Qualche commentino anche da parte mia su quanto
Anteprima agostano.
Ricchissimo, innanzitutto, a livello proprio quantitativo: credo sia il più "grasso" da un anno a questa parte (ricorderete che l'estate scorsa era il periodo in cui si annunciavano più chiusure che novità), e già ora quanto preparato per Lucca Comics mi sembra porti a un'edizione della kermesse toscana più grande e opulenta rispetto alle ultime targate Disney-Panini.
C'è anche da dire che l'offerta è piuttosto polarizzata: il 90% dei volumi hanno a che fare con
PK e con
Don Rosa Nel secondo caso la motivazione è ovvia, vista la presenza dell'autore in fiera (altro colpaccio vero!): comprerò probabilmente il calendario, mentre il resto non mi interessa. Per quanto riguarda la
Don Rosa Library Deluxe... non mi stupisce più di tanto. Io avevo ignorato (dopo le iniziali sirene) la versione brossurata, accontentandomi di recuperare i pochi
Zio Paperone con storie del fumettista del Kentucky che ancora mi mancavano, e mi accontento di averle tutte così, con colorazioni, lettering e traduzioni a cui sono affezionato da vent'anni, e a maggior ragione ignorerò questa versione iper-costosa a cui avrei preferito in ogni caso quella più modesta, per motivi economici e di praticità (ché poi per me non era granché economica nemmeno quella, ma vabbè
)
La scelta di Panini è lecita, anche se chiaramente può indisporre chi si è fidato di tutti gli slogan iniziali e chi pensava che per il mercato italiano si fosse optato per questa edizione low-profile e punto. Magari fra qualche anno se ne potevano anche uscire con un rifacimento migliorativo, come è spesso capitato anche fuor di Disney, ma così a stretto giro capisco che possa essere visto come colpo basso.
Per quanto concerne
PK, sono sorpreso: dato per morto - ufficiosamente, almeno - l'anno scorso, tra chiusura del
Giant e storia nuova sul
Topo pubblicata in sordina, risorge in grande stile con un buon investimento da parte di Panini: spicca ovviamente la storia inedita - 10 euro per quel prodotto è un prezzo, ahimè, equo, e personalmente mi aspettavo 3-4 euro in più, considerando che si tratta di 48 pagine di materiale inedito per cui si è dovuto pagare sceneggiatore e disegnatore - ma anche la prosecuzione del
Giant con la ristampa di
PK2, la
Deluxe di
Droidi - quella sì a un prezzo assassino - e il
Frittole che approda su
Paperinik come già accadde ai tempi del
Cult. Mi fa piacere vedere questo impegno verso il pikappero, e spero Panini abbia un ritorno al riguardo.
Per il resto poco da segnalare. Rimango dubbioso sul mercato che possano avere le inedite di
Wizards of Mickey fuor di
Topolino, a 10 euro a botta poi; mi sembra che il parco-lettori di riferimento non sia così danaroso né numeroso come quello pikappico, ma ovviamente sono tutte riflessioni campate per aria.
Operazione Quack mi sembra si presenti con un'edizione esageratamente costosa e curata per il tipo di storia che raccoglie, però si pone sulla falsariga di
Storia e Gloria come progetto di ristampa (là si riproponevano le monete, qua i francobolli come a suo tempo), mentre bene Mottura come nuovo nome per i
Disney d'Autore (anche se non seguo la testata).
La
Flash Edition su Sciarrone era attesa e annunciata: spero ci sia spazio anche per storie anni '90 e non solo post-2005 come appare dall'anticipazione.
Tanta roba... ma di tutto ciò, mi sa che prenderò solo il calendario del Don e il nuovo
PK (per il quale ero indeciso, ma il prezzo mi porta a dargli una chance).
Mi pare però si prospetti una Lucca (e per estensione, un autunno) piuttosto vitale e vivace per quanto riguarda le pubblicazioni Disney, segno di un inizio di assestamento positivo nelle politiche editoriali Panini per Disney, forse anche per mano di Bertani, e in controtendenza con i segnali più "scalcinati" che si intravedevano nel 2018.
Certo, appare sempre più chiaro che i prodotti per collezionisti hanno prezzi significativamente più alti rispetto anche solo a un paio d'anni fa, e per questo destinati alle sole fumetterie e con realizzazioni di pregio (cartonatura ecc), mentre per l'edicola e per "tutte le tasche" rimangono i periodici storici o dall'impostazione più classica, senza troppi fronzoli o attenzioni filologiche ma destinati perlopiù ai casual reader. Una distinzione quasi manichea che è probabilmente la strada scelta dall'editore per arrivare in maniera migliore e più mirata ai target di riferimento di ciascun tipo di prodotto, senza rischiare di disperdere risorse e fondi nella realizzazione di volumi "un po' e un po'" o che dovevano avere tirature elevate per la distribuzione in edicola, ma in fin dei conti non giustificate dalle vendite reali.