Riporto su la discussione perchè sono riuscito, finalmente direi, a leggere i primi numeri di questo fumetto, di cui avevo sempre sentito parlare benissimo, come di un fumetto all'inizio di alta qualità che poi, purtroppo, è andato degradando col tempo fino a raggiungere gli abissi odierni.
Bè, devo dire di essere rimasto pienamente soddisfatto. Ho letto quasi tutta la prima saga, mi mancano pochi numeri, è posso affermare che, per quello che ho potuto vedere, il fumetto era veramente di qualità elevata.
Tra i pregi che hanno contribuito a renderlo un prodotto di indiscutibile successo commerciale, direi che sicuramente si possono annoverare:
- la grandissima cura e attenzione ai dettagli che è stata riservata da parte degli autori, Artibani e Enna su tutti, al fine di creare un prodotto fresco e innovativo, interessante, coinvolgente, con tematiche che spesso superavano il target che era stato prefissato;
- una caratterizzazione splendida dei personaggi, ognuno con una sua psicologia e un suo carattere molto ben delineato, senza cadere mai grossolanamente nei banali stereotipi dei fumetti per ragazzine;
- il largo spazio lasciato alla parte della vita privata delle protagoniste, che mettevano in luce i problemi delle adolescenti di quell'età, senza diventare mai infantile;
- una trama generale molto accattivante, di chiaro stampo fantasy con molta influenza manga, piena di personaggi, buoni o cattivi, dalla spiccata personalità.
- i disegni. Questi forse sono quelli che mi hanno colpito di più. Totalmente diversi da quelli a cui si è abituati su Topolino & Co, estremamente curati, particolareggiati, innovativi, freschi, insomma bellissimi. Anche i protagonisti sono realizzati divinamente e le Witch vengono tratteggiate con grande sensualità. Sono poi rimasto favorevolissimamente impressionato dall'uniformità di stile dei disegni. Ogni artista riesce ad attenersi perfettamente al modello creato da Barbucci, anche se ovviamente lievi differenze ci sono, direi comunque che, personalmente, i migliori in ordine sono stati: Barbucci, Turconi, Razzi, Campinoti, Vetro.
Ovviamente qualche difetto esiste e non sarebbe giusto non citarlo, quindi:
- come già detto prima, gli episodi sono sviluppati in modo encomiabile, però la trama di fondo (la chiusura dei portali), pur essendo molto interessante, non è estremamente originale e brillante. Diciamo che il plot di ogni episodio è sempre quasi uguale, sembra quasi di stampo "videogiochistico". Ma ripeto che le sceneggiature grandiose sopperiscono alla grande a questo piccolo difetto.
- l'azione. Sarà che provenendo da PK ero abituato a numeri che potevano contenere anche 40 pagine di combattimenti ( vedi Trauma o Fuoco incrociato) e che lì c'erano disegnatori come L. Pastrovicchio che riuscivano a farti delle scene d'azione alla Matrix che un altro po' ti uscivano dal foglio, però purtroppo qui le azioni di lotta mi hanno un pochino deluso. Non sono neanche lontanamente paragonabili a quelle di PK, ma non chiedo questo, potrebbero però essere strutturate un po' meglio, e soprattutto sembra quasi che non si faccia mai male nessuno.
A parte questo rinnovo il mio grande entusiasmo nell'aver potuto leggere quest'ottimo fumetto e ovviamente il mio dispiacere per il livello a cui è arrivato ultimamente.