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Topolino 3551

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di Matteo Gumiero

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Zio Paperone e la lampada bisestile - Seconda parte
Cornelius: Il giorno nel cuore
Battista e l'amico fenomenale
L'Ispettore Manetta e il rimbalzo giusto
Gastone, Archimede e l'invenzione della fortuna

Topolino 3551

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luciochef
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    Re:Topolino 3551
    Risposta #30: Venerdì 15 Dic 2023, 20:44:20
    Questo numero ha due forti prerogative: la rappresentazione della forza del destino e l'utilizzo molto variegato del cast fumettistico disneyano, soprattutto quello paperopolese.
    - Seconda parte della "lampada bisestile" che prosegue in ottimo modo. La narrazione è sempre interessante, accattivante e ricca di riferimenti. L'intermezzo con
    Spoiler: mostra
    Doretta
    risulta scritto bene ma soprattutto non è stucchevole.
    Nucci caratterizza bene lo spirito combattivo di Paperone e lo fa interagire con maestria con Topolino.
    Tutti i colpi di scena (anche quello finale) sono ben inseriti e destano sempre forte curiosità.
    Disegni di Intini che stanno accompagnando al meglio le vicende.
    Molto impaziente di capire come sarà realizzato il finale.
    - "Cornelius il giorno nel cuore" è (o meglio sarebbe...) una puntata normale della serie portata avanti da Sisti ma qui abbiamo un netto cambiamento di umore e di obiettivi che attanagliano Cornelius. La breve avventura serve a dare sfogo ad una sorta di frustrazione che il giovane prova e che, inopinatamente, varia tutti i suoi progetti e di conseguenza il futuro. Ma, proprio nell'ultima tavola, vediamo che pure qui il genio ha fatto i suoi danni....
    Per approfondimenti sulla storia rimando ai miei post precedenti.
    - "Battista e l'amico fenomenale" mette una pezza alla situazione...Babbo Natale.
    Claus, personaggio quasi magico, vive una vita senza obiettivi ma Battista gli saprà indicare una strada che non porta in Lapponia, ma che vi si avvicina nei particolari.
    Bravo Faraci nella costruzione della trama e Buttice' nel realizzare tavole allegre ed espressive.
    - Ne "L'ispettore Manetta e il rimbalzo giusto" ancora Faraci ci fa notare che, molto spesso, la forza del fato è un meccanismo potente da disinnescare. Infatti anche in questo caso Topolino, anche non volendo, aiuta il Commissariato a dirimere un caso spinoso
    - "Gastone, Archimede e l'invenzione della fortuna" continua sulla falsariga delle avventure precedenti e rafforza l'idea che il destino sia già scritto, nonostante la "maledizione" del genio. Ma, rispetto alle storie già prese in esame, Badino riesce a trovare un buon stratagemma per dare una variazione al finale.
    Numero che quindi continua l'operazione "lampada" e cerca di essere coerente con ciò che la storia principale sta seminando. Davvero molto bene la trama costruita da Nucci ed interessanti nello sviluppo le avventure seguenti. Credo che, quando saranno chiariti alcuni aspetti, la storia di Sisti possa risplendere di nuovi significati.
    Nel totale abbiamo un numero molto buono ma che, per me, non raggiunge i livelli del precedente. Diciamo che stavolta ci fermiamo a 3,5 stelle.
    Io sono un cattivo... e questo è bello! Io non sarò mai un buono e questo non è brutto! Io non vorrei essere nessun altro... a parte me.

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    Cornelius
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      Re:Topolino 3551
      Risposta #31: Venerdì 15 Dic 2023, 20:46:21
      Potrebbero aver mentito sulle loro vere età, dicendo di essere più grandi? Sarebbe abbastanza usuale in questo tipo di storie,
      Avevo pensato anch'io a questo: dichiararsi più grandi per avere il 'permesso' di fare cose altrimenti difficili da ottenere.
      Ma in questo caso i due non vivono con persone che potrebbero ostacolarli. Manabozh non sembra tenerli legati a lui.
      Se anche volessero dichiararsi più grandi a prescindere (tutto può essere utile nell'America dei primi dell'800) la cosa dovrebbe essere poi svelata per dare un senso alla narrazione. E comunque, fossi stato Jase, per essere credibile al massimo mi sarei spinto sui 16/17   ;D
      « Ultima modifica: Venerdì 15 Dic 2023, 20:48:05 da Cornelius »

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        Re:Topolino 3551
        Risposta #32: Sabato 16 Dic 2023, 11:05:22
        Spesso ho sentito dire che disegnare i cavalli è molto difficile... Ecco, l'asinello della storia di Cornelius conferma questa teoria ;:)

        Altro bel numero, vediamo il prossimo!
        ... non ferma a Verkuragon!

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          Re:Topolino 3551
          Risposta #33: Sabato 16 Dic 2023, 16:04:08
          La storia "l'ispettore Manetta e il rimbalzo giusto" di Faraci/Soldati aveva un che di familiare... E infatti sono andato a controllare la pagina Instagram di Cavazzano e in un post datato 9 ottobre la prima pagina era disegnata da lui! Come ve lo spiegate questo cambio di disegnatore?
          veneratore della trinità Gottfredson-Scarpa-Casty

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          PolliceSu
            Re:Topolino 3551
            Risposta #34: Martedì 19 Dic 2023, 23:45:38
            Nessuno ha notato le citazioni lovecraftiane della prima storia?

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              Re:Topolino 3551
              Risposta #35: Mercoledì 20 Dic 2023, 07:49:53
              Mousekatonich -> Miskatonic

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                Risposta #36: Mercoledì 20 Dic 2023, 10:14:47
                Sinteticamente il numero si regge sulla prima storia, ho sentito la mancanza di quella di macchia nera che aveva elevato non poco il giudizio (mio) del precedente numero. vedremo

                ho trovato dimenticabile quella di coot, un cambio idea finale nel giro di tre vignette che mi è sembrato eccessivo ma in generale mi pare che il discorso 32 dicembre sia più forzato del numero precedente, è un numero, l ennesimo, interlocutorio.

                però già gioisco..lunedì mi è arrivato il 3552 e da una prima occhiata è stampato perfettamente. :D
                Grazie Babbo anche per quella volta nel 1980 in cui sei tornato a casa con un Topolino in mano chiedendomi se mi andava di leggerlo...non ho più smesso.

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                  Risposta #37: Giovedì 21 Dic 2023, 16:45:00
                  Recensione Topolino 3551


                   È noto agli addetti ai lavori e agli appassionati che i momenti di “punta” per ciò che riguarda la diffusione di Topolino sono, grandi fiere a parte, i tempi di vacanza dalla scuola: ovverosia l’estate e le feste natalizie.

                   E proprio questi periodi, da qualche anno, sono diventati occasione per sperimentare nuove possibilità narrative, per provare a fare qualcosa di diverso, qualcosa che sul settimanale non si era mai fatto: collegare concettualmente le storie fra di loro. Si veda il caso delle nevicate copiose di due Natali fa, o degli eventi catastrofici che sono seguiti nell’estate del 2022 alla comparsa nei cieli del Calisota del Pianeta Ramingo.

                   Altro esempio lampante lo possiamo trovare nei tre numeri natalizi del 2023 di cui il 3551 che stiamo recensendo rappresenta l’albo di mezzo.

                   Il “motore” di queste iniziative è certamente il direttore Bertani, ma, già da tempo, è chiaro che la messa in pratica, concreta, di questi progetti spetta ad autori e redazione. In particolare il responsabile ultimo dell’operazione Natale 2023 è senz’altro lo sceneggiatore/editor che più di ogni altro costituisce la cartina al tornasole di questa direzione: Marco Nucci. Sua è infatti la storia che, introducendo una “deviazione rispetto allo standard”, costituisce l’ossatura dell’intero progetto: come sarebbe il mondo in cui Paperi e Topi si muovono se il Natale non fosse mai esistito?

                   Stiamo parlando ovviamente di Zio Paperone e la lampada bisestile, per i disegni di Stefano Intini, la cui seconda puntata apre questo numero. Il sortilegio del genio ha fatto scomparire il Natale e Paperopoli e i suoi personaggi non sono più gli stessi, modificati dal fatto di non aver vissuto nessun 25 dicembre, nessun arrivo di Babbo Natale, nessun regalo sotto l’albero. 

                   La vicenda prende una piega “rosa” quando il vecchio e non più ricco Paperone incontra in città nient’altri che l’anziana Doretta Doremì e, non avendola mai conosciuta da giovane, vive con lei momenti di romantica intimità, concretizzando una storia d’amore che non aveva mai potuto vivere fino a quel momento. Ma il richiamo della sua vita precedente e del ritorno alla normalità è più importante e Paperone dovrà decidere, non a cuor leggero, di abbandonare questo insperato momento di tardiva tenerezza per sistemare le cose.

                   
                  Can you feel the love tonight?

                  Nucci riprende alcuni temi cari alla cinematografia (il what if di natura magica) per raffigurare un Paperone più tenero e apparentemente felice. Forse le motivazioni presentate durante la storia (riottenere il denaro) non hanno la forza narrativa per giustificare l’abbandono di questa trovata serenità, anche egoisticamente, e avrebbe giovato qualche motivazione supplementare come avviene invece per Topolino e la scomparsa (o per meglio dire la non esistenza) di Pippo, oltre che del Natale e di Macchia Nera.

                   Resta anche qualche perplessità nel modo in cui alcune sparizioni sono state giustificate (se ogni persona sulla Terra non nascesse a causa di un parente che ha il compleanno in un giorno specifico, altro che Thanos: il sovrappopolamento del pianeta sarebbe solo un tristo ricordo) ma tali questioni possono ritenersi adombrate dall’eccellente capacità che ha lo sceneggiatore di intrattenere e di costruire dialoghi e interazioni tra personaggi.

                   In particolar modo è molto ben riuscita l’introduzione di Topolino all’interno della storia, e tutti i dialoghi con cui si interfaccia con Paperone non sono da meno. Naturalezza e freschezza nelle interazioni (anche fra Paperone e Doretta) sono certamente la parte migliore di questo episodio che ben accompagna il lettore verso la conclusione, senza disdegnare un colpo di scena finale.

                   Intini ai disegni dimostra, se per qualcuno fosse ancora necessario, la sua capacità di lavorare su qualunque avventura, da quelle più comiche a quelle con atmosfere più tetre, utilizzando sempre personaggi plastici, espressivi, canonici e allo stesso tempo peculiari nel loro stile inconfondibile.

                   
                  Manuale su come gestire un incontro tra due personaggi, volume 1, pagina 1

                  Nel numero precedente le due storie di Nucci facevano da colonne portanti per tutta l’intelaiatura del volume sorreggendo anche le vicende centrali che, pur apprezzabili, venivano rese più interessanti dal collegamento con la storia principale e con quella finale (che alla fine risulta essere solo una articolata introduzione all’incontro tra Topolino e Paperone di questa settimana). 

                   In questo 3551 invece manca forse una storia di livello a fine volume, che poteva essere utile come punto fermo per far sì che gli altri contenuti ne giovassero anche questa volta; in più il collegamento con la trama principale in molti casi rimane meno azzeccato rispetto allo scorso numero. 

                   In particolare, il nuovo episodio di Cornelius, Il giorno nel cuore, è una buona idea ma si ha l’impressione che il collegamento con la scomparsa del Natale sia aggiunto a posteriori, quasi a forza. 

                   Alessandro Sisti alla sceneggiatura lavora di cesello e fa in modo che sia evidente che la mancanza del Natale, il “giorno speciale” di cui si parla durante la storia, risulti decisiva per Cornelius nel perdere le giuste motivazioni per andare avanti e proseguire nel suo viaggio. Per tale motivo sarà quindi il giovane Mallard, coprotagonista insieme con sua sorella, a fondare Paperopoli al posto suo (come si vede peraltro in una vignetta nel primo episodio della lampada bisestile). 

                   La storia forse avrebbe meritato più spazio perché gli spunti ci sono e la ricerca sui tempi dell’espansione a ovest degli Stati Uniti è sempre molto accurata. Di particolare interesse è la citazione di Manabozh (o Nanabozho), spiritello (trickster) della mitologia delle tribù indigene che abitavano la regione dei Grandi Laghi prima della colonizzazione da parte dei neonati Stati Uniti. Di indole ingannatore e dispettoso, ma di buon cuore, assumeva le sembianze di diversi animali del bosco. 

                   I disegni di Simona Capovilla sono altalenanti: talvolta bene, altre volte meno bene (si pensi alle sembianze dei fratelli Mallard, troppo sbarbatelli per avere oltre vent’anni). In generale la storia è ben illustrata ma sembra mancare qualcosa, soprattutto nelle grandi vignette di impatto (si prenda ad esempio la sestupla iniziale). Nota a margine: nel calendario che costituisce il titolo il numero 25 compare

                   
                  Un giorno speciale… Se solo esistesse ancora[/size][/i]

                   Sul resto c’è poco da dire. Sembra che il coordinamento, che pure è la novità sorprendente di questi numeri, non abbia avuto l’effetto sperato e si sia tramutata piuttosto in un nuovo modo per giocare al gioco del what if con le caratteristiche dei personaggi secondari, in una maniera simile alla riuscita Paperoga in nero su Topolino 3550… ma peggio. 

                   Battista e l’amico fenomenale di Tito Faraci e Federico Butticè parte già con l’handicap di avere Battista come protagonista. L’idea che Babbo Natale esista lo stesso senza la festa da cui prende il nome e che elargisca doni a caso è senz’altro originale, ma lo svolgimento non è particolarmente interessante.

                   Sembra infatti suggerire che l’incantesimo della lampada bisestile invece di essere una riscrittura completa della storia dall’alba dei tempi sia piuttosto più semplicemente una grande car-can selettiva sul Natale, tanto che i personaggi continuano ad avere reminiscenze della loro vita precedente all’incantesimo. Belli comunque i disegni. 

                   
                  Battista, sei sicuro di voler tornare a quando il Natale esisteva?

                  L’ispettore Manetta e il rimbalzo giusto è invece, come si evince dal titolo, ambientata al commissariato di Topolinia e vede di nuovo Faraci ai testi stavolta con Giampaolo Soldati ai disegni. La storia vede il tentativo da parte del protagonista di migliorare la considerazione che i colleghi poliziotti hanno di lui. Riuscirà a farlo, con un piccolo aiuto. Soldati, col suo tratto classico, ha sostituito Cavazzano facendo un lavoro più che discreto.

                   La storia conclusiva Gastone, Archimede e l’invenzione della fortuna di Sergio Badino e Davide Cesarello ha come demerito il fatto di costituire una chiosa in calando. La trama vede Gastone e Archimede provarle tutte per essere l’uno (più) fortunato e l’altro un grande inventore. Cioè esattamente ciò che sarebbero nella realtà se Paperone non avesse espresso quel desiderio.

                   Spiegazione di come ciò sia avvenuto non ne abbiamo ma la storia risulta comunque disorganica e confusionaria, le motivazioni dei protagonisti non sono del tutto chiare e la presenza di altri comprimari è solamente accennata (Anacleto e Bum Bum sono compagni di bowling di Gastone e Archimede). Cesarello è come sempre solido alle matite. 

                   La vicenda principale rimane dunque sospesa in attesa della puntata finale ma il resto dell’albo non contribuisce troppo alla costruzione dell’hype per la conclusione della Lampada bisestile. Questa sarà comunque ricordata come un’avventure che, almeno per tre settimane, ha cambiato completamente il volto del settimanale che siamo stati abituati a conoscere.

                   A conclusione di questa recensione bisogna fare una considerazione: se gli albi saranno sempre più interconnessi come sembra, dare una valutazione al singolo Topolino potrebbe iniziare a divenire un problema. Come valutare il numero centrale di tre dove proseguono (ma non finiscono) una storia e un’iniziativa che tanto successo ha avuto nella settimana precedente? A rigore sarebbero tre stelle, ma visto che non possiamo considerarlo a sé stante ci vuole una mezza stella in più.



                  Voto del recensore: 3.5/5
                  Per accedere alla pagina originale della recensione e mettere il tuo voto:
                  https://www.papersera.net/wp/2023/12/21/topolino-3551/


                  Ora è possibile votare anche le singole storie del fascicolo, non fate mancare il vostro contributo!


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                    Re:Topolino 3551
                    Risposta #38: Venerdì 22 Dic 2023, 08:56:45
                    @gumi: non mi è possibile quotare il tuo messaggio. provato N volte ma mi dice che manca il corpo del post.  :lipsrsealed:

                    Mi riallaccio alla parte finale su cui mi trovo particolarmente d'accordo e cioè la difficoltà di valutare singolarmente un topolino (uno dei tanti) del genere.

                    Checché se ne dica della 'bellezza del viaggio' di fatto ci si trova di fronte a 'ottimi inizi', 'storie mezzane' ingiudicabili etc. Rimandare il giudizio è un po' da codardi se questo non è allineato con la massa ricordiamolo.

                    Aggiungo che  personalmente e pessimisticamente sono ormai un po' sfiduciato perchè tante storie son davvero partite bene per calare man mano come nel caso della bisestile la cui conclusione commenterò nel topic del prossimo numero
                    Grazie Babbo anche per quella volta nel 1980 in cui sei tornato a casa con un Topolino in mano chiedendomi se mi andava di leggerlo...non ho più smesso.

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                      Re:Topolino 3551
                      Risposta #39: Venerdì 22 Dic 2023, 10:45:23


                       Battista e l’amico fenomenale di Tito Faraci e Federico Butticè parte già con l’handicap di avere Battista come protagonista.
                      A parte la storia breve in questione che ho trovato simpatica anche dialetticamente, 'contesto' il fatto di non trovare Battista all'altezza di essere protagonista di storie sia brevi che lunghe (unica 'contestazione' che faccio a Gumi la cui recensione mi trova d'accordo in tutti gli altri punti)  :james:

                      In passato abbiamo visto il maggiordomo di Paperone in varie situazioni in cui cercava un 'riscatto' rispetto a sottovalutazioni professionali ed economiche o era coinvolto in nuovi rapporti sentimentali. Non contando quelle in cui accompagnava datore e nipoti in missioni di ricerca, quando non sostituiva proprio Paperino in una di queste, mantenendo sempre il suo aplomb accanto alla macchina del thè anche in zone impervie. Lo ritengo un personaggio fondamentale nelle storie della quotidianità paperopolese.

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                        Re:Topolino 3551
                        Risposta #40: Venerdì 22 Dic 2023, 11:30:33
                        Secondo me è la premessa generale che non va bene: piuttosto scrivi una storia di come ha reso il carattere dei paperopolesi e topolinesi senza il Natale, più acido, o la famiglia dei paperi più slegata. Poteva essere fatta anche un interessante disamina sul ruolo che ha nelle persone una delle ultime attività che simboleggiano ormai il ritrovo, la famiglia in un mondo sempre più individualista. E ci poteva essere battista, magari da solo, senza una famiglia. Questa cosa è stata fatta in parte solo con paperoga.


                        E invece no, mi scrivi una storia su un babbo natale che non dovrebbe esistere ma c'è, ma fa magie, e battista a casaccio che ha dei sentori. Resto molto perplesso. Peccato perchè l'idea di Nucci era potenzialmente una bomba. Potevano giocarsela molto meglio e potevano anche pubblicizzarla molto meglio, attirando nuovi lettori (cosa che in realtà un pò è successa, ma depotenziata dalle storie di contorno senza alcun senso.



                         Battista e l’amico fenomenale di Tito Faraci e Federico Butticè parte già con l’handicap di avere Battista come protagonista.
                        A parte la storia breve in questione che ho trovato simpatica anche dialetticamente, 'contesto' il fatto di non trovare Battista all'altezza di essere protagonista di storie sia brevi che lunghe (unica 'contestazione' che faccio a Gumi la cui recensione mi trova d'accordo in tutti gli altri punti)  :james:

                        In passato abbiamo visto il maggiordomo di Paperone in varie situazioni in cui cercava un 'riscatto' rispetto a sottovalutazioni professionali ed economiche o era coinvolto in nuovi rapporti sentimentali. Non contando quelle in cui accompagnava datore e nipoti in missioni di ricerca, quando non sostituiva proprio Paperino in una di queste, mantenendo sempre il suo aplomb accanto alla macchina del thè anche in zone impervie. Lo ritengo un personaggio fondamentale nelle storie della quotidianità paperopolese.
                        « Ultima modifica: Venerdì 22 Dic 2023, 11:43:59 da Filo Sganga »

                         

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