Copertina: bella, adatta, ma un po' troppo spoiler. Poi, va beh, non so cosa fosse rimasto da spoilerare, quel che non era stato detto, si era capito tranquillamente (l'identità del "misterioso" personaggio), solo che io l'ho vista prima di iniziare a leggere il 3003, ed insomma...
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Moby Dick (2a parte) Leggendo il forum, noto che non sono il solo che è rimasto un po' deluso, e mi sono rincuorato. Cioè, intendiamoci: anche la seconda parte è fatta molto bene, i disegni, la sceneggiatura, ecc, però...ecco, è come se mancasse qualcosa, come se l'attesa che si è (giustamente) creata, richiedesse qualcosina di più, che invece è mancata. Un qualche guizzo, una qualche trovata particolare, qualcosina in più a livello di messaggio. La storia fa quello che deve fare: l'attacco dei pirati (modellati-l'avevo notato-sullo Yanez del Sandopaper di Carpi), la tempesta, la bellissima scena di Quachab sui fuochi di Sant'Elmo, che mi ha lasciato senza fiato, l'ho guardata e riguardata per 5 minuti, le scene impressionanti, dure, di violenza non stemperata dalla disneyanità, da kolossal, dell'attacco di Moby Dick alle navi, e dei marinai che vengono inghiottiti. Poi, l'ovvia scoperta dell'identità di Trallallah, e l'ancor più ovvia ribellione dei Bassotti che tornano in charachter, ed anche il "ritorno alla normalità" della gamba di legno. Però non ci sono particolari guizzi, nessun riscatto per Ismaele, che rappresenta più che mai la voce narrante, la testimonianza di ciò che accade, ed il messaggio sul viaggio, sulla "ricerca", nessuna spiegazione "romantica" dell'ossessione di Quachab (il nome della nave nella prima parte mi aveva fatto sperare). Tutto va come deve andare, ed è giusto, però forse ci aspettava...un cambio di passo, qualche trovata più "adulta" a livello di trama, e non solo grafico. Boh, forse pretendiamo troppo noi. La storia rimane meravigliosa, sarà tra le migliori dell'anno, ce la ricorderemo, e faccio fatica a darle un voto, ma molto alto di sicuro. Eppure rimane l'impressione di occasione mancata.
Paperinik e il sabotatore d'affari Carina la storia di Bosco-Mazzon, parte da una situazione conosciuta (le risse tra miliardari), portata all'estremo, ci imbastisce sopra un mistero, sparge indizi su un possibile colpevole, che sarebbe una cosa già vista, e poi va in una direzione completamente diversa, ed imprevedibile. Di poche pretese, ma interessante.
Nonna Papera e l'invasione degli ultracracker Ci credete che l'ho saltata senza rimpianti?
Filo e Brigitta e l'itinerante gastronomia culturale Tutto questo titolo, uno spunto che poteva dire parecchio, su una nuova idea d'affari di Filo&Brigitta, coniugata con la "moda" della cucina, per poi avere una breve particolarmente insulsa, che non fa ridere, con un Filo più scemo del solito. Bah :( :(
Gambadilegno e un compito illegale La pietra dello scandalo, la storia che ha fatto rivoltare il forum: in realtà semplicemente una storia scialba, sconclusionata, con passaggi narrativi estremamente forzati, tirati per i capelli, che, ancor più della "caratterizzazione" del vecchio Pietro, mi hanno fatto davvero star male, a leggerli, e poi ridere, per il livello di "trashismo" (esiste?
). Forse l'idea di base (che di per sé è assurda,
of course) non sarebbe nemmeno la cosa peggiore, se fosse stata sviluppata in un modo del tutto diverso.