Non l'ho aperto io perchè ero ancora frastornato. Non vivo più stabilmente all'aquila da alcuni anni, ma la mia casa e i miei familiari sono lì e torno quando posso nei week-end. Tra parenti e amici tutti bene e pochi danni, ma l'apprensione è tanta fin che non si stabilizzerà la situazione. Comunque è una tragedia, non ho altre parole, morti a decine, interi paesi scomparsi, l'aquila non sarà più la stessa essendo crollati del tutto o in parte monumenti storici che erano i simboli della città: porta napoli, san bernardino, la chiesa delle anime sante, il palazzo della prefettura. Continuo a guardare le foto su internet e mi chiedo cosa troverò quando riuscirò a rientrare. Per chi ci è nato e vissuto, anche chi come me mal sopporta questa città troppo "immobile" e soprattutto la mentalità degli abitanti, resta sempre "l'aquila bella mè", un pezzo di cuore, una città che avrebbe tanto da offrire se glie ne dessero la possibilità. Inutile farsi illusioni, considerando che siamo in italia una ricostruzione è impensabile, sarà già tanto se le vittime potranno avere un qualche aiuto. Purtroppo la situazione è complicata dalla particolare conformazione dell'abruzzo montano, una regione piena di luoghi splendidi ma spesso quasi inaccessibili con mezzi moderni e lontani anche decine di chilometri da un centro abitato decente. Piccoli borghi montani che contano a volte solo qualche decina di abitanti di cui ci si ricorda giusto a pasquetta o a ferragosto ma che invece sono la memoria di un territorio ricco di cultura e tradizione. Speriamo che anche gli altri utenti "abruzzesi" non abbiano avuto conseguenze serie: per quel che vale sono vicino a loro almeno con il pensiero