ZP e la battaglia dei colossi (Cimino/Scarpa-Cavazzano)
Molto carina, la avevo gia' letta ma comunque apprezzabile
T e l'uovo di Natale (Martina/Chierchini)
Fra le "inedite" (per me, beninteso) e' quella che mi ha piu' colpito. MOLTO carina, secondo me, e curioso lo spirito ambientalista che la anima, nonostante sia una storia piuttosto vecchia. Si', d'accordo, si tagliano abeti come fossero margherite, ma il concetto di "non uccidere il serpente" mi ha stupito.
01 Paperbond allo sbaraglio (Kinney/Hubbard)
Paperoga "lupo" di porto (Kinney/Hubbard)
Io sono una estimatrice del duo Kinney/Hubbard, e mi fa piacere che i GC stiano riproponendo loro storie poco lette. Entrambe le storie mi sono sembrate carucce e strappano qualche sorriso, anche se il meglio di Paperoga era ancora da venire...
I sette nani e la strega maligna (Missaglia/Carpi)
I sette e le lucciole della salvezza (Missaglia/Gatto)
Qui diro' una eresia, ma non stravedo per le storie con i sette nani. Ammetto che di solito sono di buona qualita', ma proprio non mi prendono piu' di tanto. E poi si somigliano veramente un po' troppo fra di loro: la strega che tende un tranello ai nani, e il solito Cucciolo che risolve tutto...
La Biancaneve di Gatto, poi, mi e' parsa un po' "legnosa". Meglio quella di Carpi, che pure non e' ancora quella del film... credo che fra i Disney italiani quello che ha reso meglio Biancaneve sia stato Scarpa.
Curioso il fatto che i nani usino l'espressione "strega maligna" come se si trattasse di nome e cognome e non di un appellativo: "ecco il castello DI Strega Maligna" invece che "della Strega Maligna".
E poi, fossi in Biancaneve chiederei il divorzio: ma possibile che questo benedetto Principe Azzurro non c'e' mai? Secondo me si e' fatto l'amante e passa tutto il tempo dalla Bella Addormentata...
P e il museo delle cere (Barks)
T e quei cari angioletti (Connell/Bradbury)
Gia' lette, ma comunque due storie piuttosto carucce. Mi piacerebbe avere una versione originale di "T e quei cari angioletti" perche' ho l'impressione che ci sia un gioco di parole non tradotto quando Topolino ferma i nipotini dicendo "non andate a chiedere l'elemosina!".
P e l'albero dell'Indipendenza (Martina/M. De Vita)
Una storia "martiniana" che piu' non si puo'.
T e il terrore ad alta tensione (Siegel/Asteriti)
Continuo a non amare Siegel, ma questa storia e' meno "scombinata" di altre sue.
P e il capodanno solitario (Martina/Carpi)
T nella valle di Kariba (Missaglia-Dalmasso/Capitanio-Perego)
Queste due le avevo lette anni fa, ma non e' che ne ricordi moltissimo. Le devo ancora rileggere, provvedero' stasera
Nel complesso, un buon numero anche questo
Le storie in grassetto sono le "superstar". Una curiosità sulla copertina: finora Cavazzano le ha sempre realizzate "a tema", ma quella di questo numero raffigura un Bassotto robot che aggredisce ZP, probabilmente ispirata al Tetrabassotto, storia di Cimino e Scarpa: che il maestro si sia confuso con l'altra storia "tecnologica" dei due autori presente in questo numero?
Penso anche io :o