Finalmente sono riuscito a leggere questo numero ferragostano. Che non è certo memorabile, ma offre almeno un paio di ottime storie.
Occhio, possibili spoiler! Zio Paperone e il ferragosto servito Questa storia di apertura non mi ha convinto al 100 %. Sarà che una trama molto simile l'aveva utilizzata proprio la Arrighini in una storia di Capodanno di qualche anno fa. Sarà per la lunghezza eccessiva. Sarà per i troppi personaggi, ma non mi ha preso. Peccato, anche perché ci sono delle gag da incorniciare (la natura morta in dispensa è epica).
Mazzarello è in miglioramento, ma continua ad avere un tratto pesante, forse anche per via degli inchiostri.
Topolino in giallo: L'enigma di Cape Rock Davvero un bel giallo. Ambientazione credibile, personaggi ben caratterizzati, sia Topolino e Minni che i characters nuovi. E un mistero interessante, con indagini credibili e una risoluzione assolutamente non scontata.
Tosolini contribuisce alla buona riuscita della storia.
Paperino e la danza delle aquile Una tipica danese. E questo non è un complimento. Sarà anche per la traduzione non fedele, ma stadi fatto che la trama è debole e abbastanza forzato, e i personaggi non proprio ben utilizzati. Almeno per i nostri standart italiani. In questa storia Paperino si comporta in modo ostinato e ottuso, irascibile e infantile. E pure Paperina non scherza. Sembra che in Egmont non sia concepibile una sceneggiatura senza botte, urla, capricci e arrabbiature.
Cavazzano meriterebbe di disegnare ben altro.
Papere alla riscossa, Episodio 2 La saga prosegue bene. Chi si aspetta fuochi d'artificio o gag continue resterà deluso. Quella di Bosco è vera cronaca, e non scordiamo che tutta la storia è un articolo di giornale. Bello, comunque, il racconto di questo movimento che parte dal basso, dal web e dalla gente, e che combatte i poteri forti. E leggo pure una critica, manco tanto velata, all'Huffington Post...
La Ziche ottima ed espressiva, come al solito.