Guido Martina è sicuramente stato uno dei migliori sceneggiatori della Disney, un esempio da prendere davvero in esame, un pezzo di storia del fumetto Disney italiano.
Giuro che ho amato particolarmente tutta quella dose di bastardaggine e di cinismo che inseriva in molte delle sue storie: ero felice di vedere paperi che se la davano di santa ragione, che s'insultavano in maniera pesante o che commettevano le peggiori scorrettezze [come ad esempio fumare].
Mi ricordo una storia (non scritta da Martina, mi sembra) dal titolo "Zio Paperone e il famelici eredi" dove c'era Rockerduck che fumava, Paperone che si fingeva un barbone, un mastino pronto a sbudellare paperi e una citazione allo spogliarello.
Eh sì, queste erano le storie che mi piacevano, dove i paperi mostravano certe azioni oggi censurabili [purtroppo].
Eppure in quel modo, secondo me, viene più facile insegnare ai lettori cosa è giusto o sbagliato: non basta dire "fumare fa male", bisogna far capire perché.
Ovvio che nella vita reale uno non lo farebbe [se ha un minimo di buon senso], ma in un fumetto puoi farlo, e in quel modo puoi mostrare davvero perché fa male [nella suddetta storia c'è Rockerduck che dopo aver finito di fumare tossisce e si lamenta di averlo fatto].
Emblematico esempio di bravura di Martina risiede non solo nelle situazioni rappresentate, ma anche nel lessico utilizzato: è riuscito a far inserire nelle sue storie dei termini davvero molto interessanti, segno del grande impegno.
Una persona, leggendo una sua storia, ne esce fuori coll'imparare qualcosa, ed è per questo che generalmente stimo parecchio la sua produzione!
Davvero uno sceneggiatore di grande talento e di altissima qualità, capace di far commettere le peggiori scorrettezze ai suoi personaggi, ma al contempo di farci insegnare sia parole che situazioni!
Direi che se oggi si osasse davvero di più, le storie verrebbero molto più interessanti: Manetta ha sempre in bocca un sigaro, ma non mi ricordo di aver mai visto uscire fumo di recente e solo in certe storie si nota un riferimento al mondo criminalesco serio ecc...
Io non dico di far vedere Qui Quo Qua con in bocca una sigaretta, ma almeno di rendere certe volte gli adulti un po' più veri, piuttosto che sempre a posto in molte occasioni: nel senso che gli adulti non sono perfetti, hanno anche loro i propri difetti e vizi, ma difficilmente li mettono in scena.
Più che altro sarebbe bello veder osare un po' di più i personaggi, farli uscire dalla loro classica caratterizzazione stereotipata, renderli un po' più umani: Brigitta e Rockerduck ad esempio, potrebbero offrire spunti molto più interessanti, ma in che stereotipi sono intrappolati? Lei è una zitella che ogni giorno cerca di conquistare Paperone invano, lui invece è semplicemente il maggior rivale dello zione che cerca di ostacolarlo finendo per mangiarsi una bombetta ad ogni santo finale.
E cito alla fine Paperina, ma non vi spiego il suo stereotipo: l'ho già fatto, e penso si sia già capito...
In conclusione: grande elogio all'abilità di Martina, da stimare notevolmente per le sue storie bensì ciniche e non politicamente corrette, ma anche per i grandi insegnamenti che è riuscito a dare