Quello di Rudy Salvagnini è stato uno dei primi nomi che ho ritrovato in calce alle prime tavole delle mie prime letture di fumetti della mia infanzia e il suo nome è uno di quelli che mi accompagna da più tempo (insieme a Rodolfo Cimino, Nino Russo, Gentina e Carlo Panaro) nella mia esperienza di appassionato Disney.
Ricordo tutt'ora con grande piacere e con immutata simpatia alcune sue storie che ho letto da bambino e che mi rimanevano impresse per la loro freschezza e per il divertimento che assaporavo con tutto me stesso e con la gioia di un bimbo che stringe tra le sue piccole mani quei fumetti che raccontavano di Paperi e di Topi...
Come dimenticare, ad esempio, storie come
Paperino e il traffico di idee che mi faceva divertire già solo leggendo dell'espediente assurdo di un Paperino che, per trovare un posto libero alla sua 313, chiede addirittura ad un passante di bloccarla (a fatica) tra altre due vetture facendo reggere il suo peso ad un fragile rametto?
O ancora di
questa irresistibile storia che ogni volta che la riprendo tra le mani mi riporta a scene e momenti di divertimento che sono rimasti fissi e affrescati nella mia mente (bastasse solo il personaggio di Broccao, campione brasiliano attorno al quale ruota la storia e il suo rito musicale con quei -
Ponza, ponza gira la panza... Traccia, traccia in diagonale... Un gol lo faccio !)...
Crescendo, ho avuto la possibilità di incontrare altre belle storie scritte da Salvagnini, tra cui quelle con Paperoga che citava Maximilian poco sopra e che non mi annoiano mai, ma anzi mi divertono in maniera genuina (su tutte l'esilarante
Paperoga abracadabra) e ho avuto piacere nel recuperare la recente "Special Edition" a lui dedicata e che mi ha consentito di leggere altre belle storie da lui scritte e che ritengo davvero molto valide.
Proprio nel numero di questa settimana è presente una sua nuova storia, la terza da quando è ritornato, dopo anni, tra le pagine del Topo ed è sempre un piacere ritrovarlo con delle storie inedite sul settimanale che ha rappresentato i miei inizi di appassionato lettore Disney e che seguo con grande passione tutt'oggi, cogliendo appieno la bellezza di ritrovare ancora i nomi di quegli Autori che vi trovavo da bambino e che mi riportano inevitabilmente alla mia infanzia e al (piccolo) me bambino.