Papersera.net

non ho mai detto che è andato esaurito in fiera, ma ho visto più olte aprire pacchi interi perchè sul bancone erano finiti, ma poi... l'edizione è bellissima, la storia è un capolavoro, se proprio non vuoi spendere 28 euro ti procuri la storia in altre edizioni molto più abbordabili !!! nessuno obbliga a comprare, perciò denigrare un'edizione solo per il prezzo secondo me non ha senso

non ho mai detto che è andato esaurito in fiera, ma ho visto più olte aprire pacchi interi perchè sul bancone erano finiti, ma poi... l'edizione è bellissima, la storia è un capolavoro, se proprio non vuoi spendere 28 euro ti procuri la storia in altre edizioni molto più abbordabili !!! nessuno obbliga a comprare, perciò denigrare un'edizione solo per il prezzo secondo me non ha senso

L'esempio di Casablanca era riferito alla questione sulla considerazione del fatto che qui da noi i fumetti sono considerati per bambini e non (anche) per adulti come in Francia. Siccome dai post sembrava che l'unico parametro di valutazione era il prezzo attribuito al singolo volume, ho fatto l'esempio con Casablanca e gli acquisti durante la sessione disegni di Cavazzano (ero in fila per entrambe: ho avuto la fortuna di essere tra i primi 20 per la seconda sessione). Quindi non stavo facendo mere questioni sul prezzo della versione Deluxe di Casablanca (basta rileggere il mio precedente post).
Ho solo specificato che io non l'avrei comprato se non avessi avuto il disegno da Cavazzano, tutto qui (se è per questo un paio di persone davanti a me ne hanno prese 2 copie: una per farsela autografa re e la seconda per tenerla intonsa; io facevo così con i dischi, quindi la reputo prassi normale per alcuni).

Ripongo la domanda. quale criterio viene usato per definire un fumetto "per adulti"? Farlo pagare caro (esempio estemporaneo su Topolino fatto nel precedente post) a mio parere non valorizza l'autore (a meno che venga retribuito maggiormente, ma questo non lo sapremo mai). Mi stavo semplicemente riagganciandomi al discorso che faceva qualcuno sopra sul costo dei volumi francesi e di quelli americani e, di conseguenza di queste 2 prime edizioni "super Deluxe" di casa Disney/Panini.

Una nuova e pure "lunga" saga dei Wizards of Mickey ... direi anno nuovo roba vecchia, con rispetto parlando per tutti coloro che gradiscono i Wizards of Mickey che devono esserci, a quanto pare

anteprima interessante: spiccano il già citato in precedenza Tesori Int. 5 sugli esordi di Paperoga ed il GCD 12 che prosegue con la serie delle Top Stories, iniziata un paio di numeri fa (quindi, come per Reginella o Sandopaper, una soluzione di continuità non progressiva)

bene anche l'invasione dei Ki-Kongi su I migliori anni del '73

anteprima interessante: spiccano il già citato in precedenza Tesori Int. 5 sugli esordi di Paperoga [...]

Ciao.
Che voi sappiate (e ne sapete... oh se ne sapete...  ), saranno tutte storie già apparse sui GCD dell' "era Boschi"?
Sono un fan delle storie di Dick Kinney e Al Hubbard!, ma non vorrei avere troppi doppioni.

Grazie.
Gianpaolo.

L'esempio di Casablanca era riferito alla questione sulla considerazione del fatto che qui da noi i fumetti sono considerati per bambini e non (anche) per adulti come in Francia. Siccome dai post sembrava che l'unico parametro di valutazione era il prezzo attribuito al singolo volume, ho fatto l'esempio con Casablanca e gli acquisti durante la sessione disegni di Cavazzano (ero in fila per entrambe: ho avuto la fortuna di essere tra i primi 20 per la seconda sessione). Quindi non stavo facendo mere questioni sul prezzo della versione Deluxe di Casablanca (basta rileggere il mio precedente post).
Ho solo specificato che io non l'avrei comprato se non avessi avuto il disegno da Cavazzano, tutto qui (se è per questo un paio di persone davanti a me ne hanno prese 2 copie: una per farsela autografa re e la seconda per tenerla intonsa; io facevo così con i dischi, quindi la reputo prassi normale per alcuni).

Ripongo la domanda. quale criterio viene usato per definire un fumetto "per adulti"? Farlo pagare caro (esempio estemporaneo su Topolino fatto nel precedente post) a mio parere non valorizza l'autore (a meno che venga retribuito maggiormente, ma questo non lo sapremo mai). Mi stavo semplicemente riagganciandomi al discorso che faceva qualcuno sopra sul costo dei volumi francesi e di quelli americani e, di conseguenza di queste 2 prime edizioni "super Deluxe" di casa Disney/Panini.

il fumetto per cosi' dire per adulti è anche spesso chiamato per collezionisti...ha un grande prezzo perchè solitamente è destinato a un pubblico di un certo livello ed esigente (quindi il grande formato, la patinatura della carta e gli extra fanno si che il prezzo lieviti).

Per fare un esempio estemporaneo abbiamo avuto Casablanca, in un edizione extralusso (che pure io ho comprato solo per via del disegno dell'autore) e un'edizione piuttosto scarna de I GUARDIANI DELLA GALASSIA..ecco mettendoli sulla bilancia avrei preferito investire soldi su quest'ultimo prodotto (mai ristampato integralmente) che su un capolavoro si, ma ristampato davvero N VOLTE. ...

Per non quotare tutto, rispondo a Fillo Sganga)

Grazie per la conferma. E' come pensavo, solo che ho sempre visto queste edizioni "per collezionisti" e le collego sempre a chi ha qualche soldo in più da spendere senza pensare alla fascia d'età (poi va da se che in linea di massima gli adulti hanno più soldi dei bimbi).
Parlando di "fumetto per adulti" pensavo si intendesse (anche) altro, considerato che da noi solitamente vige il binomio Disney=bambini.

E a proposito di collezionismo. Ci sono in giro alcune copi di Casablanca "fallate". HAnno un paio di pagine in più all'inizio (quelle con le vignette in b/n) e una pagina totalmente bianca.

Piccolo OT
Anche tu in fila alle 5:30 per Cavazzano?
Io l'ho fatta Domenica e poi Lunedì. Avevo chiesto gentilmente se il volume per Cavazzano potevo comprarlo subito il Venerdì e poi portarmelo in fila per tentare la prenotazione per il disegno, ma mi è andata male (era meramente una scusa per evitare acquisti inutili per avere la borsa). Quindi una volta in fila mi sono detto "e vabé, "investiamo" questi 28 € e pace".

Ecco qui la lista delle fumetterie che hanno aderito al Panini Free Comic Book Day

Ciao.
Che voi sappiate (e ne sapete... oh se ne sapete...  ), saranno tutte storie già apparse sui GCD dell' "era Boschi"?
Sono un fan delle storie di Dick Kinney e Al Hubbard!, ma non vorrei avere troppi doppioni.

Grazie.
Gianpaolo.

sono 53 storie... materiale per 2 volumi quindi (molte non raggiungono le 10 tavole)

quelle pubblicate sui GCD sono invece 39 (quindi GROSSOMODO quasi tutte) anche se non posso dirti se sono tutte dell'era boschi... scorri la lista e vedi quale è apparsa a partire da quel GCD

Dopo un 4° numero per me totalmente inedito, il 5° TI rischia per me di essere una raccolta di storie che ho già. Speriamo non tutte.

No, sono proprio i prodotti francesi che hanno questi prezzi esorbitanti e fuori dal mondo.

Però la Giunti ha aumentato il prezzo di cinque euro... :

In Francia non ci vivo (si potrebbe chiedere al buon Monkey),

Eccomi!
È quasi impossibile descrivere la realtà editoriale-fumettistica francese a chi non vive in Francia. Questo è un paese a diffusione fumettistica folle. Il fumetto è fruito come lo sono i romanzi scritti, un po' da tutti. Le fumetterie non sono percepiti come luoghi per cultori (nonostante la diffusione del fumetto avanzi a passo da gigante nel mondo occidentale, il fumetto è ancora visto così in gran parte d'Europa, e in particolare in Italia). È un fatto culturale, che da quanto ho letto ha origine alla fine degli anni '60. Per farla breve, quando due terzi della popolazione francese si è trovata a spisciarsi di risate leggendo i primi albi di Asterix, i francesi hanno deciso che il fumetto non era cosa per i bambini e basta. Ovviamente la mia percezione potrebbe essere un po' distorta dal fatto che vivo nella capitale (del fumetto mondiale, oltre che della nazione). Comunque la produzione di fumetto è immane. Il fumetto "d'autore", come lo ha chiamato Dani, qui lo chiamano "fumetto" e basta. E vende sì. Senza bisogno di essere esportato. Il mercato interno basta a reggere tutto! C'è tutta una galassia di autori di giallo, di autori di avventure storiche, di autori satirici (che però sono raccolti in albi dopo essere passati per riviste), etc. E poi c'è una scena indipendente (webcomics o meno) che sarà...boh...cinquanta volte più grande di quella italiana! (sparo numeri a caso qui, provo solo a rendere l'idea  )

I prezzi sono elevati, ma gli albi sono cartonati e di formato A4 (10 euro per ogni sessantina di pagine) o addirittura A3 (13/14 euro per ogni sessantina di pagine). E la carta è sempre di qualità, plastificata. Insomma costerebbero così anche in Italia.

Da un lato la cosa è bellissima, il fumetto è valorizzato come da nessuna parte. Dall'altro, ogni tanto rimpiangi di non poter avere a disposizione anche un formato più piccolo e economico (ci sono fumetti che magari vuoi comprare senza goderteli in versione gigante). Sul formato dei prodotti stranieri ovviamente sono più flessibili, ma anche lì tendono spesso al cartonato.

Il fumetto da edicola (l'equivalente del prodotto Bonelliano) non esiste. In edicola ci sono solo le "riviste" di fumetto e la roba Disney.


Edit: in Belgio potrebbe essere simile alla Francia, ma non ci sono mai stato...

Grazie per la tua testimonianza
Sì, avevo ben presente la questione dei cartonati, infatti nel "settore" si dice cartonato alla francese proprio per indicare il modello di volume che, come tu dici, lì impazza - non immaginavo a quei livelli, e cioè che venisse adottato in maniera standard per quasi ogni lavoro  (pensavo che fosse riservato appunto a un certo tipo di produzione "elevata", ma se come tu dici non ci sono discriminazioni fra fumetto d'autore e fumetto popolare allora la cosa ha perfettamente senso).

PS: sembra il mio Paese ideale, da come lo descrivi

capitale (del fumetto mondiale, oltre che della nazione)

Occhio che i giappofili o i cultori del fumetto americano (presente ) potrebbero indispettirsi

Aspetta, forse ho dato un'idea un pizzico sbagliata. Tutta la scena "più giovane", il fumetto indipendente o i graphic novel, non sono nel cartonato alla francese. Per questa nuova generazione il formato è variegato e "transnazionale". Un Gipi spagnolo, francese, italiano, inglese o americano usa il formato che vuole, ovvio.

Però c'è tutta una produzione che resta ancorata a quel formato grande francese, ed è quantitativamente il grosso di quanto prodotto.

In un certo senso, è forse il contrario. Se vogliamo chiamare come "d'autore" il fumetto indipendente, possiamo dire che sul cartonato alla francese ci finisce il fumetto "non d'autore", diciamo "di genere". Però queste distinzioni lasciano il tempo che trovano: uno come Vittorio Giardino Glénat lo pubblica su cartonato tradizionale, addirittura nella collana dei polar se si tratta di Sam Pezzo. Però se affermi che Giardino non è "autore", in Francia come in Italia, ti corrono dietro con i forconi.

Molto interessante questa discussione, e proporrei ai mod di separarla e metterla in qualche cosa dedicato al mercato francese, o alle future opere Giunti (e forse un topic c'è già, a ben ricordare...)
Ho vissuto due anni a Parigi e so quanto il fumetto sia amato, apprezzato e coccolato. Non soffre del complesso d'inferiorià che purtroppo ancora resiste in Italia. Ma anche in Francia non sono tutte rose e fiori.

Mi spiego. Le librerie sono pieni di scaffali dei cartonati alla francese, prezzi simili per 50 tavole di fumetto: opere ben studiate, complesse da realizzare, in cui c'è tanto lavoro. Ma non sempre questo lavoro si nota. Non tutte le serie sono buone e, anzi, a volte lasciano davvero a desiderare. In tal senso, la qualità media Bonelli è più alta delle serie francesi, con un rapporto qualità prezzo imparagonabile.

Quindi sì, Francia ok per il rispetto, ma in Italia è molto più economico trovare del buon fumetto. Se penso a Max Fridman, meraviglioso antieroe di Giardino, in Italia ha conosciuto una ben piccola notorietà, anche in virtù del suo formato.