E' possibile che parte delle nostre divergenze derivino dal fatto che io non mai acquistato un numero di Mega 2000 o 3000, e che conosco la produzione di questi autori principalmente attraverso:
- ZP;
- Uncle Scrooge/WWDC;
- i 4 volumetti della Gladstone su Van Horn;
- Picsou Magazine.
Più qualche lettura sporadica quà e là su altre testate.
Mi sembra ipotizzabile che tra ZP e qualche altra di queste testate stiano selezionando "il meglio" di quella produzione (e ben inteso NON TUTTO mi piace, alcune cose sono di una noia mortale, nemmeno io sto generalizzando).
La mia conoscenza della produzione Egmont è quindi sicuramente limitata; non ricordo infatti di aver letto alcuna storia disegnata da Scarpa.
Sto semplicemente affermando che Branca, Van Horn, Jippes a mio avviso sono molto bravi. Alcuni altri bravini e promettenti forse - Gattino, Korhonen, e poi boh! Punto. Vicar ad esmpio non mi piace molto come disegno, pur riconoscendogli una grande abilità, non mi fa "sognare". Van Horn è simpatico, inventivo, strambo e poetico, Branca era un mago talentuosissimo ed ultra-promettente, il migliore; Jippes è molto raffinato, raffinatissimo, grandissimo disegnatore. Con i lavori migliori di Branca e Jippes mi capita(va) spesso di fare una prima lettura veloce dove mi godo in tutto e per tutto il disegno fantastico, e letture successive in cui c'è + spazio per la sceneggiatura. Spiego meglio l'uso del paragone con il cinema . Prendiamo una celeberrima storia di Barks, "Paperino barbiere". Nella spassosissima vignetta in cui Paperino, munito di rasoio elettrico e su pattini a rotelle, rasa d'un sol colpo la capigliatura ad un'intera squadra di rugby? baseball? (non ricordo), cosa c'entra la sceneggiatura? Quello è fumetto, quella è invenzione visiva, quello è il linguaggio proprio del fumetto.
Che non si riduce (come per altro nel cinema) al ruolo della direzione della fotografia; è ben di più. Non significa belle immagini e zero contenuto. Il film di Malick è un capolavoro, e come quello anche l'altro suo "I Giorni del Cielo". Per capire la potenza del cinema come linguaggio IN SE basta pensare ai meravigliosi film muti.