Tesori Disney # 1 – Paperino nel fantastico mondo di Reginella
Nell’ambito dei corti d’animazione ci sono i Walt Disney Treasures, serie di dvd che si propongono di contenere in ordine cronologico e per ciascun personaggio (Paperino, Topolino…) tutti i loro cartoni animati.
Qualche anno fa è uscito il bel volumone Disney – Tesori e ricordi, che raccoglieva riproduzioni di materiali raro direttamente dagli studios, il tutto racchiuso in tasche attaccate alle pagine del libro, pagine che parlavano delle curiosità legate ai film d’animazione e a tutto quello che Walt creava.
Nell’ambito dei fumetti, poi, spicca la serie di 5 volumi chiamati Tesori, che racchiudevano alcune storie storiche di Carl Barks (tranne una “caduta” col quarto, che pubblicava anche altri autori come Rota o Branca). Ognuno con un colore di copertina diverso e con uscita aperiodica, dal terzo volume hanno iniziato ad avere una tematicità – storie di fantasmi, storie del Klondike e storie rare.
Ora la The Walt Disney Company Italia, dopo la chiusura di Zio Paperone e de I Maestri Disney – vale a dire le uniche due testate da edicola per collezionisti e appassionati ad un certo livello di fumetto Disney - ripropone il termine che sembra ormai legato ad un genere di prodotto destinato al pubblico degli esigenti collezionisti – “tesori”, appunto – per il titolo della prima delle due nuove testate che dovranno (o dovrebbero) sostituire le due “defunte”. Ecco quindi Tesori Disney, il cui primo numero è uscito il 15 gennaio.
Questa testata nasce col proposito di riproporre le migliori saghe Disney in un volume unico. Saghe intese come serie di storie che hanno per protagonista un personaggio e che sono legate ad un filo di continuity. Quindi niente saghe come Storia e Gloria della Dinastia dei Paperi piuttosto che Spada di Ghiaccio piuttosto che C’era una volta in America, ma tutte le storie di un personaggio “secondario” con una serie di storie (un numero comunque limitato) che lo vedono agire in quel di Paperopoli o Topolinia.
Il primo numero è dedicato a Reginella, che ben incarna un ottimo esempio di che tipo di “saghe” saranno presenti neo prossimi volumi e incarna anche un personaggio amato dai fan disneyani.
Bene, dopo questa ampia premessa devo proprio dire che la Disney questa volta ci ha proprio visto giusto. Fin dall’apparenza esterna il volume appare come un qualcosa di prezioso, un libro più che un fumetto, grazie alla sua copertina cartonata rigida, che dà prestigio alla pubblicazione, con l’oro nel titolo e con un bel colore blu scuro che ne accentua l’ufficialità. Bello poi che lo sfondo riporti le vignette di una storia, stesse vignette che faranno da sfondo alle pagine degli articoli. Peccato per il disegno di Gervasio, che pur bravo a tratteggiare Reginella e anche Donald, pecca per il becco di quest’ultimo facendolo squadrato nela sua conclusione nella guancia del papero. Per il resto, un buonissimo disegno che ben apre il volume.
Volume che inizia con l’editoriale della Cannatella, che spiega cos’è questa nuova testata, ci dà il benvenuto e promette alta qualità in questa iniziativa.
E devo dire che in questo numero l’alta qualità abbonda.
Il primo articolo, di Boschi, ci introduce nel mondo di Reginella, spiegandoci prima chi sono gli autori e che cosa avevano fatto prima della prima storia del volume, poi le cotte che Paperino ha avuto negli anni precedente al 1972 (quindi c’è un background fumettistico, che spesso si richiama alle opere di Barks) e poi si concentra sull’evoluzione dello stile di Cavazzano.
Si può dunque a questo punto partire con Paperino e l’avventura sottomarina: storia molto bella, già letta altre volte ma che fa sempre piacere ritrovare. Romantica, avventurosa, fantasiosa, in essa Cimino sa mettere lo spirito più sensibile della sua arte, fondendolo con la creazione di un popolo spaziale una volta tanto non incontrato in un viaggio a caccia di tesori con Paperone. L’atmosfera dolce che si crea per tutto lo svolgimento si incontra con la scena che a me ha sempre agghiacciato – quella in cui Paperino non riconosce i nipotini – e con il triste epilogo, che ci regala una bellissima frase di commiato da parte di Paperino.
Una bella intervista a Cimino fatta da Boschi prosegue il volume, unico difetto da segnalare è che le risposte dell’autore sono spesso molto brevi di due righe, e non si può far a meno di pensare che quella presente sul numero dei Maestri Disney di un anno fa esatto fosse più accurata (alcune risposte, tra l’altro, sono uguali paro paro). Comunque sempre interessante, e opportuno che ci sia l’intervista all’autore della saga, rende l’albo ancora più prezioso.
Segue Paperino e il ritorno di Reginella, letta per la prima volta sul numero dei Maestri dedicato a Cimino: una bella storia anche questa, dove anche se passati pochi anni si può osservare l’evoluzione del tratto di Cavazzano. Anche la trama è molto delicata, romantica, dolce, che ancora una volta sottolinea il carattere probo della regina di Pacificus, oltre che della forte unione che hanno i suoi sudditi tra di loro e con lei. E la conclusione è se possibile ancora più triste che nella prima storia.
L’articolo "Fantastico Cimino" di Becattini ci fa fare un rapido giro tra le storie a tema fantastico/fantascientifico che Rodolfo ha sceneggiato negli anni, facendo notare la predilezione dell’autore per questo genere.
Paperino e il matrimonio di Reginella è l’unica storia del ciclo che non avevo mai letto. E mi è piaciuta molto. Oltre che abbagliato dagli splendidi disegni di un Cavazzano in ottima forma, la storia è in grado prima di tutto di mostrarci la tentazione che il potente belligerante ha nei confrnti di chi è mite per natura, di modo che invece che lasciarlo stare, proprio perché è mite si cerca di approfittarne. Così fa il perfido Bingo, che vessa il pianeta di Reginella mentre lei era ancora sulla Terra. In questa storia, dopo essere partita nell’ultima tavola del Ritorno di Reginella, torna a Pacificus, dove Bingo subisce il fascino della bella regina e brama di sposarla, un po’ per attrazione e un po’ per convenienza di potere. Per questo viene chiamato Paperino, che qui si comporta da prode come non mai, da vero eroe, facendo fuggire a colpi di fucile caricato a sale (classico di Cimino) l’esercito invasore e stendendolo con un canto da strazio sparato a tutto volume. Le pose che gli disegna Giorgio sono fantastiche, e mi fanno amare questa storia forse tanto quanto la prima e la seconda.
Inevitabile conclusione triste per i due protagonisti, e utile articolo di Boschi che da una parte illustra il concetto di “saga” che viene inteso nell’ambito di questa nuova testata, con degli esempi atti a far capire la tipologia di cicli che Tesori Disney ristamperà, e dall’altra dà la preziosa notizia su due storie inedite che concluderebbero il ciclo di Reginella, di cui una con sceneggiatura già completa di storyboard e l’altra solo con soggetto. Chi sa se le vedremo mai?
Si passa a Reginella e la minaccia terrestre, letta sul Topolino dove uscì, altra bella parabola in piena tradizione ciminiana, dove si mettono al dito il turismo di massa senza rispetto per l’ambiente (in questo caso, la quiete di Pacificus) e il fascino che il futile e superfluo ha sulle persone, che possono venirne asservite facilmente. In questa storia si possono intravedere almeno due richiami a Barks: alla storia Zio Paperone e la dollarallergia dove tutti gli abitanti di Trulla vogliono i tappi, mentre nella storia di Cimino, tutti vogliono i regali, una moglie obbliga addirittura il marito a portargliele uno; e nella figura del cattivo, che Cavazzano disegna con la faccia da porcello, esattamente come numerosi villains barksiani.