Il terribile Billy Blackwing, fin dal titolo della intro di Marco Nucci, è la sorpresa di questo nuovo capitolo della vita piratesca di Malcolm de' Paperoni. Il nuovo personaggio, ottimamente disegnato da Mario Ferracina, attira subito l'attenzione per la sua fisicità, fra altezza non indifferente, lunghi capelli neri al vento e sguardo tenebroso, caratterizzato da un occhio giallo come il doppio taglio che vediamo sopra e sotto l'orbita oculare, segno indelebile di precedenti scontri pirateschi. Vito Stabile ci racconta qualcosa del suo passato, facendoci capire i motivi che lo hanno spinto alla pirateria più aggressiva. Sicuramente lo rivedremo in una delle prossime storie dedicate all'avo dello zione.
Il capitano Greenbottle sottolinea che il suo galeone, il Falcon Rover, non cannoneggia né attacca. Lui e i suoi uomini sono corsari, ma di 'stampo' diverso. Non conosco bene le varie situazioni che c'erano in quel periodo in quei mari, però questa frase mi ha ricordato quelle di alcuni politici che, quando l'Italia è coinvolta in varie missioni belligeranti, si affrettano a dire che il nostro compito è puramente difensivo, volto alla pace e non alla guerra.
In questo caso specifico credo che il 'compromesso' trovato da Vito sia dovuto ad un certo politically correct per cui il protagonista principale, antenato di zio Paperone, che pure ha stimolato la risposta del capitano dicendogli che per affrontare una flotta di pirati 'basterebbe qualche colpo di cannone ben assestato' (dunque un Malcolm 'belligerante'), non può certo 'macchiarsi' di certi atti violenti che pure erano il pane quotidiano nei Caraibi del XVI° secolo. Poi magari dei galeoni 'pacifici' ci saranno anche stati, con armi 'estremamente potenti' come la 'forza della nostra unione', riferita dal capitano a tutta la ciurma.
Tra Greenbottle e Blackwing il 'nostro' Malcolm non sfigura affatto, pur essendo un 'novellino': grinta, coraggio e faccia tosta non gli mancano, anche nei confronti dei superiori. Riesce a trovare le soluzioni più idonee rispetto al rapido evolversi delle cose e riesce a far sue le esperienze degli altri, anche di vita, comprendendo quando è il momento di gettar via il rancore nei confronti dei genitori, meritevoli di più attenzioni da parte sua, anche solo epistolari. Pensando ad altre storie future (non dimenticando che da quelle parti gira un altro antenato, un certo Cuordifiamma Famedoro) un eventuale Special Book molto corposo che le raccogliesse non me lo lascerei scappare.
___________________________________________________________________________La storia ultra stregonesca di Bruno Enna è interessante e avvincente sebbene non mi sia sempre facile decifrare le tante protagoniste che avevamo conosciuto in una sola precedente occasione. Già l'aggettivo 'oceanica' dato ad Amelia (che è 'geograficamente' vulcanica) mi lascia perplesso. La confusione non è certo data dalle loro figure visto che fin dall'inizio sono state perfettamente caratterizzate nell'aspetto. Però un 'riassuntino' redazionale su tutte le protagoniste, sia oceaniche che vulcaniche, non sarebbe male. Tanto per avere più chiare delle situazioni già ingarbugliate di loro.
Tra le tante protagoniste spicca sicuramente, oltre alla 'storica' Roberta (perfettamente 'incastrata' da Enna in questa situazione, sebbene in questa puntata sia meno utilizzata che nelle precedenti), la matriarca di tutte le streghe, Nume, che ricorda un po' la Regina di Cuori di Alice nel Paese delle Meraviglie. Inizialmente sembra voler dirimere i problemi fra le due fazioni ma il suo rapporto 'privilegiato' con Amelia nasconde dei lati oscuri e ambigui. Ne sapremo di più nell'ultima puntata della prossima settimana.
___________________________________________________________________________Il prologo della Spectralia Antartica è un saggio e doveroso riassunto di ciò che è accaduto in passato ai tre protagonisti (Topolino, Pippo, Eurasia) per arrivare al punto in cui sono oggi. Abbiamo rivisto le Lepri Viola, il dottor Malvazar e il conte Zoox ma credo che, almeno io, dovrò rileggermi le tre storie del ciclo atlantideo per arrivare 'pronto' all'appuntamento della prossima settimana