Sono entrato nel topic "Luciano Gatto" e, leggendo i vari interventi, ho trovato qualcosa che mi ha sconcertato.
Naturalmente accetto che a qualcuno il mio lavoro non piaccia, fortunatamente i gusti sono molteplici, perciò posso solo invitare Snailo a ponderare un pò di più quanto scrive per poi non doverlo ritrattare con scuse bambinesche.
Premetto che sin dall'inizio dell'attività ho sempre considerato il disegnare fumetti un
lavoro, appassionante quanto si vuole ma sempre un lavoro, da svolgere con accuratezza.
Non mi sono mai sentito un "maestro" (anche se ho aiutato qualcuno nella sua formazione) ma solo uno che ama disegnare e che nella sua attività ha sempre cercato di metterci impegno per dare la massima semplicità, pulizia ed immediatezza di lettura ai propri lavori.
Questa è stata la mia scelta per rivolgermi ad un determinato target di lettori.Se alle elementari si scrivesse come un "dottore" imparare a leggere e scrivere sarebbe difficilissimo per i bambini, perciò si comincia (almeno nei lontani anni in cui è cominciato il mio apprendimento) con una scrittura semplice, comprensibile.
Con il tempo la scrittura personale cambia ma non è scrivendo come "dottori" che si è sempre tali.
Io continuo a rivolgere i miei lavori a determinati lettori, ma colui (
conker) che dopo tre anni di Scuola di Fumetto a Roma e dopo la partecipazione ai Corsi dell'Accademia Disney è cresciuto nel gusto non deve mai dimenticare che ha apprezzato, da piccolo, quel modo di illustrare le storie, anche se di fumetti in quel momento ne capiva poco.
Sarei curioso di vedere, dopo tanto studio, a cosa è arrivato nell'applicarlo al Fumetto.
Comunque, dopo 48 anni di FUMETTI, io continuo per la mia strada augurando ad altri di durare altrettanto tempo.
Scusatemi della piccola polemica, fatta senza alcun rancore.
Ciao da Luciano Gatto.