Paperino-Amleto Principe di Dunimarca (Dalmasso/Carpi): ottima storia, tipica parodia disneyana made in Italy. Tutti i personaggi sono ottimamente caratterizzati (soprattutto Paperone e Gastone, che fedelmente alla tradizione italiana anni sessanta, sono squisitamente infidi e doppiogiochisti) e il grande spirito di riflessioni di Paperin-Amleto che sconfina nell’indecisione eterna è una trovata che gli è molto consona. Il dramma originario è stupendamente trasformato in una disneyana commedia degli equivoci, ma non senza personalissimi tocchi di originalità. I disegni di G.B., per quanto ancora assai distanti alla maturazione completa, sono molto ben fatti ed accurati specialmente nelle frequenti e meravigliose quadruple; l’unico difetto contestabile al disegnatore è la resa di un irriconoscibile Gastone.
Come al solito anche le storie più grandi sono rovinate dagli evidenti ed oltremodo fastidiosi rimaneggiamenti editoriali.
Paperino Otello (Dalmasso/Bordini): una parodia alquanto insolita, questa. Solitamente le parodie si distinguono in tre tipi: quelle ambientate per tutta la durata della storia nella realtà della parodia originale; quelle che partono dal presente e che rievocano mediante svariati artifici narrativi la parodia in sé; infine quelle che sono ambientate nel presente ma che riflettono le vicende narrate nella parodia originale. In questa si parte dal presente, si continua con una revocazione della vicenda di Otello (che sembra essere la vera parodia) per venire poi riportati al presente che riflette le peripezie del Moro di Venezia, passando per una digressione riguardante una spedizione scientifica di Pico de Paperis. Artifici narrativi a parte, la storia non è un capolavoro ma ha un buon ritmo che mantiene con abbastanza costante. I disegni di Bordini, che solitamente apprezzo, mi sembrano insolitamente affettati e approssimativi.
Paperon Bisbeticus Domato (Mezzavilla/Cavazzano): e anche questa storia esula dagli schemi della classica parodia Disney di cui sopra; la storia parte dal passato per narrare un fatto più o meno contemporaneo. Ottima comunque la tormentata love-story tra Paperino e Paperina, con l’adeguato ruolo ricoperto da Nonna Papera e Brigitta, per non parlare di Paperone che ovviamente veste bene i panni del despota. Ottimi i disegni di Cavazzano, quanto mai a suo agio nelle architetture, negli ambienti e negli abbigliamenti dell’epoca.