Note prelettura del dodicesimo volume.
Virus: toh, Cordara si ricorda che Paperinik è l’eroe del fumetto anche quando l’esercito entra in scena, dando al papero mascherato i giusti spazio e potenza d’arsenale, e non gli fa fare la figura dell’idiota passato di lì per caso. La storia ne diventa quindi più che godibile, guarda caso, molto meglio delle tre precedenti (sì,
Spore compresa)! Gli intrighi di questa sottotrama vengono tutti a galla, ed il finale riserva ben più di una sorpresona. Non solo, infatti, scopriamo gli altarini dei militari alti di gerarchia: un tizio, che circolava beato ed inosservato per queste pagine dai tempi del
Sole freddo, ci svela i retroscena del suo passato “davvero sorprendente” (citazione: chi la trova?) e le sue indelebili relazioni pericolose! Freccero più che buono nelle matite: ottimo Westcock, qualche perplessità su Wisecube, belli gli “animalizzati”.
5y prosegue sulla vena dell’ironia denunciando mode passeggere di redazione. Nella posta originale, segnalo un lettore che rilevava come le frasi di Q’winkennon nei Mastini sembrassero dialetto milanese plagiato e “tradotto male”, e la classica rispostaccia del Pkteam per cui:
1) il dialetto fosse di Broni (Pavia), mitica città di nascita di Alessandro Sisti;
2) “ghennò dyt’ant fyooohle ditooo part!” Serve traduzione?
Fase due: questo è un numero che ha diviso i lettori, quanto alla trama. Per alcuni è un esempio di farraginosità. Per altri, tra i quali il sottoscritto, Sisti ci regala una splendida avventura intricatissima, dove gli Evroniani la fanno da padrone, anche rispetto ad una certa “personalità sintetica” (cit.) che vuole servirsi di loro per i suoi scopi. Comunque l’avventura si legge volentieri, e va certo dato atto a Sisti di sapere miscelare le sottotrame di PKNA con la principale (la lotta agli Evroniani) come nessun altro. Barbaro ai disegni (chine di Marina Baggio) è appena passabile, non un gran che, ecco. Da segnalare la presenza del mitico maresciallo Sputhon (del quale spero venga allegato il Pkfile), ed una notevole fantasia di Sisti nel creare i nomi degli Evroniani e delle squadriglie: sugli astroincursori Harpon, Chikon e Grouchon mi sono ribaltato. Da segnalare che nell’originaria pagina 52, vignetta a metà, le battute di Zukkon e Kranyoon sono invertite: la cosa è molto sgradevole nella lettura. Ultimo appuntamento con
5y, nel quale la nostra droide paperiforme preferita torna dal Dott. Fathom; comprendiamola: voi, in fondo, che avreste fatto se aveste assistito ad un incidente stradale tra il furgone della
Nonsolotriglie e quello di
Il paradiso del camembert? Leggere per credere! In appendice all’originale, venivano fornite le risposte al quiz per avere il diploma di Pkmaestrino: scoprimmo quindi che i fratelli Ezio e Patrizio Sisto suonavano da anni l’arpa celtica e che Alessandro Sisti era (ed è tuttora, ritengo) un grandissimo cuoco.
Beato Angelico: altro numero che ha diviso i fan, sempre sulla trama, che in ultima analisi riprende il problema di fondo di
Virus, pur senza chiamare ancora in causa l’esercito. Per alcuni è solo un monumento all’intrico complicato per il solo gusto di rendere difficili le cose. Per altri, è una spy story al confine con la genialità assoluta. A me non è dispiaciuta la storia in sé, ma non mi ha mai convinto l’esito dell’incidente stradale del quale leggerete verso la fine dell’avventura. Per il resto, la trama mi sembra ben congegnata dall’esordiente (alle sceneggiature, s’intende) Davide Catenacci (sì, proprio lui: e niente tracce di bertonismo nella storia, ma non chiedetemi come abbia fatto) e ben disegnata da un ottimo Lorenzo Pastrovicchio. Intrighi, macchinazioni, doppi e tripli giochi attorno ad un mucchietto di foto di Xadhoom ribaltano la PBI come un calzino, e Paperinik non starà a guardare di certo, ma stavolta egli ed Uno dovranno manovrare il gioco come ancora non era loro capitato. Segue la prima delle osannate brevi di Faraci e Celoni della serie
Io sono Xadhoom, dedicate alla Xerbiana dal carattere focosissimo e vendicativo. Esploriamo un po’ di più il suo mondo e le sue straordinarie capacità di mutante, a scapito costante dei malcapitati di turno. Trame e dialoghi sono cinici in stile faraciano, mentre Celoni sperimenta alquanto con tecniche pittoriche, a pastello o acquarello credo (Lyla ed altri disegnatori: aiuuuuuuto, please!), che rendono forse un po’ difficile seguire la trama, ma che fanno di ogni immagine un mirabile esperimento grafico. In appendice all’originale, le risposte al quiz su Xadhoom (da
Metamorfosi) ed alcune pagine dedicate alle immagini dei terzi action heroes!