Alla fine ho trovato anch'io un po' di tempo per scrivere, e allora provo a recensire questo numero, giusto prima che arrivi nelle edicole quello nuovo.
Topolino n°2846
Ad aprire questo nuovo numero del Topo troviamo, per l'ennesima volta, una storia a tema calcistico, sempre destinata a sponsorizzare i Mondiali ormai iniziati. Zio Paperone e lo sponsor mondiale (Panaro/Perina) non è certo il massimo, ma rientra comunque nell'ottica di quanto ci si potrebbe aspettare da una sceneggiatura "forzata", su commissione. Il grande evento sportivo, e in particolare la partecipazione della nazionale azzurra, fa da motore alla vicenda vera e propria, il tipico cliché del confronto Paperone-Rockerduck, che questa volta lottano per la sponsorizzazione della nostra squadra, affidando l'esito a uno scontro tra due formazioni dilettantistiche che fossero riusciti a mettere in campo in un tempo piuttosto breve. Come si potrebbe intuire, il calcio è costantemente presente per tutto il corso dello sviluppo della storia, sin dalle primissime tavole, passando per lo scontro tra le squadre che è il fulcro della trama, fino all'apprezzabile conclusione. Tutto ciò, nonostante tutto, non stona troppo, a mio parere, rispetto alla sceneggiatura del buon Panaro, che scorre fluida e con una più che buona gestione delle pagine; se dobbiamo dirla tutta, qualche passaggio risulta un po' affrettato, come per esempio il già citato espediente utilizzato da Rockerduck. Confermo inoltre l'apprezzabilità della conclusione, non certo inaspettata, ma davvero appagante. Concludendo, i disegni di Perina: io non vado certo matto per lui, perché ho sempre notato una specie di altalenanza piuttosto evidente nella qualità delle espressioni suoi personaggi, all'interno di una singola storia. In questa prova non mi è parso diversamente, ma il livello medio dei disegni si mantiene comunque piuttosto buono, secondo me: questa volta promossi. La successiva storia del numero, Topolino e la crociera nera, I° Episodio (Ziche), è di gran lunga la migliore. La vicenda narra di un piccolissimo e simpaticissimo staterello-isola, tranquillo e isolato, che si trova ad affrontare alcuni problemi relativi alla criminalità: non essendo lo stato dotato di una prigione, si trova costretto ad ammassare i criminali in un albergo dell'isola, prima che al regnante venga un'idea geniale... Parallelamente sviluppata anche la storia di uno stressatissimo Topolino che, accompagnato da Pippo, si vedrà costretto dalla casualità della sfortuna a venire in contatto con questa gente. Preferirei aspettare la conclusione per dare un giudizio più completo sulla serie, ma intanto posso provare a dire qualcosa su quanto visto sin'ora. L'episodio che leggiamo è ottimo, profondamente segnato dal frizzantissimo e simpaticissimo umorismo della Ziche, che ha già messo in mostra nelle sue precedenti opere da autrice completa. Penso infatti che sia in questa veste che ella dà il meglio di sé, perché trovo che il suo stile tondo e caricaturale si adatti alla perfezione alle sue sceneggiature vispe e fortemente umoristiche. Inoltre non posso mancare di segnalare, com'è già stato fatto da altri, lo straordinario, e sottolineo questo straordinario, utilizzo del personaggio di Pippo, caratterizzato alla grande: ricorda, e non poco, il classico Pippo genuino e tontolone, tipico del passato e che ora, purtroppo, sta andando decadendo. Successivamente viene la riempitiva di sei tavole P.d.P. economics - Il denaro (Bosco/Milano), che compare tra le pagine del settimanale per la terza volta. Come i precedenti episodi, anch'esso è una specie di lezione tenuta dallo zione su un argomento di natura finanziaria, il denaro, questa volta, e anch'esso si compone di un susseguirsi di gag, a dire il vero piuttosto riuscite, ognuna corrispondente a un piccolo pezzo della spiegazione. Infine, applauso per Bosco che ha inserito nel vignettone finale, un Paperone sguazzante nei dollari che cita il pesce baleno tanto amato e ricorrente nelle storie del Maestro Barks. Proseguiamo con Indiana Pipps e la caccia al cimelio britanno (Nigro/Held), che racconta, per l'ennesima volta, le vicende di Indiana alla ricerca di un tesoro, con Kranz come antagonista. Tuttavia, a mio avviso, la storia, pur rientrante nel modello ormai sfruttato sino al midollo di storie del genere, è leggermente migliore di diverse altre molto simili, comparse sul Topo negli ultimi anni. La storia è, a tutti gli effetti, molto stereotipata, e mancante di imprevedibilità e originalità, ma abbiamo visto di più prevedibile e banale, in tempi non lontani. Solo un veloce accenno agli apprezzabili disegni di Held, che come al solito ho gradito, anche perché, questa volta più del solito, le vignette sono state particolareggiate con cura lodevole e i paesaggi, così come la città di Londra, sono stati resi ottimamente, secondo me. A chiudere il numero, purtroppo, troviamo ancora una volta la PEA, questa volta con Paperina agente P.E.A. - L'attacco del M.A.G.M.A. (Badino/Pastrovicchio). La vicenda racconta del "simpatico" trio di agenti alle dipendenze di Paperone, impegnato a sviscerare una nuova minaccia per gli affari paperopolesi, ovvero un misterioso individuo che sembra sbaragliare tutti gli avversari, tra cui lo stesso Paperone. In effetti, devo ammetterlo, in confronto alle due comparse precedenti di questa organizzazione, la storia non se la cava male, pur mantenendosi su livelli di sufficienza piuttosto incerta. Tuttavia il personaggio di Gamma, il "cattivo", risente pesantissimamente di già visto, essendo uno delle immagini del nemico più ricorrenti e utilizzatein Disney, così come il sistema che usa per raggiungere i suoi scopi, anch'esso già visto in tutte le salse. Giusto per piccola ripicca: non che ci volessero troppe pagine per arrivarci da soli, vista la prevedibilità della storia, ma la vignettona introduttiva spoilera quella che a un certo punto appare come rivelazione sensazionale (riferito ai maggiordomi, naturalmente). I disegni di Pastrovicchio li ho apprezzati un sacco, moderni e originali nel delineare personaggi e ambientazione. Tirando le somme, questa volta non mi sento di consigliare l'acquisto dell'albo se non per il primo episodio della Ziche, che lascia ottimissime speranze per il proseguio della serie, e che però non occupa che una piccola parte dell'albo.
_Gunni Helm