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Le "Mickey Mouse Shorts" mi sembrano azzeccate per il numero e già mi attirano moltissimo: hanno uno stile che personalmente adoro

In effetti quegli shorts sono in stile vintage come io sono la Carrà.
Diciamo che pantaloncini e pupille si richiamano al Mickey storico, ma la grafica e le anatomie sono modernissime e assai coraggiose.
Non vado pazzo per i filmati di questa serie, comunque c'è di peggio (un Mickey manga, per esempio. ORRORE!!!) e si possono vedere senza problemi. Interessante l'idea di trasporli su carta stampata e, anche se non mi fanno venir voglia di saltare dalla gioia, mi sembra un esperimento meglio riuscito di altri già visti, che mi hanno fatto solo venir voglia di dimenticarmi di averli letti. Vedremo come butta.

Una notazione in merito all'anteprima di Casty/Bonfatti: non so dalle loro parti, ma dalle mie che piova e contemporaneamente ci sia il sole è una cosa abbastanza normale e frequente. Basta infatti che la nuvola piovosa sia allo zenit e il sole sia in un'area sgombra di nubi, et voilà. Naturalmente non intendo giudicare la storia da questo, ci mancherebbe.
Anzi: sono curioso e ho buone aspettative a riguardo. 

le due (per fortuna) brevi di Mickey Mouse del prossimo "topo" non mi fanno impazzire... di certo sono curioso di leggerle ma, non piacendomi particolarmente questo stile derivato dai nuovi cartoons prodotti dalla Disney, spero resti giusto un esperimento "una tantum" sulle pagine del settimanale

Tutti lì che sperano che Sio sia una parentesi, oppure che lo sia Rudish (è lui l'autore dei corti televisivi di Topolino).

Ma sul serio preferivate il tenore delle brevi che pubblicavano prima?

Rock Sassi che scivola su una buccia di banana? Ciccio che si mangia una frittella? Paperoga che rompe le cose?

Penso che sia ora di leggere qualcos'altro, e di ridere di qualcos'altro. E roba qualitativa come Rudish direi che va benissimo. Poi bisognerà vedere come sarà adattato, visto che sono delle "photostory", e conservare il dinamismo di quei corti su carta la vedo dura.

Tutti lì che sperano che Sio sia una parentesi, oppure che lo sia Rudish (è lui l'autore dei corti televisivi di Topolino).

Ma sul serio preferivate il tenore delle brevi che pubblicavano prima?

Rock Sassi che scivola su una buccia di banana? Ciccio che si mangia una frittella? Paperoga che rompe le cose?

Dopo aver letto post come questi mi viene da chiedere: Paolo, vuoi metterla o no l'opzione "pollicia diecimila volte a raffica"? Polliciare una sola volta in questi casi non basta.

Giustissimo ciò che ha scritto Grrodon: non vorrei fare generalizzazioni però devo dire che con le brevi gli autori italiani non hanno mai avuto quella verve, quella comicità ironica, quei ritmi che gli autori americani (magari allenati dalle loro sitcom tv già dai '50) hanno spesso dimostrato.

Le brevi italiane devono avere argomenti specifici per avere un 'perché' (tipo 'Andiamo al cinema' di Bosco oppure altre pseudo didattiche): con la quotidianità, in cui gli americani eccellevano, da noi si cade nel super banale. Magari dipenderà anche dal fatto che fino agli anni '80 le brevi centrali del Topo erano sempre straniere (prima americane e poi spagnole): forse è solo dagli anni '90 che la produzione di brevi è italiana (a parte qualche sporadico gioiellino di Cavazzano o Scarpa fin dai tardi '60).

Il Paperoga 'che rompe le cose' non è assolutamente paragonabile a quello di Kinney/Hubbard così come le storie del Papersera non hanno mai avuto una versione italiana se non in qualche storia lunga dove la sede del quotidiano era per lo più un pretesto per soggetti diversi.

Gli autori italiani eccellono per cultura e tradizione nelle storie lunghe ma per le brevi, se capita un Sio o un John Green (quantomeno nei disegni perché gli autori di 'Mickey Mouse' sembrano essere tantissimi) non ci sarà nulla da perdere ma, casomai, da guadagnare.

non vorrei fare generalizzazioni però devo dire che con le brevi gli autori italiani non hanno mai avuto quella verve, quella comicità ironica, quei ritmi che gli autori americani (magari allenati dalle loro sitcom tv già dai '50) hanno spesso dimostrato.

Barosso e Pezzin benevolmente rimproverano.
 

Comunque sono d'accordo anch'io con Grrodon: quella delle brevi negli ultimi anni è un po' una falla, quando non ci mette mano Faccini.

Barosso e Pezzin benevolmente rimproverano.
 

Barosso e Pezzin di brevi non ne hanno fatto molte, ed era di quelle che si parlava. La "ten page" in effetti sembra non rientrare nel DNA degli autori italiani, che sembrano dare il meglipo sulle storie più lunghe.

sono d'accordo, come dice Grrodon, sul leggere altro rispetto alle solite gag stiracchiate e ripetitive di tantissime brevi negli ultimi anni e sulla necessità di dare spazio a nuovi autori, nuovi spunti e nuovi modi di raccontare... e, per quanto mi riguarda, spero di trovare tante altre storie di Sio (e di autori emergenti e capaci come lui), non solo tra le brevi o riempitive...

su Rudish confermo una certa curiosità... ma ho visto alcuni dei nuovi corti di Mickey Mouse e - parere del tutto personale ed opinabile - non mi sono piaciuti per niente... magari tanti li hanno apprezzati e rispetto l'opinione di tutti, ma personalmente non penso sia necessario pubblicare altri episodi, oltre a quelli del prossimo numero (giusto per lasciare un esempio dell'attuale versione Mickey made in USA, per l'occasione del compleanno di Topolino)...

vedrei meglio la collocazione di queste storie in una testata come il vecchio "mega 2000", se ci fosse ancora...

 

Barosso e Pezzin di brevi non ne hanno fatto molte, ed era di quelle che si parlava. La "ten page" in effetti sembra non rientrare nel DNA degli autori italiani, che sembrano dare il meglipo sulle storie più lunghe.

Pezzin no, ma i Barosso, forse unici tra gli autori storici insieme a Chendi, hanno ideato un numero notevole di storie brevi, in genere 13-14 pagine su 3 strisce, corrispondenti alle 10 pagine barksiane su 4 pagine.

10 pagine barksiane su 4 pagine.

Cioè rimpicciolivano 10 tavole per farle stare in 4 pagine? (Sia chiaro che sto scherzando)

Ovviamente avrei dovuto scrivere su 4 strisce
Tornando in topic, attendo con interesse questi esempi di trasposizione a fumetti dei nuovi corti. Tra le tante realtà alternative o comunque serie quasi autoreferenziali che compaiono su Topolino potrebbero diventare una presenza non isolata se ben accolte dal pubblico o sono comunque troppo diverse dal trattamento "canonico", per quanto anch'esso molto vario, dei personaggi classici?

https://www.youtube.com/watch?v=9_HrC6nKJUQ

Decidi un po' te.

Per quel che è il mio parere, Rudish è una bomba. E ci restituisce una concezione più autentica e genuina di quegli stessi personaggi che oramai nella scuola italiana sono divenuti prigionieri di sé stessi.

Non so se è già stato fatto notare, ma sulla pagina ufficiale di Topolino sono state pubblicate alcune tavole della storia di Casty/Bonfatti.

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