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Definitive Collection - Discussione Generale

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Bob
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    Re:Definitive Collection - Discussione generale
    Risposta #825: Domenica 14 Ott 2018, 20:18:19
    Sì va bene tutto, però una azienda che lascia incompleta una serie di un solo numero, penso che sia di una scorrettezza unica nel panorama mondiale, roba da riderci dietro e smettere di comprare ogni cosa che faccia uscire
    Tu che cosa avresti fatto se fossero stati soldi tuoi e ci avessi già rimesso ampiamente con i 3 numeri pubblicati, nonché con quelli delle altre serie? Giusto per ricordarlo, pubblicare un numero di una Definitive costa almeno 10000/15000 euro.
    I miei soldi li avrei usati meglio. Non avrei fatto uscire un solo numero di Storie della PIA oppure avrei tagliato un vatt qualunque, e avrei stampato C'era una volta in America 4. Voglio dire, i soldi li hanno spesi per la Storia della PIA, oppure quelli sono soldi finti? Io contesto il punto di vista logico/razionale della questione. Avranno anche risparmiato soldi, ma sicuro che io serie nuove non le comincio. E il danno immagine per lettori nuovi come me è bello grande.
    « Ultima modifica: Domenica 14 Ott 2018, 20:20:11 da Bob »

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      Re:Definitive Collection - Discussione generale
      Risposta #826: Domenica 14 Ott 2018, 20:22:36
      Sì va bene tutto, però una azienda che lascia incompleta una serie di un solo numero, penso che sia di una scorrettezza unica nel panorama mondiale, roba da riderci dietro e smettere di comprare ogni cosa che faccia uscire
      Tu che cosa avresti fatto se fossero stati soldi tuoi e ci avessi già rimesso ampiamente con i 3 numeri pubblicati, nonché con quelli delle altre serie? Giusto per ricordarlo, pubblicare un numero di una Definitive costa almeno 10000/15000 euro.
      Dato che sono, come sempre, dati teorici non verificabili o confutabili, manteniamo il discorso su altri binari più concreti, per favore, e non ricominciamo con i soliti loop infiniti.

      Il forum ringrazia.  :)

      Che il forum ringrazi se si evitano polemiche è cosa logica e giusta, ma non c'è nulla di teorico od astratto nelle stime che indico. Visto che continua ad esserci poca chiarezza su questioni simili, ed io non sono una fonte autorevole (ovviamente) magari potrebbe essere utile chiedere a persone che siano addentro al settore ed abbiano l'autorevolezza per confermare quanto da me indicato. Credo ce ne siano già sul forum. Altrimenti si continua ad alzare i forconi contro la Panini senza comprendere dinamiche editoriali di base, comportamento comune ma tollerato, e certamente non lusinghiero per il forum.
      « Ultima modifica: Domenica 14 Ott 2018, 20:38:17 da Max »

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      Paperinika
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        Re:Definitive Collection - Discussione generale
        Risposta #827: Domenica 14 Ott 2018, 20:29:26
        Sì va bene tutto, però una azienda che lascia incompleta una serie di un solo numero, penso che sia di una scorrettezza unica nel panorama mondiale, roba da riderci dietro e smettere di comprare ogni cosa che faccia uscire
        Tu che cosa avresti fatto se fossero stati soldi tuoi e ci avessi già rimesso ampiamente con i 3 numeri pubblicati, nonché con quelli delle altre serie? Giusto per ricordarlo, pubblicare un numero di una Definitive costa almeno 10000/15000 euro.
        Dato che sono, come sempre, dati teorici non verificabili o confutabili, manteniamo il discorso su altri binari più concreti, per favore, e non ricominciamo con i soliti loop infiniti.

        Il forum ringrazia.  :)

        Che il forum ringrazi se si evitano polemiche è cosa logica e giusta, ma non c'è nulla di teorico od astratto nelle stime che indico.
        In questo caso, potresti essere così gentile da dar modo anche a tutti noi altri utenti di verificare in qualche maniera le fonti da cui attingi?
        No, perchè a questo punto sarei curiosa anch'io di mettermi a fare due calcoli, e vorrei partire da dati precisi, possibilmente.

        Comunque ci tengo a far notare che esattamente tre mesi (e dieci pagine di post!) fa, si sviluppava esattamente la stessa identica precisa discussione che sta ripartendo ora.
        C'è davvero così bisogno di riavvolgere il nastro e ripetere tutto da capo?

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          Re:Definitive Collection - Discussione generale
          Risposta #828: Domenica 14 Ott 2018, 21:34:07
          I miei soldi li avrei usati meglio. Non avrei fatto uscire un solo numero di Storie della PIA oppure avrei tagliato un vatt qualunque, e avrei stampato C'era una volta in America 4. Voglio dire, i soldi li hanno spesi per la Storia della PIA, oppure quelli sono soldi finti? Io contesto il punto di vista logico/razionale della questione. Avranno anche risparmiato soldi, ma sicuro che io serie nuove non le comincio. E il danno immagine per lettori nuovi come me è bello grande.

          Facile dirlo a posteriori. Le Storie della PIA non sono stato altro che l'ultimo tentativo in ordine sparso di salvare una testata che aveva conosciuto buone vendite con alcune serie ("Fantomius" e "I Milioni di Paperone", tanto da spingere gli autori a riprenderle quando erano già date per concluse) e totalmente insoddisfacenti con le altre. È chiaro che il venduto dei tre albi di "C'era una volta in America" non è stato soddisfacente al punto da considerare la predisposizione del quarto ed ultimo. Per quello che ne sappiamo, nel rapporto costi/ricavi, un vatt. qualunque rende di più. Probabilmente anche l'albo Definitive della PIA avrà venduto qualcosa di più del terzo "C'era una volta in America".
          Marco Travaglini


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            Re:Definitive Collection - Discussione generale
            Risposta #829: Domenica 14 Ott 2018, 23:18:34
            I miei soldi li avrei usati meglio. Non avrei fatto uscire un solo numero di Storie della PIA oppure avrei tagliato un vatt qualunque, e avrei stampato C'era una volta in America 4. Voglio dire, i soldi li hanno spesi per la Storia della PIA, oppure quelli sono soldi finti? Io contesto il punto di vista logico/razionale della questione. Avranno anche risparmiato soldi, ma sicuro che io serie nuove non le comincio. E il danno immagine per lettori nuovi come me è bello grande.

            Facile dirlo a posteriori. Le Storie della PIA non sono stato altro che l'ultimo tentativo in ordine sparso di salvare una testata che aveva conosciuto buone vendite con alcune serie ("Fantomius" e "I Milioni di Paperone", tanto da spingere gli autori a riprenderle quando erano già date per concluse) e totalmente insoddisfacenti con le altre. È chiaro che il venduto dei tre albi di "C'era una volta in America" non è stato soddisfacente al punto da considerare la predisposizione del quarto ed ultimo. Per quello che ne sappiamo, nel rapporto costi/ricavi, un vatt. qualunque rende di più. Probabilmente anche l'albo Definitive della PIA avrà venduto qualcosa di più del terzo "C'era una volta in America".

            Quindi hanno riposto le ultime speranze nelle Storie della PIA? E in caso di successo avrebbero poi pubblicato solo quella serie? Secondo me qualcuno là dentro non aveva le idee chiare. Pubblicare un numero in più non avrebbe di certo fatto fallire l'azienda. Poi ognuno è libero di comprare quello che vuole, e magari preferisce spendere soldi per avere le serie monche. Io non prendo più nulla finché non sono usciti tutti i numeri. Hanno troncato almeno 4 testate senza concluderle.
            « Ultima modifica: Domenica 14 Ott 2018, 23:21:59 da Bob »

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              Re:Definitive Collection - Discussione generale
              Risposta #830: Lunedì 15 Ott 2018, 08:37:29
              Le Storie della PIA non sono stato altro che l'ultimo tentativo in ordine sparso di salvare una testata che aveva conosciuto buone vendite con alcune serie ("Fantomius" e "I Milioni di Paperone", tanto da spingere gli autori a riprenderle quando erano già date per concluse)
              Hanno avuto buone vendite proponendo la raccolta di storie in ordine cronologico e poi provano il "rilancio" con un volume con storie che non rispettano questo criterio? Un po' contraddittorio, non trovi?

              Citazione da: Scrooge4
              È chiaro che il venduto dei tre albi di "C'era una volta in America" non è stato soddisfacente al punto da considerare la predisposizione del quarto ed ultimo.
              Credo che la maggior parte di chi ha acquistato i primi due avrà acquistato anche il terzo (se lo ha trovato), quindi se le vendite erano soddisfacenti per il numero 2 dovrebbero essere sufficienti anche per il 3 (e il 4, di conseguenza).
              Di sicuro non speravano di vendere più numeri 3 rispetto al n.2, quindi perche stampare il n.3?
              Soprattuto visto che secondo alcuni le vendite scarse di un numero ti fanno rischiare il tracollo finanziario  ::)

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              Luxor
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                Re:Definitive Collection - Discussione generale
                Risposta #831: Lunedì 15 Ott 2018, 11:23:57
                Se pubblicare le storie della PIA doveva essere l'ultimo tentativo di salvare la Definitive, allora invece di un salvagente hanno lanciato un'incudine, e non tanto per la serie in sè che, al netto di una ripetitività ormai assodata, qualche risata la strappa ancora, quanto per le decisioni dietro la scelta.

                Premettendo che una serie a tema spionaggio era già presente, e considerando che il calo della Definitive era già iniziato, o almeno si può evincere ciò dal cambio di periodicità, perchè un volume che snatura la principale caratteristica della collana Definitive, ossia la completezza cronologica di una serie?

                Personalmente, ho seguito la collana dall'inizio e le ho voluto dar fiducia, supportandola fino alla fine, ma nonostante sia un maniaco del completismo non ho preso quel volume, dato che alla fine può essere derubricato a semplice vattelapesca, senza contare che non molto probabilmente non me la sarei sentita di iniziare una nuova serie dopo aver visto la fine prematura delle Storie della Baia o le serie della collana Legendary.

                Non mi lancio in analisi economiche perchè sarebbe inutile non avendo dati a disposizione, ma c'è da ricordare come all'inizio diversi volumi andarono rapidamente esauriti e quindi è facile pensare che il pubblico si sia disaffezionato nel momento in cui le troppe serie lanciate hanno reso estremamente lunghi i tempi di uscita da una serie all'altra, senza contare che l'assenza di un calendario certo ha soltanto aumentato la confusione nell'utente.

                Parlando di danno economico, forse è giusto pensare che un quarto volume di C'era una volta in America sarebbe stato prodotto in perdita, ma do ragione a chi parla di danno d'immagine e che nel lungo periodo è molto più importante, dato che perdere la fiducia dell'utente significa non riuscire più a vendere, se non a serie conclusa, ma se non si comprano i singoli volumi man mano che escono una serie non potrà mai essere conclusa, cosa che molto probabilmente è successa ai Mercoledì di Pippo, chiusa anzitempo perchè, da ciò che mi capita di leggere in rete, in molti hanno preferito aspettare, giustamente, che la serie fosse completa piuttosto che rimanere di nuovo fregati come successo con X-Mickey.

                Per tutte queste considerazioni, non avrei pubblicato il volume della PIA, completo o meno, e avrei chiuso la Definitive con l'ultimo volume di C'era una volta in America, così come si sta ultimando la pubblicazione di PK Giant, per salvare almeno parzialmente la faccia, e mi auguro che qualcosa in merito verrà fatta come annunciato, sia perchè sarebbe giusto fornire comunque un prodotto completo, sia perchè qualsiasi futuro progetto rischia inevitabilmente di finire affossato dagli errori del passato.
                The Rabbit Hunter! (Copyright by Gancio 08.II.16)


                  Re:Definitive Collection - Discussione generale
                  Risposta #832: Lunedì 15 Ott 2018, 11:45:53
                  I miei soldi li avrei usati meglio. Non avrei fatto uscire un solo numero di Storie della PIA oppure avrei tagliato un vatt qualunque, e avrei stampato C'era una volta in America 4. Voglio dire, i soldi li hanno spesi per la Storia della PIA, oppure quelli sono soldi finti? Io contesto il punto di vista logico/razionale della questione. Avranno anche risparmiato soldi, ma sicuro che io serie nuove non le comincio. E il danno immagine per lettori nuovi come me è bello grande.

                  Facile dirlo a posteriori. Le Storie della PIA non sono stato altro che l'ultimo tentativo in ordine sparso di salvare una testata che aveva conosciuto buone vendite con alcune serie ("Fantomius" e "I Milioni di Paperone", tanto da spingere gli autori a riprenderle quando erano già date per concluse) e totalmente insoddisfacenti con le altre. È chiaro che il venduto dei tre albi di "C'era una volta in America" non è stato soddisfacente al punto da considerare la predisposizione del quarto ed ultimo. Per quello che ne sappiamo, nel rapporto costi/ricavi, un vatt. qualunque rende di più. Probabilmente anche l'albo Definitive della PIA avrà venduto qualcosa di più del terzo "C'era una volta in America".

                  Per Fantomius il discorso di spingere a riprenderle non ha molto senso perché era già in corso.
                  Per i Milioni si parla di una riapertuna in seno all'arrivo di questa serie nella collana probabilmente anche per sponsorizzare l'uscita della Definitive.
                  Anche qui... come fai a dire che l'unico albo fatto della PIA abbia venduto più di un altro?

                  Tirature limitatissime da fumetteria sono irreali (quante copie stampi, 200, 250? Un altro po' nemmeno le litografie hanno tirature così limitate, ed anche volendole stampare per far completare la serie a chi lo desidera il prezzo di copertina sarebbe troppo elevato)

                  Io non so quanto vendesse ma dubito che con quel numero di copie sarebbero mai arrivati a fare una testata da bimestrale a mensile. Se fanno tirature limitate in giro anche di soli 500 pezzi ergo non lo vedrei impensabile magari con cofanetto che racchiuda i volumi e che quindi potrebbe anche giustificare un prezzo più alto.
                  Al momento questo è un danno d'immagine per Panini grosso. Io non mi azzardo a prendere una nuova serie con una continuity senza sincerarmi che questa si sia conclusa da ora in poi.
                  Passi serie come "I mercoledì di Pippo" che non hanno quell'effetto continuity (anche se mi rode un po' non poterne vedere la conclusione) e per one-shot che, appunto, essendo one-shot se mi interessano li prendo sennò... no.

                  *

                  Dippy Dawg
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                    Re:Definitive Collection - Discussione generale
                    Risposta #833: Lunedì 15 Ott 2018, 16:45:21
                    Oltre a quanto avete detto giustamente voi, aggiungiamo che, mentre i primi numeri erano pieni di interviste, disegni e altre cose piacevoli, negli ultimi c'erano a malapena le biografie degli autori!
                    Non sarà stato questo il motivo della crisi, ma sicuramente non è una bella cosa...
                    Io son nomato Pippo e son poeta
                    Or per l'Inferno ce ne andremo a spasso
                    Verso un'oscura e dolorosa meta

                    *

                    Max
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                      Re:Definitive Collection - Discussione generale
                      Risposta #834: Lunedì 15 Ott 2018, 23:36:51
                      Io non so quanto vendesse ma dubito che con quel numero di copie sarebbero mai arrivati a fare una testata da bimestrale a mensile. Se fanno tirature limitate in giro anche di soli 500 pezzi ergo non lo vedrei impensabile magari con cofanetto che racchiuda i volumi e che quindi potrebbe anche giustificare un prezzo più alto.
                      Al momento questo è un danno d'immagine per Panini grosso. Io non mi azzardo a prendere una nuova serie con una continuity senza sincerarmi che questa si sia conclusa da ora in poi.
                      Passi serie come "I mercoledì di Pippo" che non hanno quell'effetto continuity (anche se mi rode un po' non poterne vedere la conclusione) e per one-shot che, appunto, essendo one-shot se mi interessano li prendo sennò... no.

                      E credi che alla Panini non ci abbiano pensato? A parte che una tiratura da 500 copie è meno che amatoriale (la Comic Art ne stampava almeno800/1000 per ogni sua iniziativa editoriale) il costo diventerebbe alto al punto che, fra chi rinuncerebbe per il prezzo e chi perché non ha fiere e fumetterie vicino, sarebbe una perdita abbastanza simile.

                      La frittata era stata fatta, non è stampando un numero in più per la gioia di quei quattro gatti che avevano acquistato i precedenti che cambia qualcosa di sostanziale.

                      Certo che cambia, perchè quei quattro gatti adesso, con la politica dell'aspettare la fine di una serie prima di comprarla, possono benissimo diventare due.

                      Cambia pochissimo. Semplicemente d'ora in poi non uscirà nulla di paragonabile alla Definitive (Fantomius a parte) come foliazione e periodicità, e se usciranno volumi cronologici dedicati a delle saghe saranno certamente più corposi in modo da completare le serie in 2 o 3 uscite, ravvicinate, in modo da prevenire i danni da "compro solo quando la serie è finita". Ormai hanno capito la lezione.
                      Riguardo il discorso " solo un volume in più", completare solo C'era una volta in America sarebbe stato un contentino del tutto parziale, visto che qualcuno seguiva quella ma altri hanno visto interrotte altre serie, ad esempio Le Storie della Baia. Tutto lascia intendere che C'era una volta in America sia stata la meno seguita di tutte, probabilmente perché chi cercava quella saga se l'era già procurata sulle altre raccolte e questa nuova edizione non aveva nulla in più, anzi, visto che avevano tagliato del tutto i redazionali.

                      I miei soldi li avrei usati meglio. Non avrei fatto uscire un solo numero di Storie della PIA oppure avrei tagliato un vatt qualunque, e avrei stampato C'era una volta in America 4. Voglio dire, i soldi li hanno spesi per la Storia della PIA, oppure quelli sono soldi finti? Io contesto il punto di vista logico/razionale della questione. Avranno anche risparmiato soldi, ma sicuro che io serie nuove non le comincio. E il danno immagine per lettori nuovi come me è bello grande.
                      Sì guarda, sarebbe stato proprio un uso migliore: rinunciare ad uno dei tanti vatt, che notoriamente vendono, per stampare invece un numero passivo e far contenti un pugno di lettori lasciando comunque scontenti quelli che seguivano le altre serie. Il numero della PIA non fa testo perché è uscito prima del momento di stampare il quarto di C'era una volta in America, momento in cui tutte le serie passive sono state interrotte. Nell'editoria si mettono sul banco somme proprie ed abbastanza grandi, non è un gioco. Il loro errore l'hanno fatto aprendo queste serie senza futuro e non chiudendole. Il "danno d'immagine" c'entra ben poco perché è evidente che non si ripeteranno più iniziative analoghe e perciò non ci sarà nemmeno più occasione di scontentare il pubblico in modo simile.

                      Calma..Io non sparo cifre a caso che poi cambio di volta in volta. In passato avevo già fatto notare come far uscire un numero di Definitive costi almeno 10000 euro.
                      Forse non hai colto a pieno il senso del mio intervento. ;)
                      Tutti i calcoli che avevi già fatto in passato e che di tanto in tanto riproponi, sono verificabili?
                      Se sì, in che modo? Se no, possiamo evitare questa china, dato che si andrebbe avanti (ad oltranza, come al solito) ad ipotesi?
                      Non si tratta di ipotesi, ma di una stima prudente basata su considerazioni molto semplici. Un numero della Definitive Collection ha un prezzo di copertina di 4,50€, no? Ovviamente questa cifra è comprensiva dei costi dell'editore (copertina e redazionali, impaginazione, stampa, distribuzione), del ricavo lordo dell'edicolante (questo è noto con precisione, ed è il 20%, quindi 0,90€). Il resto è il ricavo dell'editore se la copia viene venduta; chiaramente il guadagno complessivo è dato dalla somma dei ricavi meno quella dei costi, costi ai quali si aggiungono quelli di resa per le copie non vendute. Se non si vendono abbastanza copie invece di un guadagno c'è una perdita (ma va'?). Ora la tiratura di una testata simile, per quanto non nota con precisione, difficilmente è inferiore alle 10000 copie: se lo fosse non riuscirebbe a coprire sufficientemente il territorio nazionale ed essere quindi normalmente reperibile. Questo problema non c'è stato, quindi si può tranquillamente considerare questo dato minimo di tiratura. Posto che le copie sono almeno 10000, e che i costi dell'editore per mandarle in edicola siano almeno di 1 euro a copia, ecco che si arriva ai già citati almeno 10000 euro. Ormai è noto che i costi di distribuzione sono abbastanza alti (ciò avviene proprio in conseguenza delle basse tirature che fanno salire i costi distributivi unitari), così come è semplice notare che un numero di una Definitive è stampato su carta di una certa qualità e perciò di un certo costo, tutte le pagine sono stampate a colori e le copertine hanno anche plastificazioni a zona e parti in rilievo. Stampare in Italia 10000 copie di un prodotto simile ben difficilmente, per quanto la Panini abbia costi agevolati essendo una grande casa editrice, verrebbe a costare meno di 0,70-0,80€ a copia, cioè un altro 20% circa (aggiungendoci i costi redazionali e distributivi) che lasci un 60% circa di margine di guadagno, il quale ti fa pareggiare i costi con un 40% di venduto. Questo conferma come i costi o la tiratura siano maggiori, se le testate sono state passive, e quindi il buon margine prudenziale che avevo indicato all'inizio. Non mi sembra un ragionamento astratto o complesso. La Don Rosa Library è avvantaggiata, ed infatti continua a restare a galla proprio perché (come pure ampiamente ribadito, sebbene qualcuno continui ancora a negarne l'evidenza) ha un prezzo doppio pur con costi simili, che fanno aumentare il margine di guadagno dell'editore per ogni copia venduta; in più può contare anche su un pubblico acquirente regolare. Allo stesso modo una foliazione maggiore con prezzo di vendita direttamente proporzionale è più redditizia che stampare e distribuire più numeri con meno pagine, perché i costi di distribuzione ed eventuale resa si pagano per una sola copia. Tutto qui.
                      Riguardo la questione del ripetere discussioni già intraprese e puntualizzazioni già esposte, ciò deriva proprio dal fatto che certi concetti di base non sono chiari a molti, dato che puntualmente rispuntano alzate di forconi contro la Panini materialista e scorretta, nonché suggerimenti editoriali e conclusioni che non tengono conto dei più basilari meccanismi del settore (e tuttavia non vengono punzecchiate, mentre i miei interventi sì). So benissimo quanto poco sia autorevole il mio contributo su questi argomenti, ecco perché suggerivo di chiedere quello di qualcuno molto più autorevole di me che possa chiarire definitivamente, pur senza rivelare nessun dato riservato, come funzionano queste cose, in modo da poter approcciarci e discutere con più cognizione di causa riguardo questo universo a noi tanto caro. Ricordo con piacere la posta dei lettori di Max Bunker su Alan Ford che fin dagli anni '90 spiegava puntualmente ai lettori cosa significasse mandare in edicola ogni mese testate di piccola tiratura, come quelle disneyane odierne a parte Topolino e poche altre, spiegando nel dettaglio le varie dinamiche redazionali, ed editoriali in genere, e perciò perché certe testate venivano chiuse, come funzionava la distribuzione ecc. a vantaggio di tutti, sia dei lettori che così non si facevano idee sbagliate e comprendevano meglio il settore, sia per l'editore in diretta conseguenza. Se si trovasse il modo di fare qualcosa di simile anche qui allora sì che il forum ringrazierebbe, anche da un punto di vista di considerazione esterna.
                      « Ultima modifica: Martedì 16 Ott 2018, 08:47:51 da Max »

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                        Re:Definitive Collection - Discussione generale
                        Risposta #835: Martedì 16 Ott 2018, 00:37:15
                        E credi che alla Panini non ci abbiano pensato? A parte che una tiratura da 500 copie è meno che amatoriale (la Comic Art ne stampava almeno800/1000 per ogni sua iniziativa editoriale) il costo diventerebbe alto al punto che, fra chi rinuncerebbe per il prezzo e chi perché non ha fiere e fumetterie vicino, sarebbe una perdita abbastanza simile.

                        ribadisco e poi chiuso tanto non vuoi e non puoi capire.
                        Edizioni limitate da fumetteria a tirature di 450-500 copie esistono e non amatoriali come i volumi limitati delle serie DC della Lion. Venduto nonostante quella tiratura ad un prezzo pari a quello regolare ma limitato e numerato. Ovviamente non sto suggerendo di proseguire la Definitive in questa maniera, ma di chiudere C'era una volta in America (se facessero così pure per il resto dipenderebbe dal prezzo ma potrei pure seguirlo).

                        Riguardo il discorso " solo un volume in più", completare solo C'era una volta in America sarebbe stato un contentino del tutto parziale

                        Con sta mossa Panini è la prima casa editrice che non ha chiuso per un numero una serie pur non essendo fallita.
                        Si crea un precedente che potrebbe risuccedere.
                        Io capisco le serie lunghe ma ribadisco che parliamo di 1 numero conclusivo... Io ho acquistato il terzo sicuro che mancando un numero la serie si sarebbe completata. Avrei evitato volentieri altrimenti avendo già la serie e conoscendola. E no, visto che hanno aumentato prezzo con quel numero (in una fase in cui tutto il mercato Panini aumentava di prezzo), cambiato periodicità e col successivo hanno chiuso la serie... il tutto senza dare una spiegazione... come potevano intuire che il tutto stesse andando così male?

                        Cambia pochissimo. Semplicemente d'ora in poi non uscirà nulla di paragonabile alla Definitive (Fantomius a parte) come foliazione e periodicità, e se usciranno volumi cronologici dedicati a delle saghe saranno certamente più corposi in modo da completare le serie in 2 o 3 uscite, ravvicinate, in modo da prevenire i danni da "compro solo quando la serie è finita"

                        Bene allora io aspetterò l'uscita dei 2-3 volumi perché non voglio trovarmi ad 1 numero dalla sua conclusione con la serie monca. Vediamo se questa sfiducia gioverà alla vendite.
                        Dopo Uack!, Legendary e Definitive direi che il modus operandi Panini è chiaro. Mi perdo tante belle serie che volevo recuperarmi, meglio che rimanere di nuovo fregato.
                        Tanto più che se è una serie recente ho i Topolino ergo se acquisto questo tipo di raccolta è per avere le storie raccolte in un certo modo.

                        Non si tratta di ipotesi, ma di una stima prudente basata su considerazioni molto semplici

                        Quindi è un'ipotesi.
                        Qui ti si sta chiedendo dati per supportare le tue osservazioni non altre ipotesi per altro reiterate. Il resto del post per me non ha senso leggerlo.
                        « Ultima modifica: Martedì 16 Ott 2018, 09:37:07 da Garalla »

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                          Re:Definitive Collection - Discussione generale
                          Risposta #836: Martedì 16 Ott 2018, 10:14:04
                          La Don Rosa Library è avvantaggiata, ed infatti continua a restare a galla proprio perché (come pure ampiamente ribadito, sebbene qualcuno continui ancora a negarne l'evidenza) ha un prezzo doppio pur con costi simili, che fanno aumentare il margine di guadagno dell'editore per ogni copia venduta; in più può contare anche su un pubblico acquirente regolare.

                          Del tuo ragionamento, che in massima parte condivido, contesto solo questo punto. La Don Rosa Library ha un prezzo doppio rispetto alla Definitive, ma anche un costo di realizzazione molto più alto.
                          Pur tralasciando le note royalities per l'autore, bisogna tener conto che la Don Rosa Library ha in più i costi di adattamento e traduzione delle storie (che nella veste presentata in questa sede sono inedite in Italia), i costi di traduzione dei redazionali e di impaginazione degli stessi. Tutte cose che fanno giustamente lievitare i costi rispetto alla Definitive che non aveva nulla di tutto ciò.
                          Marco Travaglini


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                            Re:Definitive Collection - Discussione generale
                            Risposta #837: Martedì 16 Ott 2018, 10:54:20
                            Paragonare Definitive con DRL non ha davvero senso, la prima propone storie per la maggior parte stampate di recente o comunque facilmente reperibili su Topolino e senza più l'apparato redazionale e gli extra che erano presenti nelle prime uscite, come giustamente fatto notare, la seconda invece offre l'attesissima opera omnia di un autore molto amato in Italia, le cui storie, ad eccezione di poche ristampe, sono uscite quasi tutte esclusivamente sul glorioso Zio Paperone, e alle quali si aggiungono i redazionali e gli inediti dell'edizione Fantagraphics.

                            La vera domanda è: se le storie di Don Rosa fossero state facilmente reperibili o fossero state ristampate più volte, Saga a parte, la versione italiana della DRL, a quel prezzo e quel formato, avrebbe venduto ugualmente bene?
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                              Re:Definitive Collection - Discussione generale
                              Risposta #838: Martedì 16 Ott 2018, 11:11:03
                              La vera domanda è: se le storie di Don Rosa fossero state facilmente reperibili o fossero state ristampate più volte, Saga a parte, la versione italiana della DRL, a quel prezzo e quel formato, avrebbe venduto ugualmente bene?

                              Che intendi per "vendere bene"? Conosci la tiratura e il venduto delle singole uscite della collana? Da parte mia posso dire che attualmente non si fa tanta fatica a reperire nessuna delle dodici uscite della Don Rosa Library. Anche allo scorso Romics mi sembra che allo stand Panini ci fossero particamente tutti i numeri. Anche online, per esempio su PopStore, tutti i numeri sono ancora disponibili. Non altrettanto si può dire della Definitive di cui molti numeri (un paio di Tutti i Milioni, numeri sparsi di Storie della baia, Darkenblot o Pippo Reporter) risultano esauriti. Senza contare che i Fantomius sono stati quasi tutti ristampati.
                              Quindi, più che di "vendere bene" parlerei di sostenibilità costi/ricavi. La Don Rosa Library costa di più al produttore, costa di più all'acquirente e, per quello che vende, risulta sostenibile per l'editore. La Definitive no: o meglio, alcuni numeri sembrano essere andati benissimo. Altri purtroppo no.
                              « Ultima modifica: Martedì 16 Ott 2018, 11:14:01 da Scrooge4 »
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                                Risposta #839: Martedì 16 Ott 2018, 15:35:16
                                La vera domanda è: se le storie di Don Rosa fossero state facilmente reperibili o fossero state ristampate più volte, Saga a parte, la versione italiana della DRL, a quel prezzo e quel formato, avrebbe venduto ugualmente bene?

                                Che intendi per "vendere bene"? Conosci la tiratura e il venduto delle singole uscite della collana? Da parte mia posso dire che attualmente non si fa tanta fatica a reperire nessuna delle dodici uscite della Don Rosa Library. Anche allo scorso Romics mi sembra che allo stand Panini ci fossero particamente tutti i numeri. Anche online, per esempio su PopStore, tutti i numeri sono ancora disponibili. Non altrettanto si può dire della Definitive di cui molti numeri (un paio di Tutti i Milioni, numeri sparsi di Storie della baia, Darkenblot o Pippo Reporter) risultano esauriti. Senza contare che i Fantomius sono stati quasi tutti ristampati.
                                Quindi, più che di "vendere bene" parlerei di sostenibilità costi/ricavi. La Don Rosa Library costa di più al produttore, costa di più all'acquirente e, per quello che vende, risulta sostenibile per l'editore. La Definitive no: o meglio, alcuni numeri sembrano essere andati benissimo. Altri purtroppo no.

                                Naturalmente non conosco i dati e avrei dovuto scrivere meglio quella parte, nel senso che intendevo proprio parlare di rapporto costi/ricavi.

                                Sulla Definitive ho già espresso il mio pensiero, il fatto che parecchi volumi siano stati ristampati o che siano addirittura esauriti prova che l'idea alla base era buona e rimane il dispiacere per le scelte successive che hanno affossato il progetto, decretando allo stesso tempo il fallimento della Legendary.
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