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Numero che ho gradito in tutte le sue storie, dall'ottima prova didattica di Bosco/Soldati al racconto esotico di Zironi facente parte del ciclo di Topolino Giramondo, passando per l'ottimo capitolo intermedio di Ducktopia e la simpatica ten-pages dell'ormai rodato sodalizio artistico consolidatosi tra Vito Stabile e Marco e Stefano Rota.

Ma la storia che ho apprezzato di più del lotto di quelle proposte per questo albo è la conclusiva, di Salvagnini e Leoni.
La Notte dei cavalli a dondolo riesce nella sua brevità ad essere una vicenda vivace, briosa ed efficace, che caratterizza al meglio il personaggio di Paperoga nel suo piglio testardo, determinato ma lontano dai suoi eccessi catastrofici che tante volte in passato gli sono costati l'essere inseguito da Paperino, qualche parente o amico oppure una intera folla inferocita.
Davvero una storia gustosa e intrisa di ilarità, che ho letto e riletto una seconda volta con lo stesso brio e la medesima gradevolezza che hanno caratterizzato il mio primo confronto con essa all'epoca della sua pubblicazione sul libretto.

Le storie prodotte dai Vito Stabile e dai signori Rota mi piacciono davvero tanto: fascino retrò, arguzia e sintesi. Complimenti.

Stabile e i Rota una garanzia. Storia semplice, essenziale, ma capace di avere una propria solidità, tra contemporaneo e tradizione.