Special, perdonami, ma ormai, leggendo tutti i commenti sparsi in giro, da martiniano convinto quanto te, mi sono reso conto che il nostro divide.
O lo si ama visceralmente come me, te e la maggioranza dei disneyani, o lo si odia come un milanista odia l'Inter: a morte totale.
Martina appare troppo diverso a tanti della giovane generazione che sono cresciuti (sob, quale strazio) senza di lui: lo trovano fuori dagli schemi, troppo fuori da un mondo Disney pulito e perfettino.
Noi abbiamo sempre guardato, invece, al carisma del mondo Disney pieno di difetti e perplessità, dove si ride dei sotterfugi, delle vigliaccherie, delle ripicche, delle rivalse e delle vendette in chiave ironica e dissacrante, dei gialli risolti però con acume, anche quando il tuo amico a fianco presenta bizzarrie e follie che tirerebbero deficiente chiunque non si chiami Topolino... Nel mondo ovattato di Disney Martina toccava tematiche scomode con forza e senza mai negare spintoni e sberleffi alla sua stessa società: e questo, che per noi è il bello di Martina, è l'insopportabile per altri.
È il dato di fatto: se con Guido non sei cresciuto, la tua visione del mondo Disney non è la sua, ed allora la tendenza a rinnegarlo, a vederlo come spurio, è inevitabile, quando per me e per te e per tanti altri le scaramucce tra Paperino e Zio Paperone "devono" essere quasi "all'ultimo sangue": il mondo Disney è così dove Zio e nipote alternano momenti di comunanza ad altri di guerra dichiarata.
Come sai, sono piuttosto impedito a fare citazioni tra topic ma, se avrai la cortesia di rileggerti il topic degli ultimi Grandi Classici, un utente, che presumo giovane, definisce troppo violento lo spiumaggio di Paperino ad opera dello Zione nella storia della "Violetta Pap", e lo stesso utente specifica che proprio per questi eccessi di violenza Martina non gli garba.
A noi, invece, Martina garba e tanto, ed il mondo Disney per noi è fatto anche di ripicche, vendette, spiumaggi comici, nei quali (oggi è giornata di questo argomento, si vede) trasferiamo un po' il male del mondo, che ci siamo abiutati a vedere manifestato nel suo cinismo, ma in totale assenza di rischi per chiunque, sulle pagine del giornaletto, strappandoci grasse risate.
Martina allora è il genio assoluto dissacratore, ironico, satirico, perfido, cinico, dio totale del fumetto, se ammetti che quella cattiveria possa rientrare nel fumetto Disney, senza travalicare certi limiti, ovviamente.
Ma, se il fumetto Disney è per te edulcorato, dove gli spiumaggi sono solo minacciati e mai reali, se vedere solo un personaggio fumare (ben sapendo che fumare fa male e dunque senza che il messaggio veicolato sia "fumare è innocuo") ti mette i brividi ed è diseducativo, se i cattivi non possno neanche tentare di recapitare qualche grammo di piombo a Topolino e devono essere solo la macchietta (non la Macchia
) di insipide gag e più amici sulla cattiva strada che perfidi andanti, allora Martina per te sarà solo il demonio assoluto.
Da notare che di recente Artibani e Bianchi ci hanno regalato un sindaco di Paperopoli degno di
Zio Paperone e la campagna elettorale, che Casty e Pastrovicchio col Darkenblot non ci stanno andando piano, e che in Doubleduck si lascia intendere che un personaggio potrebbe pure essere morto, mentre quest'ultimo vocabolo viene esplicitamente usato nei WoM: che il retaggio martiniano sia ancora presente, e riconosciuto come perfettamente disneyano, anzi da riprendere a modello?