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Che libro c'è sul comodino?

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    Re: Che libro c'è sul comodino?
    Risposta #435: Venerdì 6 Ago 2010, 20:36:29
    "Radio Libera Albemhut" non l'ho mai letto....ci dici qualcosa di più?
    Se non lo hai ancora fatto...leggi "Senso inverso" sempre di Dick, quello è davvero alucinato....Siamo in una realtà in cui il tempo scorre in senso inverso, cioè le persone "Nascono" dalla tomba per poi moreire nell'utero della propria madre e ogni piccola cosa della vita è così...raccontata nello stile perfetto di Dick...ti verrebbe da leggere il libro che hai in mano iniziando dalla fine....


    Non ho letto "Senso inverso" però se dovessi trovarlo in una libreria lo prenderò di certo.
    Per quanto riguarda Radio Libera Albemhut si tratta del primo tassello dell'opera più complessa nota come Trilogia di Valis (gli ultimi tre libri di Dick). Cioè non fa parte della trilogia ma presenta temi che verranno ripresi e sviluppati in essa. Il romanzo è ambientato in una america alternativa oppressa da un regime tirannico, qui si muovono i due protagonisti: la versione di quell'universo parallelo dello stesso Philip Dick e il suo amico Nicholas Brady, quest'ultimo è in grado di ricevere segnali da un'entità misteriosa chiamata Valis e che pare voglia inidrizzare Brady verso una lotta disperata contro la tirannia.
    L'ho trovato molto bello e destabilizzante, merita, se ne hai occasione ti consiglio di leggerlo.


    « Ultima modifica: Venerdì 6 Ago 2010, 20:36:56 da Marci »

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      Re: Che libro c'è sul comodino?
      Risposta #436: Sabato 7 Ago 2010, 14:34:01
      Ho letto finalmente Se una notte d’inverno un viaggiatore, di Italo Calvino, dopo i consigli letti su questo topic qualche tempo fa.

      E’ un libro bellissimo, geniale, interessantissimo. Per la trama riporto le parole di Calvino in quarta di copertina:

      «E’ un romanzo sul piacere di leggere romanzi; protagonista è il lettore, che per dieci volte comincia a leggere un libro che per vicissitudini estranee alla sua volontà non riesce a finire. Ho dovuto dunque scrivere l’inizio di dieci romanzi d’autori immaginari, tutti in qualche modo diversi da me e diversi da loro».

      Mi è piaciuto particolarmente il fatto che per tutto il libro non si riesce mai a distinguere quello che è vero, reale e provato, da quello che è falso, irreale, menzognero, l’esempio del libro scritto in lingua cimmera da un autore che viene conteso da due professori universitari  come originario di due nazionalità diverse, il libro che dovrebbe essere sempre il medesimo ma ad ogni lettura non è mai lo stesso.  L’abilità di Calvino riuscire a creare in ogni diverso inizio di romanzo sensazioni e stili letterari diversi, l’appassionante e grandissima identificazione del lettore (io) con il Lettore (protagonista del romanzo), le riflessioni sulla letteratura in sé, fanno di questo romanzo uno dei più belli che mi siano capitati tra le mani.
      E poi un’ altro dubbio: saranno veramente romanzi interrotti? Sembra che si tratti sì di incipit che potrebbero essere l’inizio di un racconto più vasto, ma che allo stesso tempo dicono tutto quello che devono dire e si reggono in piedi benissimo da soli.

      Riporto anche il pensiero folle del traduttore-sabotatore Marana, di pag. 116 dell’edizione Mondadori:

      «Che importa il nome dell’autore in copertina? Trasportiamoci col pensiero di qui a tremila anni. Chissà quali libri della nostra epoca si saranno salvati, e di chissà quali autori si ricorderà ancora il nome. Ci saranno libri che resteranno famosi ma che saranno considerati opere anonime come per noi l’epopea di Ghilgamesh; ci saranno autori di cui sarà sempre famoso il nome ma di cui non resterà nessuna opera, come è successo a Socrate; o forse tutti i libri superstiti saranno attribuiti a un unico autore misterioso, come Omero».
      E come dice un altro personaggio del libro, il dottor Cavedagna, «E potrebbe anche aver ragione, questo è il bello… »

      Uno dei capitoli che mi è piaciuto di più è l’ottavo, quello degli scritti del diario dello scrittore Silas Flannery.

      Consigliato vivamente a chi ancora non l’ha letto ;)
      « Ultima modifica: Sabato 7 Ago 2010, 14:57:50 da bacci88 »

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        Re: Che libro c'è sul comodino?
        Risposta #437: Sabato 7 Ago 2010, 20:21:08
        Da buon lettore di saggistica storica, ho appena preso l'agile volumetto di Giovanni Merlo "Eretici ed eresie medievali".

          Re: Che libro c'è sul comodino?
          Risposta #438: Sabato 7 Ago 2010, 21:25:09
          Mi raccomando la recensione appena lo hai letto :-)
          Io non leggo molto di saggistica storica, nonostante sia circondata da libri di storia...per cui mi fa sempre piacere leggere le impressioni degli altri

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            Re: Che libro c'è sul comodino?
            Risposta #439: Domenica 8 Ago 2010, 01:04:35
            Non mancherò! ;)

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              Re: Che libro c'è sul comodino?
              Risposta #440: Martedì 10 Ago 2010, 15:57:55
              Di Calvino ho letto anche [size=14]La giornata di uno scrutatore[/size], un libro autobiografico di riflessioni ambientato in un seggio elettorale allestito nel Cottolengo, a Torino.

              Adesso ho cominciato un volumone di racconti e novelle di [size=14]Moupassant.[/size]

              (Miii che bello, sono tutto preso dal poter cambiare font! XD)


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                Re: Che libro c'è sul comodino?
                Risposta #441: Giovedì 19 Ago 2010, 04:01:10
                i figli di hurin... in realtà è sul mio comodino da 2 anni... sono a metà libro e non riesco a finirlo... è mortale... si nota il fatto che è stato completato da Christopher Tolkien... se già il padre si dilungava nelle descrizioni e nei dettagli,lui proprio si perde... ci sono pagine e pagine di fuffa...
                [size=10]Pezzente ma Signore, Cinico ma Appassionato, Egoista ma Generoso, Mai Approfittatore.[/size][/color][/b]

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                  Re: Che libro c'è sul comodino?
                  Risposta #442: Giovedì 19 Ago 2010, 13:20:48
                  i figli di hurin... in realtà è sul mio comodino da 2 anni... sono a metà libro e non riesco a finirlo... è mortale... si nota il fatto che è stato completato da Christopher Tolkien... se già il padre si dilungava nelle descrizioni e nei dettagli,lui proprio si perde... ci sono pagine e pagine di fuffa...
                  Ma no, dài, che dici? E' una trgedia, d'accordo, ma non ha nulla da invidiare a quelle dei greci antichi! E' un libro pieno di pathos, che l'anno scorso lessi d'un fiato! ;) Fai un piccolo sforzo e non te ne pentirai... ;)

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                    Re: Che libro c'è sul comodino?
                    Risposta #443: Giovedì 19 Ago 2010, 17:00:20
                    Ho appena finito di leggere La chiave a stella di Primo Levi, quello che venne definito dall'autore il suo primo libro realizzato da scrittore "puro", da quando cioè aveva definitivamente lasciato il mestiere di chimico decidendo di dedicarsi interamente alla scrittura.

                    Il libro riporta i racconti di Tino Faussone, un operaio specializzato che ha viaggiato in lungo e in largo per il mondo per il suo lavoro, che è quello di montare gru, ponti, tralicci.
                    I suoi racconti, che occupano ognuno un capitolo, sono raccontati a voce da Faussone al chimico/scrittore Primo Levi, nei giorni in cui entrambi per ragioni lavorative si trovavano in Russia, nella stessa locanda.

                    Dalle pagine del libro emerge un versione ottimistica del lavoro in sé, della figura del lavoratore felice di ciò che fa, delle opere che realizza, sia che queste siano travi, impalcature, ponti sospesi o pagine di un romanzo, come dice il narratore-autore verso la fine del libro:  
                    « Se si escludono istanti prodigiosi e singoli che il destino ci può donare, l'amare il proprio lavoro (che purtroppo è privilegio di pochi) costituisce la migliore approssimazione concreta alla felicità sulla terra: ma questa è una verità che non molti conoscono. »

                    Ora sto ultimando le Lezioni Americane di Italo Calvino, ovvero i testi pubblicati postumi delle lezioni che l'autore preparò negli ultimi anni della sua vita per delle conferenze che avrebbe dovuto tenere ad Harvard. Il tema di queste sei lezioni verte su quelli che secondo l'analisi di Calvino sono gli elementi base della letteratura dello scorso millennio che rimarranno a costituire le fondamenta della letteratura del nuovo millennio. ;)
                      


                    « Ultima modifica: Giovedì 19 Ago 2010, 17:13:12 da bacci88 »

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                      Re: Che libro c'è sul comodino?
                      Risposta #444: Sabato 28 Ago 2010, 21:29:19
                      Altro libro: La chimera, di Sebastiano Vassalli. [molti spoiler]Il libro è ambientato negli anni che vanno dal 1590 al 1610, nella bassa, la campagna nei dintorni di Novara.
                      Antonia, orfanella lasciata una notte davanti al portone di una casa di carità, viene allevata delle suore con gli altri esposti, subendo una rigida educazione cattolica. Più grandicella, viene adottata da due contadini e si trasferisce con loro nel villaggio di Zardino. Antonia cresce bellissima tra l'invidia e le malevoci delle comari, e l'affetto dei due contadini che la trattano come fosse figlia loro, in un epoca in cui le ragazzine prese dalle case di carità venivano trattate praticamente come schiave, e le figlie femmine in esubero venivano affogate nel fiume come gli elementi di una cucciolata troppo numerosa.
                      Viene subito additata come stria, come strega, e accusata di corrompere i giovani del villaggio, e di partecipare ai sabba notturni su una delle due colline che circondano Zardino. Viene denunciata alla santa inquisizione di Novara, e viene così interrogata, inprigionata, torturata, riconosciuta come strega, violentata dai carcerieri e bruciata viva proprio nella cittadina che l'ha vista crescere, sotto gli occhi delle comari, delle ragazze con cui era cresciuta e dei genitori adottivi.

                      Vassalli narra la storia con parole dure e forti, alternando  brevi periodi di narrazione a lunghe descrizioni dei luoghi e della loro storia, includendo dettagliati resoconti delle condizioni di vita dei contadini della bassa, dei risaroli, i miseri lavoratori delle piantagioni di riso, privati anche dei pochi diritti che la società del tempo gli offriva e frustati dai capi, il problema delle risaie, che diffondevano la malaria, i soprusi dei nobili, le razzie dei briganti e soprattutto l'oppressione religiosa che gravava come una scure sulle teste di tutti gli abitanti. A Zardino la parrocchia, precedentemente gestita da un quistone, un finto prete che allevava i bachi da seta in chiesa e prevedeva il futuro leggendo la mano, ora è governata dal pugno di ferro di un prete chiamato dalla diocesi a porre rimedio alla mancanza di religione nel paese. Così i contadini assistono a tutto il repertorio dei religiosi messi in ridicolo dal racconto di Vassalli: prediche fondamentaliste e visionarie, accuse di diavolerie varie, funzioni e cerimonie a tutte le ore per espiare i peccati e soprattutto la richiesta di soldi, sottoforma di offerte obbligatorie, balzelli e tributi vari.
                      Il periodo narrato, il seicento, è lo stesso dei promessi sposi di Manzoni, con la differenza sostanziale che qui, della divina provvidenza non c'è ombra.

                      « Ultima modifica: Sabato 28 Ago 2010, 21:30:33 da bacci88 »

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                        Re: Che libro c'è sul comodino?
                        Risposta #445: Martedì 31 Ago 2010, 22:59:09
                        Prima di partire lessi Ristorante al Termine dell'Universo di Douglas Adams, e recensii sia quello che Guida Galattica sul Sollazzo.
                        Al mare, oltre ad essermi comprato un po' di libri, iniziando la mia opera di acquisto di libri di Gaiman (che lessi solo in prestito), ho letto Fight Club e Non è un paese per vecchi. Se il primo mi è molto piaciuto, uno stile di narrazione pazzesco e una buona storia, il secondo mi ha invece deluso per come è raccontato, per come alcuni avvenimenti vengono descritti in modo frettoloso e poco comprensibile e per l'impostazione generale... il significato del titolo è bello ma trasmesso in modo poco empatico, IMHO.

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                          Re: Che libro c'è sul comodino?
                          Risposta #446: Martedì 31 Ago 2010, 23:04:41
                          La Chimera era molto bello. E' stato a tratti pesante da leggere, però gli ultimi giorni della stria, il prologo e l'introduzione hanno parlato più di quanto non avrebbero dovuto. Fuori dalla finestra vedo il nulla...

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                            Re: Che libro c'è sul comodino?
                            Risposta #447: Mercoledì 1 Set 2010, 00:17:09
                            Aspettiamo una recensione
                            Visto che l'aspettate :P (occhio, potrebbe contenere spoiler)
                            "L'uomo che credeva di essere se stesso": potrei dire di essere rimasto un pò deluso, ma forse non è la verità. Diciamo che non è stato come me l'aspettavo, ma forse non è stato neanche come credo di avere capito. Due righe di recensione e mi sono già incartato! Proviamo a mettere in ordine le idee: mi aspettavo un thriller alla woolrich, il miniriassunto in quarta faceva pensare assolutamente a una cosa del genere. Invece la suspence dura poco (primo difetto per i miei gusti) e quasi subito si parte per la fantascienza introducendo universi paralleli, viaggi nel tempo e richiami non approfonditi ma abbastanza comprensibili alla teoria dei multiversi. L'autore secondo me ci prova anche gusto a prendere il lettore e a condurlo verso una direzione e poi verso un'altra senza mai fargli capire quale sia quella giusta. Comunque il libro è scritto benissimo tanto che si legge tutto d'un fiato, arrivando alla fine (quella definitiva, dopo che ce ne sono state almeno un paio prima) soddisfatti ma non troppo: non troppo perchè secondo me non tutto torna come dovrebbe. Ti lascia un senso di indeterminatezza sicuramente voluto, ma è proprio nel meccanismo ideato che mi sembra qualcosa non quadri. Non vorrei scrivere di più perchè è la classica storia dove anche una sola parola di troppo rischia di rovinare tutto il gusto della lettura. Se qualcuno è rimasto incuriosito e vorrà leggerlo potremo discuterne insieme. Comunque un buon titolo, consigliato in ogni caso agli amanti di fantascienza, meccanica quantistica e psicanalisi
                            « Ultima modifica: Venerdì 3 Set 2010, 09:05:29 da piccolobush »

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                              Re: Che libro c'è sul comodino?
                              Risposta #448: Giovedì 2 Set 2010, 23:24:31
                              Ho letto oggi un libriccino-ino, di 73 pagine che si divora in mezz'ora: E' Nata una Star? di Nick Hornby. Dell'autore inglese (mi sembra di averlo scritto in questo topic) ho letto finora solo Tutto per una ragazza (Slam in originale), rimanendone folgorato e molto piacevolmente colpito. Da qui la voglia di leggere questo bel libretto, che mi ha confermato le belle idee che avevo su Hornby. La recensione, se vi interessa, la trovate qui. Presto vedrò di leggere Alta fedeltà e Non buttiamoci giù, per ora mi aspetta la lettura di Profumo di Patrick Suskind.

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                                Re: Che libro c'è sul comodino?
                                Risposta #449: Venerdì 3 Set 2010, 09:38:54
                                ho iniziato al rientro dal mare THE DARWIN CONSPIRACY di John Darnton, un autore poco conosciuto (e poco tradotto, soprattutto!) in Italia, ambientato ai tempi di Charles Darwin ed ai giorni nostri, in cui per caso si scopre che c'è qualcosa che non va dietro la sua teoria evoluzionistica...
                                « Ultima modifica: Venerdì 3 Set 2010, 09:39:21 da pap_313 »

                                 

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