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Guido Martina

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    Re: Guido Martina
    Risposta #720: Sabato 16 Nov 2013, 22:00:26
    A me non piacciono ne' certe storie di Martina, ne' le melensaggini moderne. In pratica le storie particolarmente violente di Martina non le trovo adatte al canone disney : a me personalmente piacciono , ma non penso che siano adatte al lettore di 10/12 anni , che è l'età media del lettore disney. La cosa che invece davvero mi infastidisce delle storie di Martina ,al di là della violenza che ripeto a me non da fastidio , e' lo snaturamento dei personaggi in generale e soprattutto del mio preferito , paperone, che più volte vedo ridotto al cattivo di turno. Questa può essere un'opinione poco condivisibile , ma la penso così.

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      Re: Guido Martina
      Risposta #721: Sabato 16 Nov 2013, 22:06:20
      Personalmente lessi la storia su topolino story quando avevo meno di 10 anni, e non ha avuto influenze negative sulla mia personalità o il mio comportamento ma anzi, la ritengo tutt'ora una delle migliori storie di Martina, se non una delle più belle dei disney italiani in genere.

      Beh no, dai, la storia è notevole in quanto politicamente scorrettisssssima, ma non credo sia particolarmente bella, anzi la trovo molto sconclusionata e strampalata... cioè, il Paperino drogato che va in giro con la faccia da pervertito, il Paperino che mangia la colla e diventa elastico...sono trovate balzane senza né capo né coda, per quanto memorabili nella loro scorrettezza.
      Ricordo che lessi quella storia alla tenera età di otto anni, e che all'epoca non ci capii veramente una mazza, soprattutto nella parte che parla di droghe (roba che a quell'età manco sapevo lontanamente di cosa si trattasse). A rileggerla anni dopo con occhio più smaliziato l'ho capita e apprezzata, rimanendo basito di fronte alle terrificanti (per lo standard del Topo) scorrettezze che Martina vi inserisce. Se oggi un autore scrivesse una storia così, probabilmente verrebbe licenziato all'istante :P

      "Se mettessimo in fila tutti i bulloni prodotti negli USA dal 1937 ad oggi, otterremmo una fila di bulloni molto ma molto lunga." (Enigmi Paperi)

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        Re: Guido Martina
        Risposta #722: Domenica 17 Nov 2013, 14:26:42
        Spesso ho l'impressione che con tutto questi discorsi sul perbenismo (definizione dal vocabolario: Atteggiamento, modo di vita di chi desidera apparire persona perbene secondo la morale borghese, comportandosi perlopiù in modo ipocrita e conformistico; dalla definizione direi che la società dell'epoca Martina era più perbenista, o no?) vi piaccia Martina solo perché fa drogare Paperino e uccidere Basettoni da Topolino. Secondo me i molti meriti di Martina sono altri.

        Concludendo, non ritengo che il politicamente scorretto sia una categoria valida per giudicare un'opera a fumetti.
        « Ultima modifica: Domenica 17 Nov 2013, 14:28:38 da cianfa88 »

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          Re: Guido Martina
          Risposta #723: Domenica 17 Nov 2013, 14:33:33
          A me il cinismo di Martina e soprattutto la sua visione disfunzionale della famiglia dei paperi hanno sempre fatto ridere di gusto con il picco massimo della serie di Paperinik vendicatore prima maniera. Soprattutto nella prima ci sono tutti gli elementi per amrlo/odiarlo, Paperone che dice a Paperino "Tu sei peggio di uno strofinaccio per la polvere" "Spazzatura" , Paperino/Paperinik sociopatico, i nipotini pignoli e rompipalle.
          Vero che molte storie le scriveva "a caso" o con il pilota automatico data la mole di lavoro a cui doveva fare fronte, soprattutto molte nella seconda parte della sua carriera, ma quando era in forma era al top secondo me. Autore improponibile oggi per tematiche, modi e localismo estremo ma comunque imprescindibile per l'evoluzione del fumetto disney italiano.
          « Ultima modifica: Domenica 17 Nov 2013, 14:34:14 da Benzina_Banzoni »

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            Re: Guido Martina
            Risposta #724: Lunedì 18 Nov 2013, 10:19:39
            Piccolo OT (ma neanche poi tanto): a lucca, allo stand di frezzato, (più di vent'anni di carriera nell'illustrazione e nel fumetto, pubblicato un po' dappertutto) scelgo uno dei suoi ultimi lavori per regalarlo alla bimba di una mia amica. E' una favola illustrata dal titolo "Il gatto stregato", ottimo per bimbi di 3-6 anni, le illustrazioni poi sono bellissime.

            Preso pure io, carinissimo, ma...

            Citazione
            Doveva essere l'ennesimo che vendeva in quei giorni, perchè mi dice: "Anni e anni di lavoro per niente. Saperlo che bastava disegnare un gattino per fare i soldi." ;D

            ...se sapevo che la prendeva così non glielo compravo :P
            I miei teSSSSori: http://tinyurl.com/a3ybupd

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              Risposta #725: Lunedì 18 Nov 2013, 11:04:29
              Spesso ho l'impressione che con tutto questi discorsi sul perbenismo (definizione dal vocabolario: Atteggiamento, modo di vita di chi desidera apparire persona perbene secondo la morale borghese, comportandosi perlopiù in modo ipocrita e conformistico; dalla definizione direi che la società dell'epoca Martina era più perbenista, o no?) vi piaccia Martina solo perché fa drogare Paperino e uccidere Basettoni da Topolino. Secondo me i molti meriti di Martina sono altri.

              Concludendo, non ritengo che il politicamente scorretto sia una categoria valida per giudicare un'opera a fumetti.

              Martina non era solo politicamente scorretto. Era anche il come raccontava ad affascinarti, oltre al cosa ed al cinismo intrinseco.

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                Re: Guido Martina
                Risposta #726: Lunedì 18 Nov 2013, 17:02:45

                Preso pure io, carinissimo, ma...


                ...se sapevo che la prendeva così non glielo compravo :P
                ;D
                Intendiamoci, non è che l'ha detto in maniera scocciata o polemica verso chi comprava il suo libro.
                Era proprio a livello di battuta (il discorso tra l'altro, fomentato anche da un altro acquirente, ha toccato anche i teletubbies!), come ne fa tante quando c'è tutta la sua" corte dei miracoli" con lui e comincia a girare un po' di vino ;)
                Non credo ci sia neanche particolare amarezza nel vedere che  una cosa come peppa pig vende più de "l'immortale": il primo lo fai per vendere (vedi "il gatto stregato" appunto), il secondo perchè ce l'hai dentro ;)

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                  Risposta #727: Lunedì 18 Nov 2013, 18:23:53
                  Spesso ho l'impressione che con tutto questi discorsi sul perbenismo (definizione dal vocabolario: Atteggiamento, modo di vita di chi desidera apparire persona perbene secondo la morale borghese, comportandosi perlopiù in modo ipocrita e conformistico; dalla definizione direi che la società dell'epoca Martina era più perbenista, o no?) vi piaccia Martina solo perché fa drogare Paperino e uccidere Basettoni da Topolino. Secondo me i molti meriti di Martina sono altri.

                  Concludendo, non ritengo che il politicamente scorretto sia una categoria valida per giudicare un'opera a fumetti.

                  Beh, in effetti sì. Penso che questa discussione abbia preso una piega assurda. Io detesto il politicamente corretto e certi buonismi vomitevoli quanto chiunque altro, e sono cresciuto con storie di Martina in cui i Paperi si insultavano allegramente e battagliavano tra di loro, eppure non penso proprio che Martina sia da lodare per la scorrettezza politica fine a sé stessa. Ci ho visto un sacco di retorica in certe affermazioni di questo tipo.

                  Perché quello che bisognerebbe fare sarebbe distinguere tra la scorrettezza politica sensata nella storia, pungente, divertente, che insaporiva, e la cattiveria gratuita, il cinismo, la violenza-così-tanto-per. I nipotini inseguiti, le botte, i cattivi realistici, gli insulti coloriti, sì. Ma Paperone che spenna Paperino per una cosa che lui ha causato, che vende corde agli strangolatori, che fa del contrabbando, che ha praticato la pirateria (non ricordo il titolo), oppure Paperino che finisce drogato, ecc? Bah, per me è no, visto che va di moda X-Factor.

                  Proprio perché siamo cresciuti a pane e Disney, e possediamo una maggior capacità di distinguere, e di non generalizzare, non dovremmo dividerci in tifoserie, o solo politicamente corretto (che in realtà non sostiene nessuno) o solo violenza gratuita. Dovremmo ragionare con la nostra testa, e valutare caso per caso. Io mi rifiuto di considerarmi complice del MOIGE (non l'ha detto nessuno, intendiamoci) se dico che la scena dello spiumaggio era eccessiva. Se si ragiona così, in cosa siamo per davvero diversi da quelli del MOIGE? Che invece che "niente violenza" gridiamo "sì, violenza sempre"? Per me non può essere così. La capacità di ragionare caso per caso è fondamentale.

                  E per me, la conclusione può essere una sola: Martina era un grandissimo autore, ha fatto un'infinità di cose egregie, la sua scorrettezza politica era gustosissima, però a volte scazzava di brutto (se è un termine un pochino forte, mi facciano sapere i moderatori che lo edito).

                  Ed io da un estremismo all'altro non ci passo: trials by fire setting fire/ is not a way that's meant for me cantavano i Green Day
                  « Ultima modifica: Lunedì 18 Nov 2013, 19:27:22 da alexthereader »

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                  AndyHawkGamma
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                    Re: Guido Martina
                    Risposta #728: Venerdì 6 Dic 2013, 17:46:49
                    Guido Martina è sicuramente stato uno dei migliori sceneggiatori della Disney, un esempio da prendere davvero in esame, un pezzo di storia del fumetto Disney italiano.

                    Giuro che ho amato particolarmente tutta quella dose di bastardaggine e di cinismo che inseriva in molte delle sue storie: ero felice di vedere paperi che se la davano di santa ragione, che s'insultavano in maniera pesante o che commettevano le peggiori scorrettezze [come ad esempio fumare].
                    Mi ricordo una storia (non scritta da Martina, mi sembra) dal titolo "Zio Paperone e il famelici eredi" dove c'era Rockerduck che fumava, Paperone che si fingeva un barbone, un mastino pronto a sbudellare paperi e una citazione allo spogliarello.
                    Eh sì, queste erano le storie che mi piacevano, dove i paperi mostravano certe azioni oggi censurabili [purtroppo].
                    Eppure in quel modo, secondo me, viene più facile insegnare ai lettori cosa è giusto o sbagliato: non basta dire "fumare fa male", bisogna far capire perché.
                    Ovvio che nella vita reale uno non lo farebbe [se ha un minimo di buon senso], ma in un fumetto puoi farlo, e in quel modo puoi mostrare davvero perché fa male [nella suddetta storia c'è Rockerduck che dopo aver finito di fumare tossisce e si lamenta di averlo fatto].
                    Emblematico esempio di bravura di Martina risiede non solo nelle situazioni rappresentate, ma anche nel lessico utilizzato: è riuscito a far inserire nelle sue storie dei termini davvero molto interessanti, segno del grande impegno.
                    Una persona, leggendo una sua storia, ne esce fuori coll'imparare qualcosa, ed è per questo che generalmente stimo parecchio la sua produzione!
                    Davvero uno sceneggiatore di grande talento e di altissima qualità, capace di far commettere le peggiori scorrettezze ai suoi personaggi, ma al contempo di farci insegnare sia parole che situazioni!

                    Direi che se oggi si osasse davvero di più, le storie verrebbero molto più interessanti: Manetta ha sempre in bocca un sigaro, ma non mi ricordo di aver mai visto uscire fumo di recente e solo in certe storie si nota un riferimento al mondo criminalesco serio ecc...
                    Io non dico di far vedere Qui Quo Qua con in bocca una sigaretta, ma almeno di rendere certe volte gli adulti un po' più veri, piuttosto che sempre a posto in molte occasioni: nel senso che gli adulti non sono perfetti, hanno anche loro i propri difetti e vizi, ma difficilmente li mettono in scena.
                    Più che altro sarebbe bello veder osare un po' di più i personaggi, farli uscire dalla loro classica caratterizzazione stereotipata, renderli un po' più umani: Brigitta e Rockerduck ad esempio, potrebbero offrire spunti molto più interessanti, ma in che stereotipi sono intrappolati? Lei è una zitella che ogni giorno cerca di conquistare Paperone invano, lui invece è semplicemente il maggior rivale dello zione che cerca di ostacolarlo finendo per mangiarsi una bombetta ad ogni santo finale.
                    E cito alla fine Paperina, ma non vi spiego il suo stereotipo: l'ho già fatto, e penso si sia già capito...

                    In conclusione: grande elogio all'abilità di Martina, da stimare notevolmente per le sue storie bensì ciniche e non politicamente corrette, ma anche per i grandi insegnamenti che è riuscito a dare ;)

                    *

                    Aoimoku
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                      Re: Guido Martina
                      Risposta #729: Martedì 10 Dic 2013, 18:59:03
                      Perché quello che bisognerebbe fare sarebbe distinguere tra la scorrettezza politica sensata nella storia, pungente, divertente, che insaporiva, e la cattiveria gratuita, il cinismo, la violenza-così-tanto-per. I nipotini inseguiti, le botte, i cattivi realistici, gli insulti coloriti, sì. Ma Paperone che spenna Paperino per una cosa che lui ha causato, che vende corde agli strangolatori, che fa del contrabbando, che ha praticato la pirateria (non ricordo il titolo), oppure Paperino che finisce drogato, ecc? Bah, per me è no, visto che va di moda X-Factor.
                      Beh, ricordiamoci però del ristretto universo papero di cui Martina disponeva. Cuordipietra non lo conosceva, Rockerduck era ancora poco noto, inoltre il Paperone che Martina conosceva era quello degli esordi Barksiano, un tirchio grassatore tale e quale al suo. L'umanizzazione di Cimino era ancora da venire, quella di Rosa non ha potuto proprio vederla. Chi doveva usare come cattivo nelle sue storie, cariche di ironia sociale e modelli letterari, se non l'Arpagone della banda Disney?

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                        Re: Guido Martina
                        Risposta #730: Martedì 10 Dic 2013, 19:18:16
                        Beh, ricordiamoci però del ristretto universo papero di cui Martina disponeva. Cuordipietra non lo conosceva, Rockerduck era ancora poco noto,
                        http://coa.inducks.org/story.php?c=I+TL++615-AP&search=%20%20Cuordipietra%20Famedoro

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                          Re: Guido Martina
                          Risposta #731: Giovedì 12 Dic 2013, 15:31:20
                          Beh, ricordiamoci però del ristretto universo papero di cui Martina disponeva. Cuordipietra non lo conosceva, Rockerduck era ancora poco noto, inoltre il Paperone che Martina conosceva era quello degli esordi Barksiano, un tirchio grassatore tale e quale al suo. L'umanizzazione di Cimino era ancora da venire, quella di Rosa non ha potuto proprio vederla. Chi doveva usare come cattivo nelle sue storie, cariche di ironia sociale e modelli letterari, se non l'Arpagone della banda Disney?

                           Beh, che conoscesse solo il Paperone degli esordi è un po' stranetto: mi pare abbia tradotto lui le storie di Barks fino al 1960, o comunque, era uno di quelli che traducevano le straniere in generale, pertanto lo sapeva benissimo che Paperone dopo le sue prime...quante? Tre-quattro storie?-si era evoluto in un personaggio diverso.

                          Comunque io, qualche settimana fa, in questo topic, stavo elogiando Martina, anche se certi suoi aspetti della sua produzione mi piacciono meno, quel mio intervento era volto piuttosto  a stigmatizzare il fatto che di un grandissimo autore come Martina si ricordi solo la violenza ed il cinismo, e non tutto il resto. E' questo secondo me l'estremismo al contrario che non va bene. Se Martina fosse stato solo violento e cinico, ma non un grande autore sotto altri aspetti, non varrebbe la pena ricordarlo. Che poi non ha senso confrontare la scorrettezza politica di allora con la correttezza esasperante di oggi (e dello "ieri" recente anche di più): le cose che faceva Martina, per i suoi tempi, erano forti, ma non chissà quanto trasgressive, era proprio diverso il contesto. Fare le stesse cose oggi, quello sì che sarebbe trasgressivo. Rivalutare di più a posteriori la scorrettezza di ieri perché siamo stufi del piattume attuale significa confondere i due piani.

                          Poi mi rendo conto che non ti sto realmente rispondendo, tu hai scritto tutt'altro, il mio era un discorso generale ;D

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                          tang laoya
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                            Re: Guido Martina
                            Risposta #732: Martedì 17 Dic 2013, 16:51:32
                            Trovo traccia nel web di un Guido Martina che sarebbe stato operativo fra Torino e Parigi esattamente negli anni in cui dovrebbe esserlo stato anche il Professore. Questo Guido Martina ha co-firmato un film futurista Velocita' nel 1928 e sempre a fine anni trenta era molto presente sulla scena teatrale torinese, in particolare con la pièce "gli aquilotti alle Termopili". Ora l'unico problema che mi impedisce di stabilire un'identità' fra questo e il nostro Guido e' costituito da Tina Cordero, sua moglie e collaboratrice artistica: avete in possesso informazioni aggiuntive sulla questione? si tratta di un caso di omonimia, non e' in effetti particolarmente raro il cognome Martina, sebbene si mantengano una straordinaria serie di coincidenze biografiche, oppure il Professore si sposo' solo in seconde nozze con Renata Rizzo?
                            Mi avevano dato le mappe del percorso, ma nessuna idea circa i bizzarri paesaggi che avremmo attraversato durante lunghi mesi. - Per Nettuno Capitano! Con questa luna di sghimbescio gli sgombri cremisi fluttuano flessi!

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                              Re: Guido Martina
                              Risposta #733: Venerdì 20 Dic 2013, 17:53:09
                              Trovo traccia nel web di un Guido Martina che sarebbe stato operativo fra Torino e Parigi esattamente negli anni in cui dovrebbe esserlo stato anche il Professore. 

                              Be', sul fronte teatrale Martina è stato molto attivo in gioventù, come ha scovato l'ottimo Boschi: http://lucaboschi.nova100.ilsole24ore.com/2011/07/guido-martina-sconosciuto-terza-parte.html
                              Però di Cordero non ce ne sono tracce... converrebbe chiedere direttamente a Luca.

                                - Paolo


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                                Re: Guido Martina
                                Risposta #734: Domenica 22 Dic 2013, 16:05:57
                                Grazie della segnalazione Paolo. Ero appunto partito dall'interessantissimo articolo di Boschi per approfondire l'attività martiniana pre-disneiana. A parte la folgorante informazione a proposito della collaborazione con Bobbio, mi ha confortato trovare nel titolo di uno dei post un esplicito riferimento al futurismo, a mio giudizio una delle chiavi di lettura dello stile di Martina, a partire dall'(ab)uso di forme onomatopeiche estreme (sgueck, crack, sbarabek..) che paiono scaturire dal marinettiano Zang Tumb Tumb.
                                « Ultima modifica: Domenica 22 Dic 2013, 16:07:43 da tang_laoya »
                                Mi avevano dato le mappe del percorso, ma nessuna idea circa i bizzarri paesaggi che avremmo attraversato durante lunghi mesi. - Per Nettuno Capitano! Con questa luna di sghimbescio gli sgombri cremisi fluttuano flessi!

                                 

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