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Commenti sulle storie / Topolino e l'allucinante "caso" dei furti impossibili
« il: Domenica 29 Ott 2023, 18:06:45 »
https://inducks.org/story.php?c=I+TL+1302-AP
Ovvero la mia preferita di Bruno Concina.
Il giallo, per quanto non eccessivamente complicato, risulta ben congegnato, ma a far da padrone sono le caratterizzazioni, del protagonista su tutti. E la cura in ciò si vede ancora prima dell’inizio della trama vera e propria, nella breve sequenza a tema vacanziero. Il duo di amici è attraversato da un diverbio poiché Pippo è talmente buono da non voler sacrificare i vermi per la pesca; questo induce in Topolino la tentazione di strangolarlo!
In seguito dimostra passione per il mistero nonché ironia: come dimenticare l’istrionismo con cui mette in scena uno spettacolo di magia al ritrovamento delle opere?
Senza contare battute come “Per pagare e morire c’è sempre tempo” pronunciate con atteggiamento sardonico e poco condiscendente nei confronti del ricattatore.
Mi ha soddisfatto anche Manetta, non stupido ma supponente.
Non ho invece gradito il commissario, il quale come da peggior tradizione italiana chiede aiuto a Topolino quasi immediatamente, senza indagini approfondite.
Alto problema (legato al precedente) consiste nel fatto che tutto il corpo di polizia sembra comprendere due sole persone.
Comunque, quando si scoprono i chiodi arrugginiti dietro le tele, avevo capito che le opere non si erano mosse dal loro posto; anche se ovviamente mi sfuggiva il come.
De Vita già ai tempi si innalzava su tutti i colleghi, penalizzato però dalla sbiadita colorazione dell’epoca.
Ovvero la mia preferita di Bruno Concina.
Il giallo, per quanto non eccessivamente complicato, risulta ben congegnato, ma a far da padrone sono le caratterizzazioni, del protagonista su tutti. E la cura in ciò si vede ancora prima dell’inizio della trama vera e propria, nella breve sequenza a tema vacanziero. Il duo di amici è attraversato da un diverbio poiché Pippo è talmente buono da non voler sacrificare i vermi per la pesca; questo induce in Topolino la tentazione di strangolarlo!
In seguito dimostra passione per il mistero nonché ironia: come dimenticare l’istrionismo con cui mette in scena uno spettacolo di magia al ritrovamento delle opere?
Senza contare battute come “Per pagare e morire c’è sempre tempo” pronunciate con atteggiamento sardonico e poco condiscendente nei confronti del ricattatore.
Mi ha soddisfatto anche Manetta, non stupido ma supponente.
Non ho invece gradito il commissario, il quale come da peggior tradizione italiana chiede aiuto a Topolino quasi immediatamente, senza indagini approfondite.
Alto problema (legato al precedente) consiste nel fatto che tutto il corpo di polizia sembra comprendere due sole persone.
Comunque, quando si scoprono i chiodi arrugginiti dietro le tele, avevo capito che le opere non si erano mosse dal loro posto; anche se ovviamente mi sfuggiva il come.
De Vita già ai tempi si innalzava su tutti i colleghi, penalizzato però dalla sbiadita colorazione dell’epoca.