Dalla recensione (dettagliata ed ammirevole) del buon Gladstone si evince che, purtroppo, gli impianti sono stati ripresi dalle ristampe di Topolino libretto del Corsera, le peggiori mai realizzate, che in gran parte delle storie presentano non restauri digitali, ma vere e proprie colorazioni ex novo perlopiù a tinte piatte che riprendono solo sommariamente le colorazioni originali, con fedeltà alle varie tonalità, sfumature e dettagli originali molto relativa, e generalmente tinte più cupe rispetto a quelle delicate ed artigianali dell'epoca, simili all'acquerello. Questo è senza dubbio il lato peggiore di questa nuova collana, che avrebbe dovuto avere come presupposto fondante proprio la fedeltà agli impianti originali.
Il resto, come già osservato, va molto bene ed il volume successivo potrà fare chiarezza sull'arco temporale che si vuole far coprire ad ogni uscita, se di un anno allungato a cavallo di due solari oppure di un biennio, scelta che porterebbe il secondo volume ad essere un 1951/52. Personalmente credo possa essere migliore questa seconda ipotesi, dato che, oltre ad offrire possibilità di scelta più ampie, consentirebbe di avanzare cronologicamente in modo più spedito.