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Gli Anni d'oro di Topolino 11 (1948-50)

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alec
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    Gli Anni d'oro di Topolino 11 (1948-50)
    Sabato 29 Mag 2010, 12:52:59
    Altro numero superlativo all'insegna di Eta Beta.

    T. e il processo di Eta Beta: La guerra fredda e il maccartismo sono alle porte, ed il duo Walsh/Gott si dimostra profetico nell'inscenare un processo-farsa all'omino del futuro, dal quale ne uscirà brilantemente!
    Storia bellissima, splendidamente "recitata" anche dai comprimari. Azzeccatissimo il "carattere" dello strizzacervelli austriaco dal nome impronunciabile, chiara parodia del dott. Sigmund Freud.

    T. e lo strano potere di Flip: Il nostro gangarone contrae uno strano morbo, che costringe la gente che gli passa accanto a dire la verità, con esiti esilaranti (fantastica la strip del fusto hollywoodiano che, all'improvviso, perde il parrucchino e gli si allenta la pancera!) Pietro bieco ed insolitamente elegante, ma continua ad indossare l'arto ligneo, che aveva apparentemente abbandonato otto anni addietro.

    T. ed Eta Beta nel pianeta minorenne: Walsh si cimenta nel suo genere preferito, la fantascienza, e risulta come sempre dieci anni avanti.  Già si pensa alla conquista della Luna, ma i nostri eroi sbarcheranno su un pianeta assai più interessante! Gli alieni hanno comportamenti imprevedibili, come spesso accade nelle trame del grande Bill. Vicenda assai movimentata, massacrata a suo tempo nel TL: guardate il numero allegato e provate a cercare, invano, una vignetta che non sia stata brutalmente tagliuzzata!

    T. ed Eta Beta nel Texas: come già in "T. e la barriera invisibile",  Mickey, questa volta col nuovo amico EEga Beeva, decide di concedersi una vacanza in un ranch, ormai convinto che i tempi del vecchio West siano ormai uno sbiadito ricordo (in effetti, non mancano i pellerossa adolescenti a bordo di scassate hot rod!). Non pensa, di certo, ai pericoli delle città fantasma...(troviamo spesso vicende di ectoplasmi, veri o presunti tali, nei testi walshani).  Se aggiungiamo anche un elisir d'eterna giovinezza... Plot fantasioso ed entusiasmante.

    T. e la Banda della Morte: qui si cambia genere, e siamo in pieno "Hard Boiled", alla Humprey Bogart e Robert Mitchum.  Gli esiti, però, sono tutt'altro che scontati: i nostri protagonisti finiranno nelle mani di Agnello, che gode fama di ricco filantropo...Molto originale.

    Gli articoli di approfondimento sono assai accurati, ed il portfolio (che sarebbe auspicabile promuovere a rubrica fissa) presenta alcune rarissime tavole realizzate nei primi anni 50 per campagne di solidarietà sociale.  Il fumetto di pag. 158, che ci viene offerto in lingua originale con traduzioni in calce, è una vera chicca!

    Anche in questo caso, valgono le raccomandazioni espresse per il n°10.  Non lasciatevelo scappare!
    « Ultima modifica: Domenica 30 Mag 2010, 14:30:29 da alec »

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      Re: Gli Anni d'oro di Topolino 11 (1948-50)
      Risposta #1: Sabato 29 Mag 2010, 13:26:51
      Il fumetto di pag. 158, che ci viene offerto in lingua originale con raduzioni in calce, è una vera chicca!



      E' la tavola irristampata di cui avevo annunciato l'imminente pubblicazione?
      Disney Comic Guide - La guida ai fumetti Disney: https://disneycomicguide.wordpress.com/


        Re: Gli Anni d'oro di Topolino 11 (1948-50)
        Risposta #2: Sabato 29 Mag 2010, 13:53:03


        E' la tavola irristampata di cui avevo annunciato l'imminente pubblicazione?

        Si tratta forse di questa tavola del 1948 mai pubblicata in Italia secondo l'Inducks? http://coa.inducks.org/story.php?c=W+NPEC+1-%3F2

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          Re: Gli Anni d'oro di Topolino 11 (1948-50)
          Risposta #3: Sabato 29 Mag 2010, 13:56:42
          Si tratta forse di questa tavola del 1948 mai pubblicata in Italia secondo l'Inducks? http://coa.inducks.org/story.php?c=W+NPEC+1-%3F2

          SI
          "Una omnia di Scarpa è un po' come avere la discografia completa dei Beatles, o un "vocabolario" del fumetto Disney." - cit.

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            Re: Gli Anni d'oro di Topolino 11 (1948-50)
            Risposta #4: Sabato 29 Mag 2010, 14:28:03
            Ed io che pensavo non fosse indicizzata! Vera primizia, comunque!

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              Re: Gli Anni d'oro di Topolino 11 (1948-50)
              Risposta #5: Lunedì 31 Mag 2010, 14:40:32
              Dalla pagina dell'edicola:

              Avevamo lasciato Topolino e Eta Beta alle prese con l'atombrello e le spie, ora, forse per allentare un po' la tensione creata dalle due storie precedenti, arriva l'avventura "Topolino e il processo di Eta Beta" composta per la maggior parte di gags autoconclusive sul problema dell'integrazione dell'alieno Eta Beta nella società americana. Anche in questa storia non mancano caustici spunti d'ironia da parte del duo Gottfredson-Walsh, come nella caratterizzazione dello psicologo austriaco incaricato di decidere sulla sanità mentale di Eta Beta.

              La storia seguente, "Topolino e lo strano potere di Flip", vede il ritorno di Gambadilegno (per l'occasione con la sua vecchia gamba in legno) che tenta di sfruttare a suo vantaggio le capacità di Flip, il cucciolo di Eta Beta, che in seguito ad una malattia (la zizzosi) ha acquistato la capacità di far dire la verità a chiunque gli stia vicino. Questa sua qualità farà sì che la confessione di Gambadilegno alla fine dell'avventura sia piuttosto corposa: dopo tre giorni di interrogatorio il villain sta ancora raccontando di un assalto al treno compiuto all'età di sedici anni...

              E veniamo al "pezzo forte" del numero: "Topolino ed Eta Beta nel Pianeta Minorenne". Quest'episodio fantascientifico, che potrebbe essere giudicato poco originale e basato sulle riviste di fantascienza di "serie B" dell'epoca (le cosiddette riviste pulp), va invece letto tenendo presente il periodo di guerra fredda in cui si colloca. I trigilioni potrebbero essere visti come i russi (del resto sono degli orsi, e l'orso è l'animale simbolo della Repubblica Sovietica) mentre gli umani senza volto potrebbero rappresentare gli americani, minorenni ed incapaci di battersi. Con la chiave di questa metafora, la storia presenterebbe molti aspetti molto interessanti che meriterebbero un maggiore approfondimento: ad esempio quando Topolino ed Eta Beta sono sul punto di essere giustiziati vengono salvati dal ripetersi della storia di Pocahontas, uno dei miti più amati della storia americana, però va notato come anche in questo caso Gottfredson e Walsh non si lascino sfuggire l'occasione di parodiare il mito: la principessa che salva loro la vita è (per usare le parole di Antonio Faeti nel suo fondamentale "In trappola con il Topo") "un'orsetta lardosa e butirrosa, orrenda e innamorata di Mickey" ben diversa dalla principessa indiana che salvò John Smith.

              Nell'episodio successivo, "Topolino e Eta Beta nel Texas", Mickey torna nuovamente nel west, ma è un west profondamente diverso da quello delle prime avventure, ora ci sono indiani che viaggiano in spider e cow-boys organizzatori di vacanze tutto-compreso che si rivelano truffatori (tematiche già accennate in "Topolino e Billy il Topo"). In compenso i due riescono a scovare un paesino abbandonato che sembra evocare ancora qualche sensazione dei tempi andati, ma anche quello si rivelerà essere il covo di una temibile banda impegnata a sfruttare una miniera di "tredicite", una prodigiosa sostanza in grado di donare la giovinezza. A capo di questa banda c'è una vecchia donna che, grazie agli effetti della tredicite, si trasformerà in un'affascinante (e mortale) fanciulla, per la quale Topolino nuovamente perderà la testa. Alla fine dell'avventura, però, il crollo della miniera seppellirà per sempre il prezioso materiale e la temibile banda di assassini: il vecchio e selvaggio west è ora stato sepolto per sempre, con i suoi miti ed i suoi misteri.

              Chiude questo volume "Topolino e la Banda della Morte": la storia prende nuovamente spunto dalle mirabolanti capacità di Flip, che ora è in grado di fiutare un crimine anche a chilometri di distanza, anche se in maniera del tutto indipendente dalla gravità dello stesso. Messe in allarme da questa sua capacità diverse organizzazioni criminali decidono di eliminare Flip con ogni mezzo. Investigando su uno di questi tentativi Topolino ed Eta Beta finiscono nella villa di Angelo Agnello, un bellissimo personaggio che sotto la sua facciata di benefattore nasconde la ben più avviata attività di criminale internazionale che ha accumulato nei sotterranei della sua villa un enorme quantitativo di denaro liquido (che ricorda il deposito di Paperon' de' Paperoni, realizzato da Carl Barks in quegli stessi anni).

              Poco più su ho definito la storia del pianeta minorenne come "pezzo forte" del volume, ma mentre scrivo mi rendo conto che anche la storia del west e "" sono dei veri e propri capolavori... Che meraviglia questa collana!!

                - Paolo

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                Re: Gli Anni d'oro di Topolino 11 (1948-50)
                Risposta #6: Lunedì 31 Mag 2010, 14:46:03
                ma mentre scrivo mi rendo conto che anche la storia del west

                Io sono un po' tanto stufo di storie ambientate nel west. Sarà che non ho mai particolarmente apprezzato l'ambientazione.
                Per quanto mi riguarda il pezzo forte è "La Banda della morte", senza se e senza ma
                 8-) 8-)
                "Una omnia di Scarpa è un po' come avere la discografia completa dei Beatles, o un "vocabolario" del fumetto Disney." - cit.

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                  Re: Gli Anni d'oro di Topolino 11 (1948-50)
                  Risposta #7: Lunedì 31 Mag 2010, 19:37:42
                  Una cosa interessante da notare è che con la storia del Pianeta Minorenne si passa in pianta quasi stabile a tre sole vignette per striscia, mentre in precedenza ce n'erano di solito quattro (naturalmente prima della guerra erano anche cinque o sei, ma la striscia era più larga!).

                  *

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                    Re: Gli Anni d'oro di Topolino 11 (1948-50)
                    Risposta #8: Lunedì 31 Mag 2010, 22:16:24
                    Ottimo numero !!!!!  ;)
                    Uno dei migliori in assoluto, usciti finora!!!!

                    Belli i rari disegni finali con articolo e sopratutto finalmente è approdata in Italia la striscia gottfredsoniana all' insegna della carità !

                    Cinque stelle ( IMHO) ;)
                    W i CWD 1 serie, Il libro di Topolino e William Ward.

                    Ecco il mio blog disneyano : http://lagrottadelfumetto.blogspot.com

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                      Re: Gli Anni d'oro di Topolino 11 (1948-50)
                      Risposta #9: Martedì 1 Giu 2010, 00:11:23
                      Qualcuno saprebbe spiegarmi una certa stranezza? Come mai nella Banda della Morte hanno eliminato tutte le onomatopee?
                      Il ticchettio dell'orologio, il suono del mitra usato da Eta Beta, i passi ("Klomp! Klomp!") del segugio nella villa di Lucius Lamb, e il soffio di Eta Beta quando nel finale salva la vita a Topolino.

                      Poi ho notato che nella parte finale il disegno è messo male e quasi cancellato, esattamente com'era quando la storia fu pubblicata su Topomistery a metà anni Novanta. Strano.
                      « Ultima modifica: Martedì 1 Giu 2010, 00:12:49 da Sam_Spade »
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                        Re: Gli Anni d'oro di Topolino 11 (1948-50)
                        Risposta #10: Martedì 1 Giu 2010, 08:06:47
                        Io ho notato che nella storia Topolino e lo strano potere di Flip, a pag.48 seconda striscia seconda vignetta, il manubrio del pogo di Eta Beta presenta stranamente il gagliardetto di Alcatraz: ho controllato la versione pubblicata nel Topolino n.7 e quella originale del sito http://disneycomics.free.fr/Mickey/show.php?num=13&loc=YM117 e in entrambe risulta assente.
                        « Ultima modifica: Martedì 1 Giu 2010, 08:13:44 da Alessandro »

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                          Re: Gli Anni d'oro di Topolino 11 (1948-50)
                          Risposta #11: Martedì 1 Giu 2010, 13:02:58
                          Io ho notato che nella storia Topolino e lo strano potere di Flip, a pag.48 seconda striscia seconda vignetta, il manubrio del pogo di Eta Beta presenta stranamente il gagliardetto di Alcatraz: ho controllato la versione pubblicata nel Topolino n.7 e quella originale del sito http://disneycomics.free.fr/Mickey/show.php?num=13&loc=YM117 e in entrambe risulta assente.

                          Ma non c'è nessun cartellino di queste genere appiccicato al salterello, né nelle vignette precedenti né in quelle successive.
                          Deve trattarsi quindi di un errore di stampa.
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                            Re: Gli Anni d'oro di Topolino 11 (1948-50)
                            Risposta #12: Martedì 1 Giu 2010, 13:42:18

                            Ma non c'è nessun cartellino di queste genere appiccicato al salterello, né nelle vignette precedenti né in quelle successive.
                            Deve trattarsi quindi di un errore di stampa.

                            Vuoi dire che nella tua copia non c'è? Tra l'altro questo gagliardetto è uguale al secondo gagliardetto presente nelle pareti della stanza di Gambadilegno a pag. 50 ma presenta la scritta Alcatraz e non Sing Sing: quindi non può trattarsi di un semplice errore meccanico di stampa (per es. la sovrapposizione di elementi di due vignette diverse ) ma di qualcosa di "voluto"...
                            « Ultima modifica: Martedì 1 Giu 2010, 13:57:09 da Alessandro »

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                              Re: Gli Anni d'oro di Topolino 11 (1948-50)
                              Risposta #13: Martedì 1 Giu 2010, 13:48:57
                              Un altro (ovviamente) grande volume.
                              Si apre con una storia centrata sulle "stranezze" di Eta Beta, che lo pongono in conflitto con la legge, anche se tutto finisce bene, con un finale quasi miracoloso.
                              Torna un Gambadilegno più cattivo e astuto che mai e c'è poi la prima avventura extraterrestre per il Topolino delle strips (ce ne erano già state nei cartoons, nelle tavole domenicali o nei comicbooks?).
                              A pag. 90 Eta Beta mi sembra protagonista di una gag alla Bugs Bunny.
                              Topolino ed Eta Beta nel Texas combina invece elementi già visti in storie precedenti, come il West "per turisti", i finti fantasmi e la formula dell'eterna giovinezza (come per Drusilla) in una storia comunque avvincente.
                              Il punto più alto del volume credo sia però l'ultima storia, con uno dei cattivi più memorabili, vero "lupo in veste di agnello", smascherato solo dai poteri di Flip e poi dall'intraprendenza di Eta Beta e Topolino, che nelle storie di questo numero sembra almeno in parte recuperare l'affievolito amore per l'avventura.

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                              PolliceSu
                                Re: Gli Anni d'oro di Topolino 11 (1948-50)
                                Risposta #14: Martedì 1 Giu 2010, 14:10:00

                                Vuoi dire che nella tua copia non c'è? Tra l'altro questo gagliardetto è uguale al secondo gagliardetto presente nelle pareti della stanza di Gambadilegno a pag. 50 ma presenta la scritta Alcatraz e non Sing Sing: quindi non può trattarsi di un semplice errore meccanico di stampa (per es. la sovrapposizione di elementi di due vignette diverse ) ma di qualcosa di "voluto"...

                                Sì, c'è anche nella mia copia, come ritengo sia in tutte le altre; volevo dire che questo gagliardetto è attaccato al salterello unicamente in questa vignetta.
                                Non saprei dire come possa essere andato a finire lì.
                                Anch'io avevo pensato la stessa cosa tua, però come hai già detto non ha la stessa forma dello stendardo "Alcatraz" nella camera di Pietro.
                                Disney Comic Guide - La guida ai fumetti Disney: https://disneycomicguide.wordpress.com/


                                 

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