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Guido Martina

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    Re: Guido Martina
    Risposta #405: Martedì 30 Giu 2009, 15:51:36
    Ti quoto, ma con riserva: Barks, detto francamente, è davvero superiore a tutto e tutti...

    Be', secondo me non esiste un Autore sopra tutti, come non esiste un regista sopra tutti. Casomai si può parlare delle opere d'arte singole.
    Dire che Barks è un autore sopra tutti è un controsenso (non ce l'ho con alec, è una cosa che pensano tutti), e porto un esempio:
    "Topolino e il doppio segreto di Macchia Nera" di Martina è nettamente superiore a "L'isola di Paperino" di Barks. E... ma come può essere, dato che Barks è l'autore sopra tutto e tutti?! Naturalmente i barksofili risponderanno: "Sì, ma Barks ha fatto quantitativamente più capolavori di Martina o Scarpa". Questi cadrebbero in fallo, poiché l'arte e gli artisti non vanno certo quantificati, sarebbe una vergogna.
    Poi, gli scarpiani direbbero che Scarpa dal 56 al 60 ha fatto un "Capolavoro" dopo l'altro senza interruzione. Ebbene, ragionando in meri termini quantitativi, Martina i suoi, di "Capolavori", li ha alternati a storie meno "Capolavori", così che avremo "Il doppio Segreto" nel 1955 e "Paperino e il Re del Fiume d'Oro" nel 1961. La sostanza non cambia. E badate che, a differenza di molti, io ragiono in termini puramente oggettivi.
    Nel suo stile e genere, ad esempio, "Paperino e il re del fiume d'oro" di Martina vale 10, alla pari della barksiana "Stella del Polo", di un altro genere e stile.
    Molti si discolpano dicendo che è l'approccio che aveva Barks al mondo Disney che fa della sua opera un capolavoro.
    Un altro sbaglio: un mondo e uno spirito Disney non esistono a priori, non sono idee iperuraniche. Ogni autore usa i personaggi Topolino e Paperino in maniera da fare una bella storia: Dalmasso fa una storia con un proprio canone che risulta un capolavoro, Barks fa una storia con un prorio canone che risulta anch'essa un capolavoro. Alla fine, entrambe le storie vengono indicizzate nell'INDUCKS.
    E' così anche nel cinema: Fellini e Romero fanno film diversi, eppure ZOMBI è allo stesso livello di LA DOLCE VITA, poiché dicono cose diverse in modo diverso, oppure cose uguali in modo diverso, e noi abbiamo bisogno di entrambi per capire lo schifo del genere umano.

    Tornando a Martina, il suo stile sarebbe attualissimo al giorno d'oggi, certo migliore rispetto agli autori Disney moderni, e non è il solito luogo comune.
    Guido Martina volente o nolente sarebbe perfetto per commentare l'Italia berlusconiana del Duemila, cosa che non fanno gli autori Disney del 2000.
    « Ultima modifica: Martedì 30 Giu 2009, 16:19:14 da Flo »

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      Re: Guido Martina
      Risposta #406: Martedì 30 Giu 2009, 18:53:37
      Ti quoto, ma con riserva: Barks, detto francamente, è davvero superiore a tutto e tutti...
      Poh, accetto la riserva. Comunque sia, per quanto miriguarda, sono NATO e CRESCIUTO con la caratterizzazione dei personaggi data da Martina, quindi a volte perfino quando leggo il Maestro Barks può capitarmi di sentirmi alienato.
      « Ultima modifica: Martedì 30 Giu 2009, 18:53:52 da caff_caff »
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      "UEF!"
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      "UOFFF!"

      (G. Martina)

        Re: Guido Martina
        Risposta #407: Martedì 30 Giu 2009, 19:10:19
        La butto anche sui Topi.
        Bisogna ricordare che Martina non ha fatto solo storie di paperi, ma altissime vette (non so se siano le più alte, lo sto ancora appurando) le toccò con le storie gialle di Topolino: storie gialle perfettamente congegnate (c'è chi dice che Martina fosse diventato negli Ottanta arteriosclerotico: ma quando mai, con storie così ottimamente ad incastro?) davanti a cui Casty dovrebbe spiaccicarsi sul pavimento, da cui Casty avrebbe MOLTISSIMO da imparare, dato che le sue storie per impatto e intelligenza non si avvicinano nemmeno lontanamente a quelle di Martina.
        OT: ho letto Casty, ma non ci ho trovato nulla di così sorprendente e rivoluzionario. Sono tarato :-?  ?
        « Ultima modifica: Martedì 30 Giu 2009, 19:12:55 da Flo »

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          Re: Guido Martina
          Risposta #408: Martedì 30 Giu 2009, 19:13:19
          La butto anche sui Topi.
          Bisogna ricordare che Martina non ha fatto solo storie di paperi, ma altissime vette (non so se siano le più alte, lo sto ancora appurando) le toccò con le storie gialle di Topolino: storie gialle perfettamente congegnate (c'è chi dice che Martina fosse diventato negli Ottanta arteriosclerotico: ma quando mai, con storie così ottimamente ad incastro?)
          Concordo!
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            Re: Guido Martina
            Risposta #409: Martedì 30 Giu 2009, 19:37:02
            Mi accuserete di avere un animo troppo dolce, ma quando finisco di leggere storie così mi immagino Paperino come uno alcolizzato appena uscito di prigione. Ecco, questo volevo dire io. Che bisogno aveva Martina di rendere così inumano il rapporto fra parenti?

            Credo che la critica di Duck sia fuori luogo.
            In realtà imho il punto è stato centrato perfettamente da Flo quando dice che Martina si richiama al teatro dei burattini (e alla commedia dell'arte, aggiungo io).
            Riconosco che quel teatro oggi è qualcosa di molto lontano dalle esperienze e dai gusti dei bambini, ma non era così quando io ero piccolo (mio papà mi portava a vedere i burattini al Pincio).
            Chi mai avrebbe visto in Pantalone che massacrava di bastonate Arlecchino qualcosa di feroce, di privo di sentimenti o, peggio, di tipico di un alcolista appena uscito dal carcere?
            Nessuno, assolutamente. Quello era il linguaggio di quel teatro, i personaggi erano maschere ed era tutto uno scherzo.
            Forse potrà sembrare uno snaturamento dei personaggi WD, ma si trattava di adattamento a ciò cui i bambini (e i loro genitori!) erano abituati allora. Non dimentichiamo che solo pochi decenni prima i fumetti in Italia avevano i balloons sostituiti da poesiole sotto le vignette.
            I gusti e la cultura italiani un tempo - per quanto oggi, in epoca di americanizzazione totale sembri incredibile - erano molto distanti da quelli americani.
            Non sto dicendo che fosse il solo modo di proporre i fumetti WD in Italia, dico solo che era una forma di approccio, di italianizzazione. E che non sconvolgeva nessuno.
            Personalmente i paperi che hanno segnato maggiormente la mia infanzia sono solo in parte quelli di Martina, sono invece piuttosto quelli di Cimino.
            Ma non credo sarebbe potuto esistere Cimino senza Martina.
            Ricordate che nel Cimino di allora Paperone non era "buono" e un po' sentimentalone come, mi sembra, in quello più recente (almeno così affermavano alcuni tra cui Vito, io conosco poco il Topo degli ultimi decenni), era un personaggio più complesso, che schiavizzava Paperino costringendolo a pazzesche cacce al tesoro e che si comportava talora anche come nella (meravigliosa!) Paperino viceré del mare.
            E' un Paperone che non è quello di Martina,ma vi è debitore e comunque è compatibile col Paperone martiniano (almeno con quello meno "eccessivo"). Non ha invece nulla a che spartire con quello sentimentale di Don Rosa (che, per inciso, non è imho il Paperone di Barks, è la lettura donrosiana di Barks, un travisamento quanto quello di Martina, ma di segno opposto).
            Bisogna anche notare che c'è Martina e Martina e che in alcune storie (non le mie preferite) è più eccessivo che in altre. In particolare direi che il debito con i burattini si vede soprattutto nelle storie più vecchie (anni '50, primi '60, così a due spanne). Poi si nota meno (anche se rimane!) e la ferocia va e viene, c'è più in alcune storie che in altre.
            In molte il sopruso paperinesco si riduce a Paperino che, da buon fannullone, costringe i nipotini ai lavori di casa e li fa rifugiare sull'albero quando li insegue col rametto o il battipanni. Una gag che francamente da piccolo trovavo molto lollosa e non mi faceva pensare a chiamare gli alcolisti anonimi ;D







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              Re: Guido Martina
              Risposta #410: Martedì 30 Giu 2009, 19:44:28
              La butto anche sui Topi.
              Bisogna ricordare che Martina non ha fatto solo storie di paperi, ma altissime vette (non so se siano le più alte, lo sto ancora appurando) le toccò con le storie gialle di Topolino:

              Stavo per scrivere un post dicendo la stessa cosa. ;D
              Mentre sono cresciuto soprattutto coi paperi di Martina, quanto ai topi, sono cresciuto con quelli di Gottfredson (letti nelle mitiche Grandi Storie) e di Martina.
              Se trovavo, un po' come tutti allora, che Topolino era decaduto pesantemente dopo Gottfredson, trovavo anche che l'uniche storie a riscattarlo erano quelle di Martina.
              Non sono tutte belle (di recente ne ho riletta in una ristampa una noiosissima), ma molte sono fantastiche

                Re: Guido Martina
                Risposta #411: Martedì 30 Giu 2009, 19:53:13

                Stavo per scrivere un post dicendo la stessa cosa. ;D
                Mentre sono cresciuto soprattutto coi paperi di Martina, quanto ai topi, sono cresciuto con quelli di Gottfredson (letti nelle mitiche Grandi Storie) e di Martina.
                Se trovavo, un po' come tutti allora, che Topolino era decaduto pesantemente dopo Gottfredson, trovavo anche che l'uniche storie a riscattarlo erano quelle di Martina.
                Non sono tutte belle (di recente ne ho riletta in una ristampa una noiosissima), ma molte sono fantastiche

                A dispetto di quanto dicono molti, alcune di queste storie forniscono delle interessanti e brevi digressioni sul rapporto tra Topolino e Pippo, come in TOPOLINO E LE ASTUZIE DEL "VECCHIO FEDELE (in cui Pippo chiede a Topolino se si farebbe mai pugnalare per lui, e Topolino gira intorno alla domanda cercando di nascondere il suo pensiero) o TOPOLINO E L'ENIGMATICO MISTER GU.

                P.S. Qual è la storia che ti è risultata noiosa? Sono curioso :)

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                  Re: Guido Martina
                  Risposta #412: Martedì 30 Giu 2009, 20:03:46
                  P.S. Qual è la storia che ti è risultata noiosa? Sono curioso :)

                  Topolino e i segreti di Casadiavolo. Mi è parso un giallo anonimo, con personaggi piatti, inclusi i protagonisti che sembrano lì solo a svolgere alla svelta il loro lavoro (ossia risolvere il giallo). Dialoghi noiosi e "di servizio".
                  Poi magari ad alcuni piacerà, de gustibus...

                  Comunque trovo che Martina sia altalenante nella qualità, alcune storie sembrano scritte con la mano sinistra, come se avesse solo bisogno di soldi ;D
                  Ma molte storie sono belle e certe... inarrivabili.


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                    Re: Guido Martina
                    Risposta #413: Martedì 30 Giu 2009, 20:12:57

                    Topolino e i segreti di Casadiavolo. Mi è parso un giallo anonimo, con personaggi piatti, inclusi i protagonisti che sembrano lì solo a svolgere alla svelta il loro lavoro (ossia risolvere il giallo). Dialoghi noiosi e "di servizio".
                    Poi magari ad alcuni piacerà, de gustibus...

                    Oddio, io invece quando pensavo ai capolavori gialli di Martina pensavo proprio (anche) a Casadiavolo...

                    "DENTRO, spazzatura!"
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                    "FUORI, iettatura!"
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                      Re: Guido Martina
                      Risposta #414: Martedì 30 Giu 2009, 20:19:07

                      Topolino e i segreti di Casadiavolo. Mi è parso un giallo anonimo, con personaggi piatti, inclusi i protagonisti che sembrano lì solo a svolgere alla svelta il loro lavoro (ossia risolvere il giallo). Dialoghi noiosi e "di servizio".
                      Poi magari ad alcuni piacerà, de gustibus...

                      Comunque trovo che Martina sia altalenante nella qualità, alcune storie sembrano scritte con la mano sinistra, come se avesse solo bisogno di soldi ;D
                      Ma molte storie sono belle e certe... inarrivabili.



                      Ora che mi ci fai pensare, mi accorgo adesso di non aver mai riletto questa storia dalla prima volta. :o
                      Forse ha fatto anche a me lo stesso effetto, appena ho tempo provo a rileggerla per riscoprirla.
                      Del periodo comunque credo che siano migliori quelle su Zombi di Martina/Gatto, TOPOLINO E IL SEGRETO DEL GRANDE PLUNKA e TOPOLINO E LA PORTA DEL DI LA'. In effetti gli ultimi anni 70-i primi 80 non sono i migliori di Martina, ma è ammirabile, al pari di Barks, la volontà di Martina di sfornare e sfornare e sfornare storie, in cui almeno la volontà di creare qualcosa di nuovo c'è sempre.
                      Addirittura a quanto pare Capelli possiede delle sceneggiaure di Martina mai tradotte in storie a fumetti!

                      L'angolo del "consigliere":

                      Per chi non l'ha letta, consiglio questa. E' spassosissima non immaginate quanto:

                      http://coa.inducks.org/story.php?c=I+AT++174-A

                       

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                        Re: Guido Martina
                        Risposta #415: Martedì 30 Giu 2009, 20:22:35
                        Oddio, io invece quando pensavo ai capolavori gialli di Martina pensavo proprio (anche) a Casadiavolo...


                        Ecco, appunto! ;D
                        A me proprio non piace e penso invece a (per citarne alcune a caso): il bandito invisibile, il terribile Kala-mit, il minimizz CPF, il mistero del solfeggio, i ladri di ombre, il sole di mezzanotte...

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                          Re: Guido Martina
                          Risposta #416: Martedì 30 Giu 2009, 20:25:07

                          Topolino e i segreti di Casadiavolo. Mi è parso un giallo anonimo, con personaggi piatti, inclusi i protagonisti che sembrano lì solo a svolgere alla svelta il loro lavoro (ossia risolvere il giallo). Dialoghi noiosi e "di servizio".
                          Poi magari ad alcuni piacerà, de gustibus...
                          Comunque trovo che Martina sia altalenante nella qualità, alcune storie sembrano scritte con la mano sinistra, come se avesse solo bisogno di soldi ;D
                          Ma molte storie sono belle e certe... inarrivabili.
                          Quotone (soprattutto per la parte in neretto)! :D
                          Su "Casadiavolo", ho notato, come in altre martiniane del periodo, che la storia inizia con le premesse più buone per essere una buona storia, ma poi diventa scontata e banale nella seconda puntata. Concordo pure sui dialoghi noiosi (ma non è l'unica). ;)
                          « Ultima modifica: Martedì 30 Giu 2009, 20:26:37 da iuventuri »

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                            Re: Guido Martina
                            Risposta #417: Martedì 30 Giu 2009, 20:31:00
                            Concordo pure sui dialoghi noiosi (ma non è l'unica). ;)

                            Vero. Ma è sorprendente visto che proprio i dialoghi sono di solito il punto di forza di Martina!

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                              Re: Guido Martina
                              Risposta #418: Martedì 30 Giu 2009, 20:31:44
                              Comunque, vorrei puntualizzare che le più belle storie di Martina sono state pubblicate con successo anche all'estero, e non sono quindi prettamente "italiane".  Certo, anche lui, come tutti, ha avuto periodi migliori e altri "così-così".  Tuttavia nel paragone con Barks esce sconfitto per due ragioni: Carl era un autore completo (disegno, chine e sceneggiatura), e sviluppò psicologicamente i suoi personaggi in maniera assai più "sottile": partendo dal Paperone con spingarda (divertentissimo, ma Martina si fermò, o quasi, a tale fase) giunse ad uno Scrooge dai risvolti umani talvolta sorprendenti. Rosa seguì nella scia di Barks, indagando (talvolta anche troppo) fra le pieghe de passato di Scrooge.  Insomma, nessuno è perfetto, ma Zio Carl fa storia a parte.

                                Re: Guido Martina
                                Risposta #419: Martedì 30 Giu 2009, 20:40:18
                                 
                                Citazione
                                Comunque, vorrei puntualizzare che le più belle storie di Martina sono state pubblicate con successo anche all'estero, e non sono quindi prettamente "italiane".  Certo, anche lui, come tutti, ha avuto periodi migliori e altri "così-così".  Tuttavia nel paragone con Barks esce sconfitto per due ragioni: Carl era un autore completo (disegno, chine e sceneggiatura), e sviluppò psicologicamente i suoi personaggi in maniera assai più "sottile": partendo dal Paperone con spingarda (divertentissimo, ma Martina si fermò, o quasi, a tale fase) giunse ad uno Scrooge dai risvolti umani talvolta sorprendenti. Rosa seguì nella scia di Barks, indagando (talvolta anche troppo) fra le pieghe de passato di Scrooge.  Insomma, nessuno è perfetto, ma Zio Carl fa storia a parte.

                                Beh, a questo punto possiamo tirare in ballo Nietzsche.
                                Lui odiava l'apollineo di Socrate poiché aveva soppiantato il dionisiaco della tragedia.
                                Possiamo dire che il teatrino di Martina è quello dionisiaco, mentre invece quello degli altri è l'apollineo, e nei decenni ha soppiantato definitivamente il primo.
                                Sta ai singoli preferire il primo o il secondo; di certo penso che non saranno pochi a rimpiangere, qualche volta, il dionisiaco.

                                 

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