Ieri sera ho finito di leggere il primo numero, che conteneva per me tutte storie inedite tranne "Paperino 3D" (Che avevo recuperato ne "I grandi classici" 292).
ATTENZIONE! Probabili spoiler!
Commentando le storie, per la prima volta, e finalmente, ho letto "Topolino e il doppio segreto di Macchia nera". Non c'è che dire: Bellissima. Molte scene d'effetto, molte gag riuscite, e sopratutto un giallo ben congegnato da Martina.
Passiamo alle tavole dell'almanacco, che mi hanno divertito molto. Pippo che si veste da Grande Capo è impagabile!
"Biancaneve e Verde Fiamma", non apprezzando molto il genere delle storie di Biancaneve e i Sette Nani, invece, non mi ha colpito particolarmente. La stessa cosa vale per "Biancaneve, la strega e lo scudiero": Godibili, ma preferisco nettamente storie con paperi e topi.
"Paperino 3D" l'avevo già letta, e penso che Martina, guardando soltanto questo numero, abbia fatto di molto meglio. Divertente, al passo coi tempi, ma la "vecchiaia" della storia si fa sentire, sopratutto per via delle troppe didascalie (Molto frequenti, a dir la verità, nelle storie di quegli anni) che appesantiscono la lettura. Troppo lunga, l'ideale sarebbe stato, secondo me, una trentina di pagine.
Martina si riscatta ampiamente con le successive due: "Topolino e le delizie natalizie" (Pippo che prende a scopate tutti credendo di essere invisibile
) "Il carnevale di Paperin Paperone", tutte e due molto divertenti, sopratutto la secondo secondo me molto Barksiana.
Ma l'ultima storia, la prima prova di Scarpa autore completo, e la migliore del numero, più di "Topolino e il doppio segreto di Macchia Nera". Davvero pochi autori hanno esordito come autori completi con una storia così. Un capolavoro, degna di un grande giallo del Gott. Gedeone personaggio ampiamente azzeccato, peccato che oggi venga usato molto poco.
L'unica pecca sono gli articoli introduttivi alle storie abbastanza scarni, ma comprendo la scelta di farli solo di una pagina, data l'enorme quantità di pagine da pubblicare e i vincoli che comportano le 360 pagine. Per quanto riguarda le censure e robe varie, spiace (Ovviamente avrei preferito tutto perfetto), ma non ci do' troppo peso. Di Scarpa mi manca tantissimo, e non voglio perdermi quest'opera, sperando che le mie finanze tengano.
Il secondo numero prevede un indice, così come i 5 successivi, da favola. E tra quelle, parlo relativamente al secondo volume, ho letto solo il Pippotarzan che, tra l'altro, non ho più. Non me lo perderò di certo
.