Ecco pezzi della primissima lezione del kirek...
ALFABETO E PRONUNCIA
L'alfabeto è composto di 28 lettere. Ogni lettera ha sempre lo stesso suono, qualunque sia la sua posizione e le altre lettere che la precedono o la seguono.
a b c ĉ d e f g ĝ h ĥ i j ĵ k l m n o p r s ŝ t u ŭ v z
Le vocali a, e, i, o, u si pronunciano come in italiano (non c'è alcuna contrapposizione tra vocali aperte e vocali chiuse).
L'accento tonico cade sempre sulla penultima vocale.
Le lettere j e ŭ non sono vocali, ma semivocali e si accompagnano sempre ad una vocale, con la quale formano dittongo (e, quindi, sillaba). A questo bisogna prestare attenzione per mettere l'accento tonico nella giusta posizione.
Per esempio: domoj si pronuncia dòmoi e non domòi e si divide in sillabe così: do-moj. Altri esempi: baldaŭ bal-daŭ si pronuncia bàldau, mentre pereu è formato da 3 sillabe: pe-re-u e si pronuncia perèu.
Le consonanti si pronunciano come in italiano, tranne le seguenti:
c si pronuncia z sorda, come in pazzo
ĉ si pronuncia c palatale, come in baci, cella
g si pronuncia sempre dura, come in gatto, ghiro, gusto
ĝ si pronuncia sempre dolce, come in gelato, gioco
h si pronuncia come la h aspirata tedesca in Haus, o come la c toscana di (la) 'asa
ĥ si pronuncia come ch gutturale tedesca in Bach, noch, Nacht, o come la j spagnola di trabajo, Julio
ĵ si pronuncia come la j francese di jour
s si pronuncia sempre sorda come in sasso
ŝ si pronuncia come sc(i) di scena, sciocco, sciupare
z si pronuncia s sonora, come in rosa, turismo
Si noti che tutte le lettere scritte si devono pronunciare; quindi pugno si pronuncia pug-no; sceno si pronuncia s-zeno; gliti si pronuncia gh-liti; havi si pronuncia 'avi (alla toscana); ecc.