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Indice completo topo 3090.

http://www.topolino.it/archivio-edicola/3090/

Storia spaziale di Arrighini e Intini, storia di topolino di Agrati e De Vita, Secchi e Ermetti con Ciccio, Panini e Asaro con Rock Sassi, Figus e Amendola con Zio Paperone e infine storia straniera di Petrucha a Fecchi.

Bene per Intini, Agrati, De Vita, Ermetti e Fecchi. 8-)

Che poi i bambini dell'asilo hanno già un'idea del bene e del male. Non vivono esattamente nel mondo fatato che noi adulti ci figuriamo. Io lavoro con quella fascia d'età ed è normalissimo che dei bambini mi portino dei disegni che rappresentino un personaggio morto. A quell'età si ha già un concetto di morte e di "cose brutte", che i bambini assimilano e che poi svilupperanno col tempo. E allora scusate, smettiamo di leggere le favole ai bambini, che c'è il cacciatore (che già va contro l'idea del "vogliamo bene agli animali") che uccide il lupo...

Al di la di quello che è successo, viviamo nell'epoca più incoerente e ridicolmente legata ad una etichetta apparente che ci sia mai stata.

Un pensiero mi viene su tutta la questione: alla faccia della libertà di espressione !!! Una copertina addirittura presentata già nel n. 3088 e ritirita per pressioni esterne !!! Cmq sarebbe stata una delle copertine più belle degli ultimi tempi. Io penso che non compete a noi scegliere le mosse ediitoriali ma sinceramente tra retro front,  ritrattazioni e pubblicità mancate mi sembra di vedere qualche difficoltà nella gestione della Disney... troppe uscite senza un progetto ben studiato

Al di la di quello che è successo, viviamo nell'epoca più incoerente e ridicolmente legata ad una etichetta apparente che ci sia mai stata.

Come non quotare!
Comunque nella copertina di Charlie non c'erano connotazioni politiche: in gesti simili non c'è niente di politico, solo follia.

Mediante la nostra pagina Facebook, l'amico Fabrizio Mazzotta ci segnala che su "Le Journal de Mickey" l'argomento Charlie Hebdo è stato trattato, senza coinvolgimento di icone Disney in copertina, ok, ma addirittura spiegandolo ai giovani, invitandoli ad inviare disegni a commento dell'accaduto...

(mi scuso per il perdurare dell'OT, ma postarlo qui è inevitabile)

A questo punto la scelta è ancora più incomprensibile. Il Topolino francese può parlarne e quello degli altri Stati no?
Mah.

Diciamo che questa faccenda delle copertine sta portando anche molta pubblicitá a Topolino perchè ha avuto una risonanza "nazionale".Non so quanto questa pubblicitá sia positiva ma il Topo per due giorni é stato al centro del[ch318] attenzione su Internet e non. 8-)

A questo punto la scelta è ancora più incomprensibile. Il Topolino francese può parlarne e quello degli altri Stati no?
Mah.

La differenza è sostanziale. In Francia ne ha parlato, in Italia hanno dato in mano a Topolino un simbolo.
Da un lato è la redazione che ha scelto di parlarne, dall'altro hai associato un'icona ad un'idea.
Che poi sia giusta come idea è un altro discorso.

La differenza è sostanziale. In Francia ne ha parlato, in Italia hanno dato in mano a Topolino un simbolo.
Da un lato è la redazione che ha scelto di parlarne, dall'altro hai associato un'icona ad un'idea.
Che poi sia giusta come idea è un altro discorso.

...ecco, ora che ci penso su, su Topolino non è che la De Poli abbia spiegato per bene cosa significavano l'editoriale in bianco, perchè fosse triste e arrabbiata per i fatti di Parigi eccetera.

Va bene che non bisogna trattare i lettori come deficienti, però così Valentina, non spiegandosi e lasciando tutto nel vacuo non ha fatto proprio un buon servizio (un bambino che non ha idea di cosa sia successo non è detto che vedendo l'editoriale in bianco vada a chiedere a mamma e papà, può anche decidere di ignorarlo o disegnarci sopra), doveva essere chiara fin dall'inizio

La De Poli ha avuto la massima libertà nel "parlare" di quanto successo col famoso editoriale bianco, esattamente come ha fatto la redazione francese, sono modi diversi di farlo, ognuno secondo la propria sensibilità, la cultura di cui sono parte ecc...
E a dirla tutta la scelta della pagina bianca per me è stato un gran bel modo di "dire" qualcosa sull'indicibile e mi pare che anche qui su papersera abbia ricevuto solo elogi

Il discorso cambia, appunto, quando si vanno a coinvolgere le figure disney, lì cala inesorabile il veto della casa madre

Se la copertina delle matite avesse avuto solo personaggi anonimi, gli stessi che circondano topolino e paperino, credo non avrebbe avuto alcun problema ad uscire

Va bene che non bisogna trattare i lettori come deficienti, però così Valentina, non spiegandosi e lasciando tutto nel vacuo non ha fatto proprio un buon servizio (un bambino che non ha idea di cosa sia successo non è detto che vedendo l'editoriale in bianco vada a chiedere a mamma e papà, può anche decidere di ignorarlo o disegnarci sopra), doveva essere chiara fin dall'inizio

Proprio perche' ha preferito lasciare ad ogni genitore/educatore ampissimo spazio di manovra agli educatori. Se un bambino sa leggere, sara' almeno di prima elementare, quindi 5/6 anni. A questa eta' si e' gia' abbastanza grandi per capire dalla televisione, dai genitori a da qualche insegnante che qualcosa e' successo, e potra' approfondire.

La direttrice tra editoriale e copertina mancata ha espresso un sentimento, non ha veicolato un'informazione, e sono d'accordo su questo modus operandi, in questo PARTICOLARISSIMO caso.

Sul Mickey francese, non so che dire. Essendo i fatti avvenuti in Francia, hanno avuto un "salvacondotto"?

Eppure Topolino censurato dalla Disney America... non mi convince.

cioe', alla Egmont hanno permesso il bello e cattivo tempo (e certe storie sono la prova, tra qui la magistrale Saga di Don Rosa), e noi dobbiamo sorbirci la distruzione di storie e copertine?

Il Topo francese non ha avuto nesun salvacondotto speciale, neanche loro hanno utilizzato i personaggi disney, hanno solo scritto e mostrato disegni di altra natura sul tema, cosa che anche la redazione  italiana aveva possibilità di fare ed ha fatto, scegliendo l'editoriale bianco, differenza di stile, non di libertà

Don Rosa è stato pubblicato a suo tempo, anni fa, anche in Italia, se or non viene più ristampato non è per problemi di contenuti della storie, ma di diritti economici

Fosse un simbolo religioso o politico sarei d'accordo.
Paradossalmente è più un simbolo Zio Paperone vestito da Babbo Natale...

Il Topo 3090 mi attira poco soprattutto per i sceneggiatori delle storie. Ho paura di leggere qualche ciofeca

Il Topo 3090 mi attira poco soprattutto per i sceneggiatori delle storie. Ho paura di leggere qualche ciofeca

E' agghiacciante quello che scrivonooooo.


Le basi della grammatica, per favore, su...