Come Le Avventure di Ichabod & Mr Toad, Bongo e i Tre Avventurieri offre una coppia di storie alquanto diseguali tra loro, ma entrambe abbastanza lunghe da giustificare il rilascio separato di entrambe, cosa che sarebbe avvenuta anni dopo.
Il titolo italiano non rende perfettamente giustizia a quello originale, apparendo un po' artificioso nel suo accostare forzatamente due ambiti distinti. Fun and Fancy Free si sarebbe potuto tradurre Svago e Fantasia Gratis, ma agli occhi del pubblico si sarebbe comunque perso il senso originale che intendeva i 70 minuti di durata della pellicola come un momentaneo "stacco" dalle ansie e preoccupazioni che la seconda guerra mondiale si era lasciata dietro. Il vero protagonista del film, che bonariamente ne introduce entrambi i segmenti è una "piccola anomalia" nello scenario lungometraggistico disneyano. Con largo anticipo sugli special televisivi degli anni '50 e sui sequel direct-to-video che dagli anni 90 in poi avrebbero spopolato, viene qui ripescato un personaggio apparso in un precedente classico. Non si tratta di un personaggio facente parte dell'universo "standard" del Calisota, e quindi utilizzabile a piacere, ma del Grillo Parlante (Jiminy Crickett) di Pinocchio. Già in Fantasia si era pensato di dare a Cucciolo il ruolo che sarebbe stato di Topolino, qui tuttavia il rilancio viene effettivamente compiuto e il Grillo viene rimesso a nuovo per un ruolo che gi si addice parecchio: quello dello sdrammatizzatore. La fin troppo melodica canzone Fun and Fancy Free che si ascolta nei titoli di testa del film lo presenta al pubblico senza mai esplicitamente menzionarlo, fa quindi uno strano effetto vederlo entrare in scena cantando I'm a Happy-Go-Lucky-Fellow, canzone "simbolo" di Bongo e i Tre Avventurieri che in poche strofe ne esplicita la filosofia. Il Grillo esorta il pubblico a non abbattersi, e, sminuendo i titoloni catastrofici di un giornale che trova ai suoi piedi, afferma tranquillamente che "ci aspettiam la fine del mondo sin dai tempi di Noè ma fino ad oggi il mondo non è ancora finito". Per tutta la sequenza iniziale il Grillo non fa che aggirarsi curiosando nella casa che si scoprirà poi essere di Luana Patten, la piccola attrice disney che aveva recitato spesso e volentieri a fianco di Bobby Driscoll. Il primo segmento, Bongo, viene introdotto proprio per rallegrare un orsacchiotto e una bambola appartenenti a Luana.
Bongo (Bongo)
Il disco che il Grillo mette su contiene una delicata "fiaba sonora" cantata e raccontata dall'allor celebre cantante Dinah Shore. E' la storia di un orsetto da circo che dopo essere fuggito nei boschi si mette alla ricerca della sua ferinità. Atmosfere alla Bambi ma un tratto decisamente caricaturale e morbido rendono Bongo un gioiellino di semplicità, perfettamente intelleggibile per un pubblico di bambini. Appaiono oggi un po' old-fashoned le due canzoni cantate dalla Shore, Lazy Countryside e Too Good to be True tema d'amore che segne l'incontro con Lulubelle. Genialissima invece Say it with a Slap, cantata da un coro di orsi, che mette Bongo davanti alla sua inadeguatezza di animale, ostentando un tipo di effusione per lui sconosciuta: lo schiaffo. Bongo segue nel suo piccolo perfettamente la struttura di un lungometraggio concludendosi con una battaglia contro l'antagonista Lumpjaw. L'estetica di Bongo è alquanto particolare, i due protagonisti sono senza dubbio teneri, ma hanno nel contempo un' espressività elevata, cosa atipica per due personaggi "carini".