A parte il fatto che sono d'accordo con te su alcune storie del suo tardo topo, non credo che la causa della considerazione che ha oggi la gente di Topolino sia causa sua, almeno non tuuta la colpa lo è.
Credo di essere d'accordo col doctor Einmug (a proposito, lo sai da dove deriva questo nome?
![wink ;)](https://www.papersera.net/forum/Smileys/nuovi/wink.gif)
) anche se la faccenda del declino di Topolino meriterebbe un topic a parte e credo comunque che tutto cominci quando MM si "imborghesisce" - come andava di moda dire decenni fa - e da amante dell'avventura diventa sempre più un detective.
Vorrei invece spezzare una lancia (anche due o tre...) a favore di Martina.
Imho la contrapposizione tra il Paperone disonesto e schiavista di Martina e quello onesto e corretto di Barks è in gran parte esagerata.
Anzitutto proviene sopratutto dal confronto con Don Rosa piuttosto che con Barks o almeno con la lettura donrosiana di Barks: è Keno a rendere Paperone politicamente corretto e severamente onesto. Lo ZP di Barks è molto più contraddittorio, rispetto a quello di Rosa è talora decisamente privo di scrupoli.
L'episodio in cui Paperone scaccia gli indigeni nella storia del Feticccio non è affatto un'eccezione come fa credere Don Rosa: ad es. Paperone vuole scacciare anche gli indiani Pikoletos, mancando perfino alla parola data (!), non lo fa solo per non fumare ancora la pipa con loro (anche se, come spesso in Barks, il dubbio sulle vere ragioni s'insinua...).
La differenza tra Barks e Martina, che pure c'è anche se inferiore a quanto si dice, ritengo stia nella diversa visione del business e della ricchezza tra gli americani e gli italiani.
Anzitutto c'è l'idea americana di
tough guy, tipo duro che ricorre anche a mezzi censurabili (stile John Wayne), ma che nel sentimento americano è visto comunque come persona onesta.
Ma soprattutto nella mentalità italiana, la visione cattolica ha un disprezzo o almeno una diffidenza per la ricchezza, per cui il
self-made man è magari invidiato, ma si pensa di lui "se ha fatto tanti soldi dal nulla, è un filibustiere!" Insomma in qualche modo è un ladro.
Al contrario gli americani hanno una visione protestante, dove la ricchezza è vista come premio di Dio.
Quindi l'uomo ricco e onesto è da ammirare. Naturalmente (come il John Wayne di prima) siccome non si fa la frittata senza rompere le uova, avrà usato anche mezzi sbrigativi e qualcuno avrà pure calpestato, ma in fondo ha un certo diritto di imporsi perché Dio è con lui e, se rispetta e sostiene la comunità (cosa fondamentale in America, del tutto ignota in Italia), è reputato onesto e meritevole.
Così uno ZP che rapisce Paperino per imbarcarlo con sè è accettabile, ma sarebbe inaccettabile uno ZP evasore fiscale (come invece in Italia!).
La visione di ZP del tutto privo di scupoli e anche del tutto disonesto che c'è in molte storie di Martina non fa altro che riflettere la diversa visione del
tycoon, del magnate, che c'è tra italiani e americani.
E anzi solo così facendo Martina può rendere Paperone un personaggio credibile agli occhi dei lettori italiani.
In questo c'è anche una satira della visione piuttosto ipocrita della ricchezza che si ha in italia.
Aggiungo che questa differenza era chiara e netta negli anni 50-80, oggi che l'America (e anche l'Europa invero) è in declino, prevale l'ipocrisia della
political correctness e questo si riflette nel tentativo di Rosa di ripulire ZP da ogni ombra di scorrettezza.
Ma, imho, questo rende ZP meno credibile, come ho già sostenuto e ripeto il giovane Paperone di Keno non sarebbe mai diventato milionario.
Mentre lo ZP di Martina era credibile ed era l'unico possiible per la visione che si aveva in Italia in quegli anni.
Mi scuso per il lunghissimo post e spero di essere stato comprensibile.