Il secondo classico disney a uscire nell'anno 2001 è un film d'avventura dal sapore Verniano. Molte persone quando videro Atlantis ne rimasero scandalizzate, uno stile del tutto diverso da quello a cui la Disney li aveva abituati, con unghie triangolari e paesaggi nello stile di Mike Mignola. Non una storia di valori e sentimenti (che pure non mancano) ma una scanzonato viaggio alla ricerca della versione disney del famoso continente perduto. Un fumetto animato insomma. E infatti fu in forma di fumetto che il progetto Atlantis approdò in Italia. Tre albi in formato comic book narranti il prima, il durante e il dopo affidati a nomi come Artibani, Bosco, Vetro, Razzi e Urbano, fra i migliori artisti della scuola italiana. La trasposizione fumettata del lungometraggio venne affidata a nientemeno che a Claudio Sciarrone e suggellò definitivamente la collaborazione tra disney americana e italiana, collaborazione che continua ancor oggi col progetto multimediale Disney Fairies.
La struttura è quella di molti film di viaggio - compreso il Pianeta del Tesoro - con la meta raggiunta a tre quinti della durata complessiva. Atlantis inoltre è un film corale, il protagonista non è solo il cartografo Milo Tatch, un nerd ante litteram, ma un intero equipaggio di personaggi folli, che incredibilmente riescono a trovare tutti il giusto spazio all'interno dei 92 minuti di durata del film. Un cast caratterizzato splendidamente che si fa ricordare per personaggi come Vincenzo Santorini, Il dr Sweet o Helga Sinclair, spettacolo per gli occhi in tutti i sensi. Ma praticamente ogni animazione in Atlantis è un virtuosismo: il contrasto tra figure spigolose e movimenti morbidi rende l'insieme alquanto interessante e la scelta di realizzarlo in cinemascope ne aumenta fortemente la spettacolarità.
Proprio il suo punto di forza si è rivelato però il suo limite e lo ha reso un flop. Atlantis si è dimostrato un film di nicchia, perchè inadatto sia a un pubblico di classicisti, i quali spiazzati non ne accettano la "diversità", che a un pubblico di normali fruitori di film live-action, che in Atlantis non trovano altro che una pallida emulazione di un film d'azione. Il film rimane infatti stritolato tra queste due identità e lo dimostrano alcune semplificazioni eccessive condotte con una certa faciloneria, come ad esempio il doppio voltafaccia dei mercenari o la spiegazione sui poteri del cristallo fatta dal re morente, alquanto affrettata. Secondo alcuni il film con una ventina di minuti in più la storia ci avrebbe guadagnato, ma senza dubbio ci avrebbe perso in asciuttezza e concisione.
Personalmente non posso che apprezzare, pur riconoscendogli qualche pecca, questo film coraggioso. Mi rammarico solo del fatto che per accattivarsi una fetta di pubblico che lo avrebbe poi snobbato, i registi Gary Trousdale e Kirk Wise abbiano deciso di sacrificare uno degli elementi che preferisco in un film disney: le canzoni.