Come detto da tanti altri qui sopra anch'io, nel leggere la storia presentata come quella del grande ritorno del vero Macchia Nera, sono rimasto male nel constatare che, quando si tratta delle storie, anzi delle saghe di Nucci ci troviamo sempre di fronte allo stesso copione: un primo episodio denso di atmosfera, ricco di suggestioni e di tensione, che sembra promettere mirabilie, e poi...nel secondo episodio l'atmosfera si sgonfia, le promesse non vengono mantenute, le mirabilie non si verificano e il brodo si allunga. In definitiva, in questo secondo episodio, tutto si riduce ad un Macchia Nera che attira Topolino in una trappola, e tutta la trappola serve solo per far sapere ai topolinesi che Macchia Nera è tornato ed è capace di terrorizzare tutti; intanto, però a Topolino non viene torto un capello, non viene neanche catturato e sottoposto ad una di quelle macchine complicatissime per ucciderlo, di gottfredsoniana memoria. Adesso si prospetta, come già annunciato dal Direttore nell'editoriale del n. 3427, una serie di avventure che "apriranno un nuovo capitolo nella storia del personaggio": finirà tutto in una mezza bolla di sapone, come nella saga di Mr Vertigo? Non si sa, quel che è certo è che l'attesa, per chi ha voglia di attendere, sarà defatigante.
Riguardo all' Ultima avventura di Reginella, anch'io concordo, come già commentato più sopra, che, allo stato, non sembra che Reginella abbia ancora molto da dire, infatti la storia parte da un punto focale ormai consolidato: Reginella e Paperino sono attratti da un amore impossibile, tanto pericoloso per entrambi, e soprattutto per Pacificus, che è bene che i due stiano lontani e che il loro rapporto rimanga nell'oblio; solo che stavolta, sia da una parte che dall'altra, si arriva alla determinazione che questa situazione di stallo non può più andare avanti, e deve essere risolta: vedremo come la situazione evolverà, speriamo, se di ultima avventura si tratta, che si concluda veramente in modo degno. C'è da dire che, seppure il copione è lo stesso di sempre, questo primo episodio viene trattato con maestria ed originalità, soprattutto nel rappresentare un Paperone che, per la prima volta forse, prende coscienza che può essere un punto di riferimento paterno per suo nipote ed in tal modo si comporta, perché a lui, e non ad altri, ciò spetta.
Riguardo alla Minaccia alla fattoria, mi pare di notare che, in questo nuovo corso delle storie di Paperinik, il nostro eroe sia un vendicatore che, fra diritti all'immagine, usucapione, contratti ed offerte all' asta, punti più sulle implicazioni legali utili a risolvere le scorrettezze del nuovo cattivo Red Duckan, che alla misteriosità della sua figura. In questo storia, poi, la presenza di Paperinik non è particolarmente caratterizzante per la risoluzione della vicenda: a parte l'intervento in maschera nella prima puntata e l'utilità della 313-X per scavalcare il muro di cinta, la risoluzione del problema della fattoria non dipende direttamente dal suo operato: ciò non toglie, però, che la storia in sé rimanga interessante e gradevole da leggere.