Mi unisco ai complimenti per i coniugi Turconi... una storia meravigliosa, un vero capolavoro, sia per la trama sia per i disegni, forse addirittura superiore all'
Impero sottozero, che in quanto a trama e disegni non scherzava assolutamente, anzi...
Il tempo della narrazione è scandito ottimamente (cosa che nelle saghe succede raramente); i personaggi, sia i principali, ma anche i secondari, come i marinai della Brasilera, fin'anco le comparse, come la coppia di vecchietti che compare nella prima puntata, sono caratterizzati egregiamente; le trovate parodistiche, come il tè al posto del rum e la partenza per il Monte Bianco al posto della morte sono molto azzeccate e suscitano il giusto divertimento.
Dal lato grafico, ogni vignetta è un piccolo gioiello, una vera gioia per gli occhi. Ogni personaggio, ogni ambientazione è un piccolo capolavoro che meriterebbe di essere incorniciato.
E che belli i marinai della Brasilera! Che bello vedere antropomorfizzati animali come orango tango, avvoltoi, coccodrilli (molto divertente, tra parentesi, che il coccodrillo non parli mai, e parli invece per lui l'uccellino che "abita" sul suo muso), diavoli della Tasmania (è un diavolo della Tasmania, vero? Io non riuscivo ad identificarlo e ho chiesto aiuto a un mio amico, che l'ha definito così...), addirittura un serpente!
Una storia particolarmente interessante, poi, per almeno due motivi: il ritorno di Ser Lock, che dire che ho apprezzato moltissimo è dir poco (e, se posso permettermi di avanzare un suggerimento, per quello che ai coniugi Turconi può fregare dei miei suggerimenti, perché non ripescare il personaggio e dedicargli una mini-serie stile
Pippo reporter, tanto più che questa ormai si avvia alla conclusione?), e la presenza di personaggi portatori di handicap, cosa moooolto rara (Silver, il marinaio senza una mano... addirittura un cieco, anche se in un paio di vignette sorge il dubbio che lo sia realmente
).
Insomma, sarà che ho una particolare simpatia per le storie dei coniugi Turconi, ma a me quest'
Isola del tesoro sta piacendo proprio tanto!
Una curiosità su uno degli elementi che mi è piaciuto di più della storia: la ciurma della Brasilera. L'idea di antropomorfizzare animali "inusuali" è nata da Teresa o da Stefano? E come sono stati sviluppati? Ad esempio, l'idea dell'uccellino che parla al posto del coccodrillo di chi è? E, domanda delle domande... ma quello è veramente un diavolo della Tasmania o è solo un cane con le orecchie strane?
Scusate per il terzo grado, ovvio che siete liberissimi di ignorarlo
Grazie di cuore per questo capolavoro