Il razzismo in U.S.A. appartiene al passato: oggi c'è un presidente degli Stati Uniti afro americano. Pultroppo fino agli anni 60 cera una certa ignoranza soprattutto negli stati attorno al fiume Missisipi
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I recenti episodi di violenza e morte perpetuati da diversi poliziotti bianchi nei confronti di cittadini neri, spesso senza che avessero commesso reati, uccisi alle spalle o a mani alzate, oltre alla strage nella chiesa di Charleston da parte di un ragazzo bianco (la cui ultima conseguenza è stata la morte in diretta di una giornalista e un cameramen bianchi da parte di un loro ex collega nero che voleva vendicare quei morti) farebbero pensare il contrario. Anche perché l'elezione del primo presidente nero nella storia degli Usa ha avuto, fra le altre conseguenze, quella di rivitalizzare diversi gruppi razzisti bianchi 'dormienti'.
E' stato sempre così nel tumultuoso passato di questo paese: quando il nero 'alza la testa' il bianco reagisce male.
Nel 1865 quando, alla fine della Guerra Civile, gli stati del Sud sconfitti, costretti ad abolire le leggi sulla schiavitù, ne promulgarono altre sulla segregazione, mentre molti cittadini sudisti bianchi si organizzavano in movimenti estremisti come il KKK (famosi, fra le altre cose, per linciare chi doveva essere punito).
Nel secondo dopoguerra, quando la lotta per i diritti civili fece si che Washington imponesse agli stati del Sud la fine della segregazione con l'apertura e la frequentazione a persone di tutte le etnie di scuole, università, parchi pubblici, bar, ristoranti, autobus fino ad allora divisi per bianchi e per neri. Ci furono violente reazioni, con cordoni di poliziotti davanti alle scuole per far entrare i nuovi studenti neri derisi dai bianchi, con bombe fatte esplodere nelle chiese (quattro bambine nere morirono in Alabama), con l'utilizzo da parte di sceriffi razzisti di idranti e cani contro chi faceva marce della pace...
Oggi, di fronte all'elezione di un presidente nero (che certi bianchi repubblicani continuano a definire un musulmano nato in Africa - visto che i presidente americani, per diventare tali, devono essere nati negli Stati Uniti), c'è stata e c'è tuttora una riorganizzazione di gruppi razzisti bianchi, tra i quali il famoso KKK, che agiscono soprattutto nella rete e che prendono spunto da questi frequenti casi di 'incidenti' tra poliziotti bianchi e cittadini neri per tornare in pista a dire la loro.