Hai ragione, ma vedendo che il tipo si è iscritto apposta per scrivere una valanga di provocazioni moraliste che non stanno nè in cielo nè in terra anche una persona pacata come me non può fare a meno di irritarsi
Pacatissimo non c'è che dire
Non è questione di moralismo e non sono un bacchettone.
E' una questione di senso logico e di sapere fin dove spingersi con un personaggio: prova piuttosto a giustificarmi uno dei due esempi che ho fatto, dicendomi cosa dovrebbe far ridere e/o il razionale dietro quei comportamenti, ma insultare e basta non mi fa cambiare idea su questo autore che ha sbagliato testata/mondo.
Voglio dire...Zio Paperone (che è il mio personaggio preferito) è stato reinterpretato in tanti modi diversi (Don Rosa, Scarpa, Cimino, ...) e ognuno di questi ha un suo perché, ma solo Martina l'ha trasformato in un mostro: in quella storia in cui va dal torturatore raggiunge l'apice, ma in generale nelle storie di Paperinik è solo un affarista senza scrupoli e non ha nulla del personaggio iniziale: togli Paperone, metti al suo posto Famedoro e nessuno noterà la differenza, anzi avrà più senso.
Ma in generale, al di là di aver fatto deviare troppo i suoi personaggi, alcune sue storie mancano proprio di logica e questa è una cosa altrettanto grave.
Non pretendo spiegazioni razionali, ma una cosa è che mi dici che Archimede inventa un raggio che fa lavaggio del cervello alle persone un'altra è che una città intera acclama come eroe uno che ammette di aver rubato e, peggio ancora, inveisce anche contro la vittima del furto. Nel primo caso fa parte della trama e lo accetto, nel secondo mi stai prendendo per il culo!
E tutto ciò io a 12 anni ci avrei fatto caso...quindi o i 12enni dell'epoca erano tutti dei sadici ritardati oppure c'è qualcosa che non torna