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Comunque sul finale della

Numero che nel complesso mi è sembrato un po’ più “classico” del precedente, un po’ perché la storia principale si svolge ora su un piano solo e non in parallelo tra Paperopoli e Topolinia, un po’ perché le situazioni presentate nelle storie “di contorno” sono meno spiazzanti di quelle presenti nel numero precedente. L’operazione però resta nel complesso ottima e sono davvero curioso di leggere la conclusione tra una settimana!

Leggendo il numero (tramite app, maledette poste...) ipotizzo che la Storia di Cornelius cambi perché, mancando il 25 dicembre e tutto ciò che accade in quel giorno, il papero non vive qualcosa di decisivo per la fondazione di Paperopoli. La storia è ambientata nell'ultima settimana dell'anno; lui, probabilmente, nell'universo "regolare" è a Natale che fa qualcosa di fondamentale in ottica futura e in quello "modificato" si ritrova direttamente da vigilia a Santo Stefano in uno status di confusione ché la diritta via era smarrita.

A parte la lampada bisestile, che è ottima (Nucci scrive da dio) questo numero mi è piaciuto molto meno del precedente.

Le storie di Tito sono piatte, inutili e dimenticabili; la storia di Cornelius è carina, ma ha degli elementi leggermente confusi, e la storia di Badino e Cesarello secondo me è sotto la sufficienza: incomprensibile, caotica, senza senso. Sembra scritta e disegnata di fretta. Era molto tempo che non leggevo una storia così brutta (per me) sul topo.

La storia della Lampada Bisestile procede bene, a tratti commovente…vedremo il finale!
Cornelius ha una vicenda abbastanza lenta, non ho trovato la storia scorrevole e sembra un tantino forzata anche per la battuta finale...i disegni sono sempre belli
Successivamente ci sono due storie di Faraci, il quale si trova a suo agio in questo paradosso temporale: la prima con Battista risulta comunque telefonata, mentre la seconda con Manetta funziona meglio e ha un collegamento netto con le storie precedenti.
L'ultima storia con un'insolita coppia è carina ma ho più sorriso per i compagni di bowling che per la storia (non mi è sembrata tanto scorrevole).
Nel complesso un numero che rientra nella media, se non fosse per il filo conduttore delle storie e per la principale.

Bhè, nella storia di Cornelius



e in quella di Battista

La trama della seconda puntata è un ovvio plagio della trama del film "The Family Man" con Nicolas Cage e Tea Leoni.

La storia di Cornelius presa a sé mi è piaciuta molto, ma non è stata certo una sorpresa, però non ho capito il collegamento col Natale scomparso.

Allerta spoiler

Noi sappiamo dalla statua e dall'articolo che in questa timeline senza Natale Cornelius non fonda Paperopoli ma lo fa Mallard, come vediamo pure nella storia.
Ecco, non ho capito perché se ci fosse stato ancora il Natale Cornelius non si sarebbe fermato, proseguendo il suo viaggio.
Che cosa cambia?

Se qualcuno lo avesse compreso gli chiedo la cortesia di spiegarmelo.

G. T. ti dico la mia spiegazione (per quanto possa, suonare strampalata  )

Spoiler:


Sempre inerente a questa storia aggiungo altro...

Spoiler:

Come non voler bene a Sisti...
https://en.m.wikipedia.org/wiki/Nanabozho

Luciano, la tua spiegazione in effetti fila!

Anche secondo me Manabozh è la divinità sotto mentite spoglie. 

sono d'accordo...secondo episodio della lampada bisestile bello. il resto delle storie fiacche. si sente la mancanza di una storia finale lunga tipo quella di casty del numero scorso.

Spoiler:

Spoiler: mostra

L'esistenza o meno del Natale cambia tutto per Cornelius perchè lui dice (pag. 63): "Ne basterebbe uno...se fosse speciale!"
È ovvio che il riferimento inconscio è al giorno di Natale che, magari vissuto festosamente e in allegria, avrebbe fatto sentire Cornelius meno solo dalla mancanza di Marmotta e gli avrebbe fornito "nuova linfa" per riprendere il cammino.
Infatti a pag. 64 aggiunge: "Mi aiuterebbe a ritrovare l'ottimismo e la speranza !"

Sempre inerente a questa storia aggiungo altro...

Spoiler:

Spoiler: mostra

Penso che Manabozh non sia chi dice di essere ! In primis perchè nella parte bassa di pagina 52 lui dopo aver detto: "Non dispongo di calendari" si prodiga a nasconderne uno datato 1788. E aggiunge: "Oggi potrebbe essere un giorno perduto ! ". Come se lui sapesse il misfatto o lo avesse proprio creato....

Ma poi quando si trovano a tavola a pag. 57 si dice:
- "Manabozh è un furbacchione, ama la compagnia e gli scherzi !"
- "E in più è magico !"
- "È capace di assumere le sembianze di un animale !"
- "Per esempio un corvo oppure un coyote !"
- "Il suo preferito però è il coniglio !"

E quali sono gli animali che guidano Cornelius nel ritrovare i due ragazzi (quando Cornelius e Manabozh sono ormai separati) ?

Quindi le mie ipotesi sono due:
- Manabozh non è il semplice locandiere che mostra essere ma è bensì la" divinità"di cui si narra nelle Leggende delle tribù, che amando la compagnia attira le persone come nell'antro della Sibilla e le convince a restare con sé. Cosa che prima succede con i due ragazzi (addirittura in modo gratuito), poi cercando di convincere Cornelius e infine restando con Mandy.
- Manabozh potrebbe invece essere il genio che, sotto mentite spoglie, gioca a cambiare il destino. Ma a questa eventualità credo molto meno 

Secondo me è una spiegazione logica e si riallaccia a cosa ho scritto io poco sopra, e cioè che

la Storia di Cornelius cambi perché, mancando il 25 dicembre e tutto ciò che accade in quel giorno, il papero non vive qualcosa di decisivo per la fondazione di Paperopoli. La storia è ambientata nell'ultima settimana dell'anno; lui, probabilmente, nell'universo "regolare" è a Natale che fa qualcosa di fondamentale in ottica futura e in quello "modificato" si ritrova direttamente da vigilia a Santo Stefano in uno status di confusione ché la diritta via era smarrita.

Considerando che il giorno in cui inizia la storia può essere l'inizio dell'ultima settimana dell'anno, quindi il 23 o il 24, probabilmente è nel giorno "scomparso" che Cornelius rigetterebbe gli incantesimi di Manabozh scegliendo di fondare sul serio una nuova città. Senza quelle fatidiche ventiquattro ore il papero non dice/fa ciò che risulterebbe decisivo per la nascita della "sua" Paperopoli.

Non credo di scrivere cose 'pericolose'  ma 'di questi tempi' è sempre meglio specificare: 

                                                                                           Attenzione : spoiler!   

In questo secondo numero della 'trilogia natalizia' le storie brevi mi hanno convinto di più: Tito Faraci, che ultimamente non è che brilli in fatto di narrazioni, sforna due soggetti molto interessanti, sempre collegati alla linea temporale principale della Lampada bisestile. Sicuramente questa connessione ha stimolato in lui una serie di situazioni e di dialoghi particolarmente brillanti, sia nella storia di Battista e di Claus (nome non casuale) che in quella di Manetta e Basettoni.

Anche l'ultima breve di Sergio Badino ridisegna i profili e le situazioni di Archimede e Gastone, con due nuovi character che sembrano aver preso il 'loro posto' e la presenza nella compagnia di Bum Bum (come nelle tipiche storie di Mastantuono) e di Anacleto. Strano che non ci sia Paperino, apparentemente sostituito proprio dal suo amabile vicino. Anche questo riconducibile alla scomparsa del Natale?
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Nella storia della Lampada al padre di Rockerduck (ritratto in un quadro) Stefano Intini ridà il look originale di Don Rosa, dopo che Cavazzano lo aveva disegnato in maniera totalmente diversa. Il look di Doretta si caratterizza per un'altezza superiore a quella di Paperone (quasi fosse una Miss Paperett) oltre che per una fisionomia sicuramente anziana ma con un lampo giovanile nello sguardo bonario. Per questa e altre situazioni la scomparsa del Natale sembra aver influito notevolmente su di lei, nonostante racconti una sua gioventù non dissimile da quella 'normale'.

Altri look poco convincenti, quelli dei fratelli Mallard nel Giorno del Cuore di Cornelius. Dicono di avere più di 20 anni (dunque più o meno coetanei di Coot) ma il fratello minore appare come un paperotto di 13 anni e anche la sorella maggiore sembra averne poco più. La pur brava Simona Capovilla fa dunque degli errori non da poco, considerando che il 'paperotto' sembra destinato a prendere il posto di un Cornelius che pare cercare più motivi per fermarsi che per andare avanti. Ma anche qui siamo in un tempo 'non natalizio' che non credo sia posticcio alla 'operazione' di Nucci (l'ultima battuta indurrebbe a crederlo) visto che la presenza del 'piccolo' Jase Mallard non è casuale.

Per me la storia di Badino disegnata (bene, almeno quell'aspetto si salva) da Cesarello è un disastro.

Innanzitutto è - a mio parere - completamente incoerente con l'Operazione intera, a differenza delle altre quattro storie, tutte molto godibili.
Infatti non pare avere alcun senso che in questa realtà senza Natale Gastone non sia fortunato e Archimede non sia un inventore. Sarebbero bastate due tavole di flashback a giustificarlo, come in Paperoga in nero.
Peraltro anche l'ambientazione sembra tutto tranne che natalizia, Gasatone (?) e Contropiede (???) infatti stanno beatamente in piscina, per tutta la città non si vede un centimetro di neve né qualcuno vestito pesante.
 
La storia, anche presa a sé, personalmente l'ho trovata bruttina, con illogicità e soluzioni narrative velocissime e insensate. Non ho nemmeno capito quale fosse il suo scopo, se voleva essere una storia comica non mi ha fatto neppure sorridere, se voleva essere seria ha comunque completamente mancato il bersaglio.
Inoltre Bum Bum è stato a mio avviso gestito molto male, l'ho trovato inutile, decisamente sprecato.

Inoltre Bum Bum è stato a mio avviso gestito molto male, l'ho trovato inutile, decisamente sprecato.

Abituati a vederlo sempre protagonista nelle storie di Mastantuono, è normale restare perplessi sulle sue interpretazioni minori, quasi dei camei. Però, al di là di questa mega operazione natalizia organizzata da Nucci, ci sta che anche personaggi 'primattori' alternino storie dove sono solo delle comparse. Tutto questo serve a ricordarci che alcuni character esistono comunque, al di là delle loro uscite principali ma rare. Nel caso specifico non mi è dispiaciuto vedere questo inedito ma possibile quartetto di amici/conoscenti in cui Gastone e Archimede hanno i ruoli dominanti e Ghigno con Anacleto quelli di contorno.

Altri look poco convincenti, quelli dei fratelli Mallard nel Giorno del Cuore di Cornelius. Dicono di avere più di 20 anni (dunque più o meno coetanei di Coot) ma il fratello minore appare come un paperotto di 13 anni e anche la sorella maggiore sembra averne poco più.

Potrebbero aver mentito sulle loro vere età, dicendo di essere più grandi? Sarebbe abbastanza usuale in questo tipo di storie.