Mah io capisco anche la pignoleria del collezionista serio, che giustamente pretende un certo tipo di prodotto, è giusto che sia così. Io dico che il problema di fondo è che queste testate "collectors only", con un target più ricercato, oggi fanno tanta fatica o comunque sono sempre una scommessa. Il lettore generico (non parlo neanche di ragazzini) da poco peso all'autore, alla cronologia o ad altri aspetti. Come diceva Grazia alcuni vogliono solo un'offerta varia, perchè per loro il fumetto è un puro intrattenimento senza fronzoli e lo comprano per questo e non per alte finalità di ricostruzione filologica dell'universo Disney che giustamente guida il lettore più consapevole della sua scelta. I vattelapesca sono un prodotto generalista e vanno bene perchè raggiungono un numero maggiore di lettori, testate come Uack sono invece strettamente legate ,per la sussistenza, allo zoccolo duro dei lettori interessati. Se viene meno qualche numero non ha senso di esistere, editorialmente parlando, visto che non raggiunge la fascia più casuale, sia per i contenuti , ma anche per i costi. 5 Euro per qualcosa che non conosci bene o ti sembra diverso dal solito o meno moderno (si molti ragionano così) non li spendi. Non con continuità.
Non mi sognerei di mettere in dubbio le qualità di Barks, che resta un gigante del mondo dei fumetti, e non solo dell'universo disneyano. Non è dunque una questione di essere invecchiati male (chi lo legge lo fa per quella patina retro così affascinante) o di appeal. Io credo che non tutti i lettori generici ne conoscano e ne apprezzino le opere o abbiano i mezzi per comprenderne il "backround" culturale che c'è alle spalle di quelle magnifiche creazioni. In generale credo siano pochissimi i nomi che potrebbero tirare editorialmente per un'intera collana dedicata e questo al di là della loro grandezza, se non supportati da un numero fisso di lettori appassionati. A meno che non siano recentissimi e molto popolari anche tra il pubblico generico. A volte capita di trovare collane che vedono i più grandi autori della letteratura mondiale sui banchi degli ipermercati a due o tre euro e non se li fila nessuno e invece vedi porcherie usa e getta che vendono molto di più. E' la legge del mercato purtroppo, che non ha nulla a che vedere con la qualità degli autori.
Già allegando testate più ricercate ai giornali puo' essere un'operazione più interessante, che ti para un po' le spalle...e che da qualche chance ...di strappare qualche vendita casuale in più. Just my two cents.