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Charlie Hebdo e la libertà di satira

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Vincenzo
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PolliceSu
    Re: Charlie Hebdo e la libertà di satira
    Risposta #105: Venerdì 2 Set 2016, 19:45:05
    Sì, ho generalizzato. Diciamo che mi auguro che gli autori di questa genialata passino dei brutti momenti.
    Secondo me le vignette non sono delle opere d'arte moderna, dove su 100 persone 50 ne colgono l'essenza nascosta e 50 le considerano solo un mucchio di scarabocchi. I messaggi delle vignette devono essere immediati e diretti, se su 100 persone 5 lo capiscono, 5 tentano di interpretarlo e le altre 90 si offendono, sarebbe giusto evidenziare che la satira, in quel caso specifico, ha completamente fallito nel suo intento.
    If you can dream it, you can do it.

      Re: Charlie Hebdo e la libertà di satira
      Risposta #106: Venerdì 2 Set 2016, 19:47:11
      Sì, ho generalizzato. Diciamo che mi auguro che gli autori di questa genialata passino dei brutti momenti.
      Secondo me le vignette non sono delle opere d'arte moderna, dove su 100 persone 50 ne colgono l'essenza nascosta e 50 le considerano solo un mucchio di scarabocchi. I messaggi delle vignette devono essere immediati e diretti, se su 100 persone 5 lo capiscono, 5 tentano di interpretarlo e le altre 90 si offendono, sarebbe giusto evidenziare che la satira, in quel caso specifico, ha completamente fallito nel suo intento.
      Tu porta questi dati delle persone offese, di quelle che hanno riso e di quelle che sono stati indifferenti, e poi si vede.

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        Re: Charlie Hebdo e la libertà di satira
        Risposta #107: Venerdì 2 Set 2016, 19:57:44
        Non sono mai stato Charlie e ho sempre considerato la campagna "Je suis" patetica.
        Il messaggio "nascosto" non è nemmeno così difficile da intuire, uno che ha fatto la quinta elementare ci arriva, ma nulla toglie allo schifo. Facevano schifo prima e coerentemente continuano a farlo, nel nome dell'anarchia di parola, e lo fanno con la solita arroganza del noi siamo così. "Sto per tirarle un cazzotto, ma sa, sono fatto così.." - "Oh, bene, si accomodi".


        Il radical chic è l'esempio più sporco e osceno di chi finge di perdere il proprio ruolo sociale per mantenerlo
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          Re: Charlie Hebdo e la libertà di satira
          Risposta #108: Venerdì 2 Set 2016, 20:04:28
          Non sono mai stato Charlie e ho sempre considerato la campagna "Je suis" patetica.
          Il messaggio "nascosto" non è nemmeno così difficile da intuire, uno che ha fatto la quinta elementare ci arriva, ma nulla toglie allo schifo. Facevano schifo prima e coerentemente continuano a farlo, nel nome dell'anarchia di parola, e lo fanno con la solita arroganza del noi siamo così. "Sto per tirarle un cazzotto, ma sa, sono fatto così.." - "Oh, bene, si accomodi".
          Io ti quoto parola per parola, ma stà sicuro che prima o poi qualcuno ti verrà a dire che la libertà di espressione è un diritto insopprimibile, deve essere libera, assoluta e tutta una serie di boiate che mi hanno indotto ad abbandonare il topic sulla strage di CH per manifesta incomunicabilità.

          Ma forse quello strano sono io, che reputo il rispetto una delle basi fondanti la civile convivenza e mai mi sognerei di prendere per il culo dolore e morte, tanto altrui come quella che mi tocca da vicino.
          Tritumbani fritti!

            Re: Charlie Hebdo e la libertà di satira
            Risposta #109: Venerdì 2 Set 2016, 20:27:10
            Sgradevolezza, squallore e raccapriccio

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            Mark
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              Re: Charlie Hebdo e la libertà di satira
              Risposta #110: Venerdì 2 Set 2016, 20:44:36
              Sono disgustato più dall'indifferenza e dall'inumanità che sta tanto dilagando in questi ultimi tempi che da queste vignette. E forse sembrerò insensibile, ma il primo pensiero che mi viene è che per molti ipocriti oggi è più difficile dire Je suis Charlie.
              « Ultima modifica: Venerdì 2 Set 2016, 20:52:54 da Mark »

                Re: Charlie Hebdo e la libertà di satira
                Risposta #111: Venerdì 2 Set 2016, 20:59:15
                Io ti quoto parola per parola, ma stà sicuro che prima o poi qualcuno ti verrà a dire che la libertà di espressione è un diritto insopprimibile, deve essere libera, assoluta e tutta una serie di boiate che mi hanno indotto ad abbandonare il topic sulla strage di CH per manifesta incomunicabilità.
                Hai descritto esattamente quello che penso io, anche se sono abbastanza sicuro che non fosse tua intenzione farlo :P

                La libertà di espressione è l'unica cosa che serve. Non sarà lo schifo di un giornaletto brutto e seguito pochissimo come CH a farmi cambiare idea su questo.
                La libertà di espressione è poter dire impunito una cazzata.
                La libertà di espressione è poter dire all'altro che ha detto una cazzata.
                Finché non diventa diffamazione (e nella seconda vignetta, che fra l'altro è pure migliore, la diventa), la libertà di espressione non ha motivo di essere oppressa.

                Ma forse quello strano sono io, che reputo il rispetto una delle basi fondanti la civile convivenza e mai mi sognerei di prendere per il culo dolore e morte, tanto altrui come quella che mi tocca da vicino.
                Ecco, qui siamo molto più d'accordo.
                Io non sono mai stato Charlie, l'ho sempre detto, semplicemente perché trovo irrispettoso fare battute di quel tipo, che fra l'altro non mi fanno nemmeno ridere e già questo viene a invalidare la mia possibilità di essere Charlie.
                Io penso che uno che fa roba del genere dovrebbe vergognarsi.
                Ma evidentemente non succede, che vuoi fare, chiudere la testata? Entrare nell'ufficio per sparare?

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                Paperinika
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                  Re: Charlie Hebdo e la libertà di satira
                  Risposta #112: Venerdì 2 Set 2016, 21:05:35
                  Cose come questa mi fanno desiderare che i francesi *** ***
                  Ecco, poi chiedeteci di nuovo perchè chiudiamo preventivamente i topic di argomenti "caldi"... ::)
                  « Ultima modifica: Martedì 6 Set 2016, 01:08:12 da teoo »

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                  brigo
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                    Re: Charlie Hebdo e la libertà di satira
                    Risposta #113: Venerdì 2 Set 2016, 21:25:54
                    Charlie! Chaaarliieee!!! CHAAAARLIIEEE!!!!

                    Toh, oggi non risponde nessuno.

                    *

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                      Re: Charlie Hebdo e la libertà di satira
                      Risposta #114: Venerdì 2 Set 2016, 21:37:43
                      [size=24]MI FANNO SOLO SCHIFO[/size]

                        Re: Charlie Hebdo e la libertà di satira
                        Risposta #115: Venerdì 2 Set 2016, 21:50:21
                        È interessante anche vedere delle "vignette di risposta" da autori italiani.

                        Secondo voi, vedendo queste, e decontestualizzate dalla situazione attuale, si offenderebbero?

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                        Gancio
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                          Re: Charlie Hebdo e la libertà di satira
                          Risposta #116: Venerdì 2 Set 2016, 22:19:13
                          Hai descritto esattamente quello che penso io, anche se sono abbastanza sicuro che non fosse tua intenzione farlo :P
                          Questa non l'ho capita, lo confesso.

                          La libertà di espressione è l'unica cosa che serve. Non sarà lo schifo di un giornaletto brutto e seguito pochissimo come CH a farmi cambiare idea su questo.
                          La libertà di espressione è poter dire impunito una cazzata.
                          La libertà di espressione è poter dire all'altro che ha detto una cazzata.
                          Finché non diventa diffamazione (e nella seconda vignetta, che fra l'altro è pure migliore, la diventa), la libertà di espressione non ha motivo di essere oppressa.
                          Per me l'unica cosa è il rispetto del prossimo, non la liberta di presa per il culo.
                          Vuoi poter dire una cazzata? Vuoi poter dire a un'altro che ha detto una cazzata? Ok, non vedo dove sia il problema, perché per come la vedo io non si tratta di opprimere nulla, quanto piuttosto di evitare gli abusi... perché si, anche della libertà si può abusare a volte.

                          Ma evidentemente non succede, che vuoi fare, chiudere la testata? Entrare nell'ufficio per sparare?
                          Far sentire la voce del dissenso, se del caso limitando e evitando certe pubblicazioni. Si chiama censura? Pazienza, la notte dormirei tranquillo lo stesso. È un'opinione come la tua.
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                            Re: Charlie Hebdo e la libertà di satira
                            Risposta #117: Venerdì 2 Set 2016, 22:29:52
                            Io ti quoto parola per parola, ma stà sicuro che prima o poi qualcuno ti verrà a dire che la libertà di espressione è un diritto insopprimibile, deve essere libera, assoluta e tutta una serie di boiate che mi hanno indotto ad abbandonare il topic sulla strage di CH per manifesta incomunicabilità.

                            Eccomi.
                            Si, la libertà di espressione è un principio fondamentale, ed essendo un principio generale non può essere abolito nei casi particolari a seconda delle personali sensibilità...che possono anche essere diverse fra loro.

                            Io ho vissuto entrambi i devastanti terremoti abruzzesi degli ultimi 7 anni, e ne sono stato in qualche modo colpito, quindi non manco certo di sensibilità sul tema.

                            La vignetta di CH è semplicemente squallida, inopportuna e con un black humor discutibile, e non mi piace affatto, però non mi sognerei mai di richiederne la cancellazione o l'arresto degli autori.
                            E oltretutto molto stupida, sembra partorita da un luogocomunista di un osteria di Carugate di Sotto.

                            Citazione
                            Ma forse quello strano sono io, che reputo il rispetto una delle basi fondanti la civile convivenza e mai mi sognerei di prendere per il culo dolore e morte, tanto altrui come quella che mi tocca da vicino.

                            Credo che nessuno con un minimo di ragionevolezza si sognerebbe anche solo di pensare vignette simili. Ma quelli di CH sono famosi per andare spesso oltre il buon senso, la decenza e l'umano squallore.

                            A me non piace quel giornale, è patetico, indecente e non è neanche così coraggioso come vorrebbe far credere, ma, con una certa coerenza, ne difendo la libertà di espressione.

                            C'è gente che un anno e mezzo fa era tutta "Gesuisciarlììììì" e oggi e li col broncio e il ditino ammonitore alzato, ma insomma, quelli sono indignati da tastiera a cui non va dato alcun peso.

                            Ecco, poi chiedeteci di nuovo perchè chiudiamo preventivamente i topic di argomenti "caldi"... ::)

                            Eh...c'è sempre chi esagera, si sa...come anche chi mette un post strillato col caps lock a 72...

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                            【Mirko】
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                              Re: Charlie Hebdo e la libertà di satira
                              Risposta #118: Venerdì 2 Set 2016, 22:39:04
                              come anche chi mette un post strillato col caps lock a 72...

                              Che esagerazione, era solo a 24 :P

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                                Re: Charlie Hebdo e la libertà di satira
                                Risposta #119: Venerdì 2 Set 2016, 23:25:29
                                Eccomi.
                                Finalmente, cominciavo a preoccuparmi sai?  :P

                                Si, la libertà di espressione è un principio fondamentale, ed essendo un principio generale non può essere abolito nei casi particolari a seconda delle personali sensibilità...che possono anche essere diverse fra loro.
                                Io invece ritengo esattamente il contrario, che proprio il suo essere un principio generale consenta le eccezioni nel particolare a seconda delle situazioni, perchè vedi, non possono e non devono esistere salvacondotti generali sotto cui riparare e far passare qualsivoglia messaggio.
                                In caso contrario domani potrei pensarmela ed aprire un bel blog a sostegno della pedofilia, poi fondare un'associazione neonazista ed infine distribuire volantini che inneggiano all'antisemitismo.
                                Starai pensando che forse, ma dico forse, tutto ciò sia leggermente illegale?
                                Ma se lo è, allora una scala di valori esiste, ed il semplice affermare che ciascuno sia libero di dire e sostenere qualsivoglia tipo di messaggio, forse, un po una stronzata lo è.
                                Perchè dipende da cosa si sostiene.
                                Allora tu replicherai: "Ah si, e chi decide quali messaggi far passare e quali no?" (sono più o meno le parole che usasti a suo tempo per sostenere la legittimità delle offese agli islamici, ricordi?). Ottima osservazione, beh lo decide la gente, quella che si sente offesa da una ignobile, stupida, ignorante, squallida presa in giro messa su da gente che si fa scudo di quegli stessi principi generali che tu con tanta forza e convinzione difendi, per insultare, per offendere, per ferire, per mortificare, per schernire, per oltraggiare gli altrui valori e credenze.
                                Beh, questo non va bene, non mi interessa quanto minoritario possa essere quel pezzo di carta igienica che qualcuno continua a chiamare "giornale" e non me ne frega un c...o del cosiddetto "diritto di satira"; peraltro, le porcherie che sono soliti pubblicare di satira hanno poco e niente, posto che la satira - cerchiamo di chiarirlo una volta per tutte - non è affatto una lasciapassare gererico, ma uno strumento con cui smuovere le coscenze e trasmettere messaggi attraverso un uso pungente ma mai offensivo (quantomeno non se l'offesa resta fine a se stessa) delle espressioni verbali e non.

                                Credo che nessuno con un minimo di ragionevolezza si sognerebbe anche solo di pensare vignette simili. Ma quelli di CH sono famosi per andare spesso oltre il buon senso, la decenza e l'umano squallore.
                                Perfetto, allora per come la vedo io se costoro non sono in grado di moderare autonomamente i contenuti è giusto ed opportuno che sia un intervento esterno a farlo; non giungendo agli estremi che un cieco fanatismo ha comportato, per carità, ma con prese di posizioni forti ed univoche da parte della società civile e delle istituzioni, se del caso controllando preventivamente e limitando la diffusione di contenuti palesemente contrari ai più basilari principi della civile convivenza.
                                Perchè, sai, il rispetto del prossimo è un principio generale ancor più generale della tua tanto amata libertà d'espressione, e se certa gente non è capace di rispettarlo, o più semplicemente se ne fa beffa per squallidi motivi ideologici, allora è opportuno che tale principio gli venga imposto anche con la coazione che si rende necessaria.

                                Detto francamente, mi rammarico che quel pezzo di carta igienica continui a pubblicare quegli escrementi.

                                « Ultima modifica: Venerdì 2 Set 2016, 23:30:11 da Angelo85 »
                                Tritumbani fritti!

                                 

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