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Non Solo Disney / Re: Dylan Dog
« il: Giovedì 14 Set 2017, 00:30:53 »
E intanto, io ho "ceduto" e ho comprato il numero.
Che dire, concordo con due osservazioni di piccolobush in particolare: l'inizio non male (le tavole già edite), ben scritte e con un buon ritmo, e il fatto che in molti punti sembrava volontariamente ridicoli/comici (vedi il finale, le sgridate al figlio dell'uomo nero, il discorso tra Dylan e Paura). Molti dialoghi suonano come strani, forzati, non naturali.
Come la leggi, così è quasi dimenticata. Non fa fare chissà che riflessioni carpiate sul personaggio né ci ho visto tanti sottotesti metafumettistici. C'è da dire però che l'ho trovata un pochino più densa e meglio fatta di altre lette nel recente passato. Ma forse la mia soglia di sopportazione è più alta: il mio ultimo numero "in diretta" è il 363 (sempre della Barbato).
Al volo: la Barbato dei primi tempi la trovo bella. La "pesantezza" de "Il sonno della ragione" è tra le cose che più me la fa apprezzare, veramente un racconto con qualcosa da dire.
D'accordo sul fatto che senza indagine si va poco avanti.
Il mese prossimo debutta (correggetemi se sbaglio) una nuova coppia su Dyd, mi vien da pensare però che questa siano semi per il futuro, dunque dopo questa nuova infornata forse ci si fermerà un po'.
Il nocciolo è però che non si può trainare una serie con semi-esordienti che ancora devono farsi le ossa nell'ardore di dimostrare la loro bravura.
Che dire, concordo con due osservazioni di piccolobush in particolare: l'inizio non male (le tavole già edite), ben scritte e con un buon ritmo, e il fatto che in molti punti sembrava volontariamente ridicoli/comici (vedi il finale, le sgridate al figlio dell'uomo nero, il discorso tra Dylan e Paura). Molti dialoghi suonano come strani, forzati, non naturali.
Come la leggi, così è quasi dimenticata. Non fa fare chissà che riflessioni carpiate sul personaggio né ci ho visto tanti sottotesti metafumettistici. C'è da dire però che l'ho trovata un pochino più densa e meglio fatta di altre lette nel recente passato. Ma forse la mia soglia di sopportazione è più alta: il mio ultimo numero "in diretta" è il 363 (sempre della Barbato).
Al volo: la Barbato dei primi tempi la trovo bella. La "pesantezza" de "Il sonno della ragione" è tra le cose che più me la fa apprezzare, veramente un racconto con qualcosa da dire.
D'accordo sul fatto che senza indagine si va poco avanti.
Il mese prossimo debutta (correggetemi se sbaglio) una nuova coppia su Dyd, mi vien da pensare però che questa siano semi per il futuro, dunque dopo questa nuova infornata forse ci si fermerà un po'.
Il nocciolo è però che non si può trainare una serie con semi-esordienti che ancora devono farsi le ossa nell'ardore di dimostrare la loro bravura.