariato e dintorni - La telefonata (M. Bosco/A. Martusciello)

Topomiti - Topolino Zeus (C. Panaro/A. Lucci)

Questo sembrerebbe il numero di S.Valentino, strano non deve uscire tra due settimane?

Comunque non mi attira molto, spero di sbagliarmi.

Devo dire che non mi attira per niente, vorrei proprio sbagliarmi!
Next?

numero che mi attira pochissimo, soprattutto la prima storia che ha l'aria di essere un melenso minestrone di san valentino!

ps. ragazzi, ma avete cambiato tutti il nome? non vi riconosco più

Devo dire che non mi attira per niente, vorrei proprio sbagliarmi!
Next?

Torna Cavazzano con una straniera dei McGreal, ritroviamo subito Secchi stavolta da solo con ai disegni Gottardo, oltre al solito capitolo della fatiche di Pippercole Michelini sceneggia una storia che è disegnata da Chierchini che mancava dal numero 2968, infine abbiamo Bosco che per questo numero lascia la serie di mute e scrive un altro episodio della serie Andiamo al cinema? che sarà disegnato da Zanchi!

A me invece attira parecchio come numero..sarà che sono una ragazza??cmq mi confermate che agli abbonati non arriva il biplano e che dato che qui diluvia da stamattina dovrò andare in canoa fino in edicola a prenderlo:-)?

noto con piacere che dopo molto tempo abbiamo un topo con sei storie.. Anche se purtroppo sono abbastanza corte.. Mi viene un sospetto pensando che beato fra le papere sia una sorta di riproposizione delle tante storielle d'amore già viste in passato...il biplano non mi attira e sinceramente essendo abbonato non ho intenzione di acquistarlo.

A me non attirano le storielle brevi e seriali (Pippercole - Senza Parole - Andiamo al Cinema) mentre quella d'apertura con le papere di 'Dove Osano' + Amelia e quella di chiusura con un Paperone che torna alle sue origini scozzesi all'interno di una storia 'brigittiana' (Asso di Cuori) mi incuriosiscono parecchio.

Piccolobush, sei stato TREMENDO nella tua recensione

A me la storia di Brizzi non è dispiaciuta, perché perlomeno essendo "forzata" ci mostra degli scorci un po' inusuali. La cosa che mi ha più perplesso è il finale, che ai miei occhi arriva bruscamente. Tanto da rendere fin troppo superflua la comparsa di Amelia (annunciata in copertina). Pastrovicchio altalenante da tavola a tavola: forse la consegna è stata veloce?
Note nerd:
- non "abbiamo" ancora deciso quale sia il Gran Mogol... se la versione barksiana o la versione italiana (v. Bertie)?
- usare il nome "Duckburg" per indicare una città diversa da "Paperopoli" è alquanto blasfemo e fuorviante!

Per il resto, nulla di significativo da segnalare....

Non continua la saga dei trofei di Topolino? La prima puntata era stata divertente...

Io preferisco meno storie di maggior qualità.

- usare il nome "Duckburg" per indicare una città diversa da "Paperopoli" è alquanto blasfemo e fuorviante!

Chi è stato l'autore di tale misfatto?
Dovrebbe essere condannato per blasfemìa dal Giudice Gufo!

Uno dei peggiori numeri che abbia letto, ad un certo punto mi sono chiesto se era il mio calendario ad essere sbagliato perché pareva San Valentino..
Nessuna storia raggiunge la sufficienza purtroppo, si salvano i disegni di Pastrovicchio, nulla più; mi spiegate cosa centra la figura di Amelia nella prima storia? Mi è sembrata una forzatura inserirla nella trama giusto per farla apparire, inoltre il finale affrettato ha completamente reso la storia un mega minestrone e nulla più..

Mi dispiace molto ma sono il primo a lodare la testata quando merita ma anche a criticarla quando non mi soddisfa, pur rispettando sempre il lavoro di sceneggiatori e disegnatori sia chiaro!

Appuntamento alla prossima settimana.. /

Numero davvero basso questa settimana, cribbio

Beato tra le papere (F. Brizzi e R. Secchi - L. Pastrovicchio): allucinante gettone pubblicitario che avrei veramente fatto volentieri a meno di pagare! Non c'è una battuta che faccia ridere, una sola, oltre a crearci problemi spaventosi sui cappelli dei nipoti, posto che, secondo una certa ben altra storia di Marconi e De Vita M. (mica cotica), Quo aveva il cappellino rosso, mentre stavolta ce l'ha blu... Non c'è un qualsivoglia motivo per leggere questa deprimente storiella, se non l'annoiarsi in maniera cosmica. Pastrovicchio nella media, ma può fare tanto di più!

Paperino in Un papero in carriera (Cirillo - L. Gatto): idea non nuovissima ma ben sviluppata, soprattutto nel finale. Cirillo è alla terza prova e dimostra gran classe: lasciamogli tempo per ingranare (avessero scritto questa trama Panaro e Pezzin, avrei detto che era banalotta, diciamocelo). Gatto più che buono, ovviamente: il Maestro non delude, anche se l'inchiostrazione a pennarello appare un po' rigida, ma Gatto ci aveva già spiegato tempo fa...

Le 12 fatiche (e 1/2) di Pippercole - La cinghia di Nerimanto (Michelini - Ferraris): i buoni disegni di Ferraris non esimono dalla domanda indispensabile. Dobbiamo proprio andare avanti con le prossime otto fatiche + 1? Dobbiamo proprio? Compattarle a due a due evitando prolungamenti?

Paperi senza parole - Dog sitter (Bosco - Soldati): meglio della scorsa settimana, apprezzo lo sforzo ma Bosco può fare di più! Soldati sempre più in ascesa.

Andiamo al cinema? - Il melodramma (Bosco - Piras): e questo di Bosco è molto meglio!!!! Si sghignazza dalla prima all'ultima pagina ben supportati dagli ottimi disegni di Piras! Ottima breve, come quasi tutte quelle del ciclo!

Brigitta agenzia Asso di Cuori - Un fidanzamento scozzese (Nigro -  Soldati): si lascia leggere, e non è poco, soprattutto nel finale piuttosto inatteso. Soldati ancora di più in miglioramento!

Che è successo questa settimana? Numero proprio piatto, eh? Può capitare, ma che la cosa non si ripeta a breve...

Dimenticavo: ma una decorosa storia con Mickey protagonista ci sarà prima o poi?

Piccolobush, sei stato TREMENDO nella tua recensione

Ma no! La storia l'ho scritto che è simpatica. Fa a cazzotti con tante cose ma, prendendola per quel che è, si fa leggere. Poi ci sono cose che non tornano, tipo la presenza di amelia, come hanno notato tutti (per la cronaca, insieme alle altre tre "menti", un'altra eterna perdente: quo non poteva capitare in mani peggiori ).
Per non parlare poi di nick, che si intuisce subito non essere ciò che vogliono far pensare.
E' che sono storie in cui il fattore che fa pendere il giudizio sul positivo o sul negativo è l'età di chi legge, quando invece la storia ottimale dovrebbe essere fruibile da tutti, seppur in modo diverso.

Ma, come camera_nove, non metto in dubbio l'impegno di nessuno degli attori coinvolti. Non è colpa di secchi se gli chiedono di scrivere storie così, non è colpa della disney se un abbinamento del genere può fruttargli qualcosa, non è colpa di brizzi se gli italiani riempiono le sale dove si proiettano i suoi film
E' un affare per tutti (almeno si spera!) e amen. Poi che queste storie promozionali si possano fare in maniera migliore o peggiore, son cose che si son già dette, inutile tornarci sopra. Mi piace pensare che i 2,40 euro spesi questa settimana serviranno a far aumentare il fatturato della disney e a farci avere dei numeri migliori in futuro

Beato tra le papere (F. Brizzi e R. Secchi - L. Pastrovicchio): allucinante gettone pubblicitario che avrei veramente fatto volentieri a meno di pagare! Non c'è una battuta che faccia ridere, una sola, oltre a crearci problemi spaventosi sui cappelli dei nipoti, posto che, secondo una certa ben altra storia di Marconi e De Vita M. (mica cotica), Quo aveva il cappellino rosso, mentre stavolta ce l'ha blu... (

Da almeno un decennio i coloristi si sono uniformati a questa classificazione:
 
Quo=Blu , Qua=Verde, Qui=Rosso

Anche se hai fatto riferimento a due grandi autori, c'è da dire che in passato non si era molto attenti a quest'aspetto, non c'era assolututamente coerenza (addirittura i colori dei cappellini cambiavano da una vignetta all'altra)