Capolavoro con la C maiuscola. Non ci sono altri termini per descriverlo.
O meglio, ce ne sarebbero tanti, ma per condensarli ne basta uno: "Capolavoro", appunto.
Uscito nel 1994 e vincitore di due oscar meritatissimi (Miglior colonna sonora e Miglior canzone), Il Re Leone rappresenta senza ombra di dubbio l'apogeo della produzione animata Disney.
Il mio rimpianto è quello di non aver potuto vederlo al cinema (avevo solo sei anni), e dovetti aspettare un due/tre anni prima di poterlo finalmente vedere in vhs.
Film che si presenta superbo già dai primi secondi: sulle note emozionanti de "Il cerchio della vita", ecco già subito una carrellata di immagini spettacolari e suggestive sulla savana, che culminano con la presentazione agli animali di Simba, il futuro Re della Rupe dei Re. Dopo qualche minuto, ecco un'altra scena profonda: Mufasa che illustra a Simba il concetto di "cerchio della vita" (con tanto di lezione d'agguato a spese di Zazu). Ecco quindi esplodere la voglia d'indipendenza di Simba, sulle note dell'allegra "Voglio diventar presto un re", voglia di indipendenza e di avventura che lo portano a eludere la sorveglianza di Zazu e le raccomandazioni di Mufasa per avventurarsi, insieme con l'amica Nala, fuori dai confini delle Terre del branco, alla ricerca del cimitero degli elefanti suggeritogli da Scar. Dopo l'intervento di Mufasa, altro momento toccante: una volta chiariti i concetti di coraggio e paura, ecco la domanda innocente di un figlio al padre "Staremo sempre insieme, vero?". A 22 anni, ancora mi scappa la lacrima.
Altro scenario, altri personaggi: "Sarò re" introduce il malvagio piano di Scar per liberarsi dei parenti scomodi; ed ecco che, spinti dalle iene, gli gnu si lanciano alla carica nella gola dove si trova Simba. Sono momenti di apprensione e concitazione, con Mufasa che mette in salvo Simba ma non riesce ad evitare di essere travolto dalla mandria, per poi essere definitivamente ucciso dal fratello. Quindi la scena più triste e toccante che io ricordi in un film Disney (la morte della madre di Bambi avrà traumatizzato i bambini di tutto il mondo, ma non me: quello che mi ha davvero shoccato è stata la morte di Mufasa, tant'è che decisi di non guardarlo più per non mettermi a piangere... avrò passato tre anni senza guardare il film, credo) : Simba piange la morte del padre, convinto dallo zio di esserne il responsabile. Quindi la fuga, e subito dopo Scar che si insedia sul trono, spalleggiato dalle iene (e qui appaiono in un brevissimo cameo anche Timon & Pumbaa: me ne sono accorta solo l'altro giorno :o).
Ma ecco che tutto diventa più leggero: basta dire "Hakuna Matata" ed ecco che ci si lascia il passato alle spalle, si vive senza preoccupazioni. Fino a quando il passato non torna a rifarsi vivo, tramite Nala che, in cerca di aiuto, trova un Simba diverso da quello che era da cucciolo. Dopo la splendida e commovente "L'amore è nell'aria stasera", ecco, infatti, che i due giungono a litigare, con Simba che si rifiuta di affrontare i fantasmi del passato e Nala che non ne capisce il perchè. Tormentato dal senso di colpa e dal rimorso, Simba rinsavisce grazie a Rafiki e alla visione dello spirito del padre (memorabile il "Ricordati chi sei!").
E si giunge all'atto finale, carico di tensione: Simba che dopo esser stato scambiato per Mufasa, viene portato da Scar a rivelarsi come colpevole della morte del padre, dopodichè quando tutto sembra perduto ecco giungere la confessione del perfido zio, che da il la all'attacco delle leonesse (mi è sempre piaciuto da matti il siparietto di Rafiki che affronta le iene a suon di arti marziali
) . Anche nell'ultimo faccia a faccia con il nipote Scar non cessa di giocare sporco e di imbrogliare, anche se a farne le spese, alla fine, sarà solo lui.
Ed ecco che, dopo che il legittimo re riprende il suo posto, il cerchio della vita riparte: la vita torna a fiorire nelle terre del branco, ed eccoci di nuovo all'inizio, con Rafiki che presenta agli animali l'erede del Re.
E qui io sto decisamente piangendo...
E mi capita molto di rado di piangere per un film/libro.
Senza dubbio il miglior film Disney. Un film che in 84 minuti mi ha fatto emozionare e commuovere, ridere e piangere, divertire e riflettere; allegro e spensierato, ma al contempo adulto e serio.
Com'è che dicevo? Un Capolavoro! Null'altro.