Papersera.net

Per ora Topolino 3049 e 3050 in edicola settimana scorsa e questa. Se ho ben capito, le prime storie saranno pubblicate una a settimana proprio sui numeri di questo periodo.

Grazie!

Ci faccio un pensierino (ora però devo trovare il numero della settimana scorsa -_____- )

Complimenti a Pisapia per i suoi stupendi disegni della rubrica Topotravel in particolare per il disegno di Paperone vecchio stile.

Tolgo dall'oblio questa discussione per dire che mi sono reso conto di come Blasco sia ormai diventato uno dei miei autori preferiti!

Come disegnatore l'ho sempre apprezzato, ma ora ho (finalmente!) realizzato che ha anche già scritto più di venti storie, di cui ben 17 realizzate da autore completo!
Molte di queste storie me le ricordo molto piacevolmente: penso a Paperinik e il peggior incubo, Paperinik e il fango della discordia (recentemente ripubblicate su Paperinik), la serie di Zia Nena, fino ad alcune storie a mio parere molto riuscite come Paperino e la leggenda delle pietre rotolanti e Topolinio Canova e la Scintilla Poetica!

Ai miei occhi, è diventato uno di quegli autori per i quali compro Topolino un po' più volentieri, alla stregua dei Casty e dei buonanima ( ) Radice/Turconi!

Ai miei occhi, è diventato uno di quegli autori per i quali compro Topolino un po' più volentieri, alla stregua dei Casty e dei buonanima ( ) Radice/Turconi!

 

Concordo e rilancio anche la mia invettiva per la mancata ristampa integrale dei Topo Travel che secondo me meriterebbero, per il lavoro di ricostruzione e razionalizzazione dell' universo disneyano, di essere posti a fianco della Saga donrosiana.

Lo stile di disegno di Blasco Pisapia ho imparato a conoscerlo e, contestualmente, ad apprezzarlo con l'iniziativa del TopoTravel sui numeri del libretto nell'Estate 2014, con i vari itinerari che presentavano i luoghi-simbolo della città di Paperopoli, i suoi monumenti, l'interno delle case di Paperino, del Deposito dello Zione, della Fattoria di Nonna Papera...
Ne ho un ricordo vivido e bello di quelle letture, di quando cercavo di ampliare la mia conoscenza e la mia cultura sul terreno Disney in primis grazie alla lettura delle storie, le quali mi restituivano chiaramente informazioni sul carattere dei personaggi più o meno noti che costituiscono il Fumetto Disney.
Eppure, di pari passo alla lettura delle storie trovavo molto interessante prendere parte a questo viaggio "interattivo" nella città dei Paperi che, con alcuni dei suoi personaggi più iconici nelle vesti di "guide", mi veniva restituito dall'abilità grafica di Blasco Pisapia.
In seguito, ho imparato a conoscere le storie da lui disegnate (alcune anche scritte) e non ho potuto fare a meno di notare la sua bravura anche nel campo dell'animazione delle storie disneyane, con un tratto che ha dalla sua uno stile retrò che mi affascina molto.
La sua storia che, di primo acchito, ricordo con più piacere tanto per la sceneggiatura quanto per i disegni è Paperino e la leggenda delle pietre rotolanti (che nella mia memoria è rimasta impressa come la storia del Plouarbennec, visto quante volte lo Zione ripensa a questa località nel giro di una sola tavola!  )
Ma anche le ancor più recenti "Pippo e la preveggenza favolatoria" e "Zio Paperone e la bufala migratoria" le ho molto apprezzate ed entrambe sono state avventure disneyane che Pisapia ha realizzato interamente, sia nei testi che nelle matite.

Sua è anche la creazione dell'Ispettore Irk, apparso per la prima volta lo scorso anno in questa storia e che avrebbe dovuto essere un personaggio più o meno ricorrente nelle avventure legate al Commissariato di Polizia di Topolinia ma che, in realtà, finora è apparso solamente in quella storia.
A quando il ritorno di questo personaggio che mi sembra potenzialmente interessante per movimentare le dinamiche del Commissariato?   

Anche per me è sempre un piacere trovare una storia di Pisapia negli indici, disegnatore particolarmente fuori dai canoni che mi fa rivivere lo stesso piacere che ho sempre tratto da un De Vita padre, da un Chierchini, un Asteriti o ancora da un Guerrini. Le mie storie del cuore sono https://inducks.org/story.php?c=I+TL+3066-2, in cui sceneggia la divina Ugolina Mugoli, splendido soprano, melodrammatica e "carampana" diva ritagliata sull'immensa Monserrat Caballè, e https://inducks.org/story.php?c=I+TL+3396-1, divertentissima variazione sul solito Natale, con matite svelte, immediate, retrò e pur sempre contemporanee.
Ammiro la grazia e la perizia nel ritrarre tutti quei ninnoli, quelle chincaglierie, quelle chicchere e quelle cuccume, quegli stipetti che traboccano di figurine di capodimonte, quegli sguardi in tralice, quei pantaloni sdruciti o ancora quelle verande non certo a fil di piombo.
Ne vorrei davvero di più sulle pagine del Topo!

Tang, mi ritrovo decisamente d'accordo con te in merito alla precisione e alla perizia di Blasco Pisapia nel costruire delle tavole ben curate nei loro dettagli: sono una gioia a guardarle!
Ti ringrazio anche perché mi hai riportato alla mente la bella storia di Paperino e il Natale da saltare, scritta e disegnata interamente da Blasco e che mi è piaciuta molto per la sua freschezza che mi è stata restituita, leggendola, tanto da una sceneggiatura vivace e ben studiata quanto dalle matite con quel gusto squisitamente retrò ed affascinante dello stile tipico dell'autore.
Questo mi consente poi di ricordare anche un'altra storia natalizia, sempre realizzata completamente da Pisapia, e anche questa davvero bella da leggersi e che vede protagonista la piccola Clarabella e sua zia Nena, creatura, questa, ideata proprio dall'autore napoletano.
E la storia cui mi riferisco rappresenta quella che ad oggi risulta essere l'ultima apparizione della zia di Clarabella sulle pagine del libretto: Zia Nena dalle stelle alle stalle. 

Chiudo con una piccola curiosità: la storia annunciata per la prossima settimana sul Topo, "Malachia e la zampata esponenziale", è evidente che sarà disegnata da Blasco (il suo tratto è inconfondibile!  )
Mi chiedo se anche i testi saranno suoi e qualora fosse così avremo modo di rivederlo sulle pagine del settimanale come autore completo dopo più di un anno, visto che la sua ultima storia interamente scritta e disegnata e pubblicata sul libretto risulta essere proprio "Topolino e lo strano caso di Villa Ghirlanda" cui accennavo nel mio post precedente.

Ieri sul lungomare di Napoli, nella Rotonda Diaz, c'è stata una tappa del Panini Tour 2023.
È stato un evento gioioso in cui centinaia di appassionati hanno scambiato figurine fino allo sfinimento....  (sotto minaccia di mio figlio ero tra quelli)
A completare il palinsesto la Panini ha dedicato un angolo a Topolino settimanale e alla divulgazione del fumetto tra i piccoli. C'è stata la possibilità di prenotare un corso di disegno di 1 ora e il magister della tappa napoletana è stato proprio il "nostro" Blasco Pisapia.
Persona garbatissima, sorridente e di una disponibilità immensa. Ci ha tenuto a seguire i bambini/ragazzi uno ad uno, lodandoli e non facendo mancare i suoi preziosi consigli. Alla fine del corso si è prestato a scattare una foto ufficiale con tutti i partecipanti al corso che sarà pubblicata nel settimanale nelle prossime uscite.
Inoltre per chi acquistava in loco la copia del Topolino 3510 c'era in regalo una litografia disegnata proprio da Pisapia. Ad orari precisi c'è stata una sessione di firme e dediche per tutti in cui Blasco ha mostrato, ancora una volta, tutta la sua empatia ed il piacere di essere circondato da tanto affetto.
Una persona squisita ! Ovviamente oltre ad essere un grande artista 

Lucio una curiosità sulla copertina: il panorama ritratto è preso secondo una prospettiva-punto di vista credibile? Paperino mi parrebbe affacciarsi forse da un terrazzino del Vomero da cui scorge quella che sembra essere la cupola di Santa Maria degli Angeli a Pizzofalcone, però sarebbe realisticamente impossibile intravedere poi Castel dell'Ovo davanti al Vesuvio. Ovviamente potrebbe trattarsi di una "licenza poetica" assolutamente lecita. O forse semplicemente mi sbaglio io.

PS grazie del resoconto della giornata e per aver confermato quello che sembra intravedersi sempre nelle pagine di Pisapia: garbo, sorriso, empatia.

Tang come al solito sei andato a pescare elementi succosi e caratteristici.
Diciamo che, molto probabilmente, ci sono delle licenze visive per poter ritrarre Napoli in tutta la sua bellezza con il Vesuvio sullo sfondo. Per una questione di prospettiva è impossibile che il monumento sul fondo sia il Castel dell'Ovo perché, visto in una prospettiva reale in cui Santa Maria degli Angeli sia perpendicolare al Castello, dovremmo avere il cratere del Vesuvio completamente a sinistra e non così centrale.
È invece più verosimile che la Chiesa sia effettivamente Santa Maria degli Angeli ma il monumento sullo sfondo possa essere il Maschio Angioino (la struttura più scura) con vista in prospettiva anche la Stazione Marittima (quello dietro più chiaro).
Ma, anche così facendo, sarebbe impossibile vedere una curvatura del lungomare così accentuata ed il finale alberato.
Insomma opterei per una licenza poetica.....
Dimenticavo di aggiungere al resoconto: interpellato dall'oratore Panini in merito al disegno della litografia Blasco ha fatto una gustosa battuta dicendo ironicamente che "la colorista avrà sbagliato a scegliere i colori dato che sullo sfondo si vede albeggiare e sarebbe stato impossibile vedere a quell'ora Paperino già sveglio al balcone" 

Dimenticavo di aggiungere al resoconto: interpellato dall'oratore Panini in merito al disegno della litografia Blasco ha fatto una gustosa battuta dicendo ironicamente che "la colorista avrà sbagliato a scegliere i colori dato che sullo sfondo si vede albeggiare e sarebbe stato impossibile vedere a quell'ora Paperino già sveglio al balcone"