In casi d'emergenza (e a me questo sembra che lo sia) si posticipa l'uscita di un mese e lo si fa ridisegnare e ricolorare come si deve. La Paramount l'ha fatto di recente con il film di Sonic, evitando un flop annunciato. Il caso con Pk è analogo, purtroppo.
Ragazzi, per favore. Disegni e colori, per quanto sicuramente se ne possa discutere, sono l'ultimo dei problemi.
Puoi avere la forma più bella che vuoi, ma il contenuto lascerà comunque a desiderare. Il vero problema sono i testi, la storia, la sceneggiatura. Sono quello il vero cuore dell'albo: se non funzionano, puoi pure avere i disegni più belli di tutti, puoi avere Sciarrone come in Raceworld, ma la qualità rimarrà bassa. Il comparto grafico non è un problema: Lavoradori ha dimostrato, quando ha tempo, di saper fare un lavoro ottimo e mediamente "decifrabile", e comunque di disegnatori ce ne sono tanti e cambiano. Mi preoccupa più l'idea che lo sceneggiatore sia fisso.
Non c'è molto altro da dire, ora come ora possiamo solo aspettare fiduciosi il prossimo albo. Io scommetto che Pikappa viaggerà su un nuovo mondo e rimpolperà le fila dei PKorps, questo per i prossimi cinque numeri, in vista della battaglia finale mega-galattica degli ultimi due episodi, contro un nuovo nemico che verrà introdotto pian piano dietro le quinte, forse un coroniano.
Ti prego no. No, no, no, no, no. Non riuscirei a reggere una saga di 8 numeri (2 anni!) con questa ripetitiva caccia al tesoro spaziotemporale. Hai esattamente descritto il "worst case scenario".
Fosse così sarebbe veramente un disastro. Spero si cambi tono e modo di raccontare questa storia.
Stroncato in toto da fumettologica, con un articolo, a mio parere, straordinario, semplicemente straordinario, in cui si mettono in risalto tutti gli aspetti che non funzionano: https://www.fumettologica.it/2019/11/pk-un-nuovo-eroe-fumetto-disney/
Condivido pienamente. L'articolo di Fumettologica è semplicemente perfetto. Spiega alla perfezione i limiti di questa operazione.
Stroncata da tutti, denigrata, criticata ecc. eppure se l'autore "un piano ce l'ha...e continua nella costruzione di tale piano" ci dobbiamo rassegnare e sorbircela fino alla fine, sperando che PK stavolta non venga affossato per sempre e si arrivi al ritorno dei "maestri". Io intanto ho ritirato oggi assieme all'ultimo numero del Giant il primo numero di PK2 Giant, rileggendo quella prima storia che mi ha fatto emozionare, appassionare e anche un pò commuovere per l'ennesima volta. Ed ho pensato: È così che si scrive e si disegna il primo numero di una nuova testata cazzo!
Concordo: è impietoso il paragone con "Droidi" di Sisti e l'inizio di PK2Giant di Artibani, pubblicati nello stesso periodo di "Un nuovo eroe". Però effettivamente sono due ottimi esempi di come si scriva una storia di PK nel periodo del PKNE (la prima) e un perfetto "nuovo inizio" (la seconda).
E condivido anche i timori: l'idea di altri sette numeri consecutivi, per un totale di 21 mesi, insomma due anni complessivi, scritti dallo stesso sceneggiatore senza ricambio, con la stessa impostazione e con la stessa trama della "ricerca dei galaxygate", personalmente mi spaventa un po'.
Avrei preferito una struttura più libera, magari un'alternanza di autori, con un reciproco compensarsi tra "giovani" e "vecchi".
Invece essere (scusate la metafora) "ostaggi" di un unico sceneggiatore per due anni (e con una storia ongoing divisa in otto puntate) è un grosso rischio: se l'autore in questione fa un buon lavoro bene, ma se invece non è valido né apprezzato?
Un Sisti e un Artibani li leggerei senza dubbio anche sapendo di averli fissi per due anni, ma altri? Non è un pregiudizio verso i "nuovi" autori a prescindere, ma è sicuramente una cosa di cui tenere conto. Ad ogni modo, spero che per il ritorno di Artibani e Sisti alla sceneggiatura di una storia di PK non dovremo aspettare due anni, insomma dopo la fine dell'"interregno" di Gagnor.